Ogni buona azienda sa quanto è importante promuovere il proprio brand. E questo a sua volta deve rispecchiare nella maniera più fedele e coerente possibile quelle sono le caratteristiche principali dell’azienda stessa. La sua mission, i suoi valori, la propria visione. Tutti aspetti che nel tempo possono mutare anche se di poco a seconda delle esigenze e dell’evoluzione del mercato. Ecco perché è importante conoscere del cosiddetto rebranding significato e funzionalità.
Con la crescita e la trasformazione ciclica del business del commercio, diventa quasi automatico eseguire questa sorta di refresh del proprio marchio. Aggiornare cioè la propria identità in modo da venire sempre più incontro alle esigenze non solo dell’azienda ma anche dei clienti stessi.
Cerchiamo di capire meglio perché oggi è fondamentale conoscere del rebranding significato e caratteristiche. In modo da imparare come applicarne al meglio i principi nel nostro business.
Indice
Cos’è il rebranding e perché è importante farlo
Cambiare la propria brand identity in modo da adattarsi il più possibile ai mutamenti di scenario del mercato. Oppure rinnovare il proprio modello di business per venire incontro a nuove esigenze o allargare il target di riferimento. Questo sostanzialmente riassume del rebranding significato e funzionalità all’interno di un’azienda.
Quando parliamo di dare nuova forma al nostro marchio, intendiamo intervenire su quegli elementi che fino ad oggi lo hanno reso riconoscibile alla platea degli acquirenti. Continuando però ad essere identificabile, senza stravolgere i nostri valori e mission di partenza.
Ecco perché a seconda delle situazioni potremmo sentir parlare rispettivamente di rebranding parziale o totale. Nel primo caso gli interventi di refresh saranno semplicemente più specifici come magari la nuova estetica del marchio, i colori, o magari anche una nuova deviazione della linea di prodotti. Nel secondo caso invece parliamo di modifiche totali che potrebbero includere nome del marchio, logo, mercato di riferimento, strategie di marketing. Insomma un rinnovamento a 360° dettato magari da nuove visioni e prospettive.
Inoltre, in base ai tipi di interventi ponderati, siamo in grado di distinguere fra rebranding di tipo evolutivo e uno di tipo rivoluzionario. Il primo presuppone azioni per lo più ristrette alla grafica dell’immagine del logo. E qui basta osservare marchi come Burger King, Starbucks, Peugeot, Disney e la lista potrebbe andare ancora avanti. Marchi che hanno dato una rinfrescata al proprio aspetto in base alle evoluzioni del mercato di riferimento.
Il rebranding di tipo rivoluzionario prevede invece cambiamenti netti e radicali in base alla nuova proposta di valore dell’azienda e alla scelta di un nuovo mercato. In entrambi i casi le scelte implicate produrranno un effetto proattivo (teso a migliorare una brand identity) o reattivo (in seguito ad eventi come fusioni aziendali, acquisizioni ecc).
Oltre a conoscere del rebranding significato e funzione è importante riconoscere sempre i motivi che ci spingono ad eseguire uno. Pertanto serviranno analisi preventive che si accordino con le nostre esigenze di cambiamento, senza mai perdere di vista i reali motivi per cui stiamo decidendo di procedere con questo refresh.
E i motivi, detto in poche parole, sono dettati solitamente da un momento di crescita o sviluppo dell’azienda. Dall’allargamento o dal cambiamento del proprio pubblico di clienti o del mercato stesso in cui si vuole operare. E ancora un semplice svecchiamento o come modo di uscire da una crisi di reputazione. Non ultimi, gli eventi necessari alla sopravvivenza o a un’ulteriore crescita come le già citate fusioni o acquisizioni.
Quello che ci interessa osservare adesso è vedere quali sono i passaggi fondamentali per implementare al meglio un’azione di rebranding.
Strategia di rebranding, ecco alcune mosse per implementarlo al meglio
Una volta comprese del rebranding significato, funzioni e ragioni di esecuzioni, è opportuno sottolineare quelle che secondo noi sono le mosse più efficaci per implementare al meglio questa attività di rilancio aziendale.
Quel che occorre è avere una programmazione solida che preveda alcuni passaggi fondamentali, se si vuole riuscire nell’intento. E il primo fra questi non poteva che essere la giusta definizione degli obiettivi. Mai essere vaghi! Dobbiamo essere ben coscienti sin dall’inizio delle ragioni che ci spingono ad effettuare un refresh del nostro marchio. Rinnovamento? Cimentarsi in un nuovo mercato? Acquisire un nuovo pubblico? Per andare sul sicuro è sempre meglio guardare alle proprie radici e alla propria mission, in modo da operare la scelta più conveniente e coerente possibile.
Da non tralasciare ovviamente lo studio dei nostri competitors. Comprendere cosa funziona e cosa no nella nostra concorrenza è un ottimo spunto per sapere dove e come intervenire nella nostra manovra di refresh del marchio. In modo da tornare ad essere ancor più competitivi sul mercato.
Ogni manovra di intervento dovrà poi essere studiata attentamente in base al budget che si intende investire. Un buon piano finanziario è quel che occorre in questo caso per progettare le spese da sostenere durante tutto il processo di rebranding.
Ricordiamo poi che un momento non vale l’altro per mettere in moto il cambiamento: serve quello giusto! Dunque evitare concomitanza di eventi che potrebbero entrare in conflitto con il lancio della nostra nuova immagine. Oppure progettare una comunicazione adeguata che fissi una data entro la quale faremo ritorno sul mercato con una veste nuova. Preparando nel frattempo il nostro bacino di utenza al grande avvenimento.
E a tale proposito, il consiglio è quello di affidarsi ai clienti storici per diffondere il nostro messaggio di cambiamento (e i motivi) in maniera efficace e a basso costo. Altre tecniche come la guerrilla marketing prevedono una comunicazione serrata che incentivi il passaparola tra le persone. Oppure ancora investire negli influencer o in campagne che facciano crescere gradualmente l’attenzione.
Ogni passaggio non dovrà mai essere lasciato al caso, pena il rischio di compromettere l’immagine del nostro marchio.