
Video messaggi alla fermata dell’autobus, giganteschi manifesti tridimensionali lungo la parete di un palazzo, un prodotto piazzato appositamente al centro di una strada o di una piazza. Questi sono solo alcuni esempi molto semplici si quello che oggi definiamo come strategia di ambient marketing o ambient advertising.
Il successo di questo tipo di campagna pubblicitaria ha dimostrato nel corso del tempo di apportare considerevoli vantaggi alle aziende che ne fanno uso. Uno dei quali è il minimo impiego di denaro per il suo finanziamento. L’altro è l’aumento del tasso di conversione che si scatena una volta catturata l’attenzione dei consumatori. Con conseguente aumento anche delle entrate.
L’ambient marketing si affida sicuramente come tutte le altre forme di promozione a un messaggio, che però nel suo caso dev’essere veicolato in maniera più accorta. Ovvero attraverso un’impostazione grafica in grado di fare presa da subito sul cliente, suscitare la sua curiosità. Va da sé che con l’avvento del digitale questa pratica è diventata accessibile a tutte le imprese che vogliono emergere dalla massa, farsi notare e accrescere il proprio valore.
Ma l’innovazione e la creatività non sono fattori da prendere alla leggera: essi costituiscono la base per la formulazione di messaggi pubblicitari non convenzionali e di successo, pena il fallimento dell’intera campagna. Cerchiamo di vedere più da vicino di cosa si tratta.
Indice

Che cos’è l’ambient marketing e quali vantaggi porta al tuo business
Riassunto in breve, l’ambient marketing non è altro che una strategia di comunicazione che prevede la promozione di beni o servizi attraverso l’utilizzo di location insolite. Oppure che sfruttano in maniera alternativa quelle più tradizionali. In ogni caso lo scopo è uno solo: attirare l’attenzione delle persone.
La ricerca dell’effetto WOW! attraverso questa pratica pubblicitaria era iniziata già negli anni ‘90 quando alcune aziende inglesi avevano deciso di sorprendere i loro clienti piazzando annunci in luoghi pubblici non convenzionali. Come per esempio i bagni delle stazioni di servizio, o altri luoghi dove solitamente non ci si aspetta di trovare una pubblicità.
Con il digitale l’ambient marketing ha imparato a muoversi dentro e fuori il web, dando vita a soluzioni molto creative che possono essere in contrasto con il contesto o la situazione in cui si inseriscono. Oppure accompagnarsi a questi in maniera armonica, come fosse una naturale conseguenza.
La forza del suo sensazionalismo poi fa in modo che l’ambient marketing non rimanga circoscritto alla location in cui è stato realizzato. Attraverso il web infatti le persone finiscono inevitabilmente col parlare dell’esperienza che hanno vissuto. E nel più dei casi condividono i propri contributi foto e video aggiungendo commenti, opinioni, feedback. Tutti elementi che spianano la strada alle conversioni in acquisti, aumento di pubblico, fidelizzazione ecc.
Inutile dire che, se ben pianificato, l’ambient marketing diventa decisivo all’interno di una intera strategia di marketing. Aiutando a contenere i costi di budget. Ma ci sono anche altri vantaggi previsti per le imprese decise ad utilizzare questa pratica.
Per esempio, quello che riguarda la crescita della brand awareness. L’enorme impatto visivo che può suscitare una installazione realizzata appositamente per l’ambient marketing ha la capacità di rendere il messaggio pubblicitario più o meno esplicito davvero memorabile. Attivando il meccanismo inconscio del cosiddetto brand recognition.
Oltre alla potenziale viralità sulle piattaforme social accennata prima, altro pregio della tecnica pubblicitaria sta nel non essere intrusiva. Non siamo di fronte a un banner o a un video promozionale che ci blocca la visione di qualcosa, infastidendoci. Con l’ambient marketing il consumatore è libero di prestare o meno attenzione alla nostra iniziativa. Il che sarà sicuramente ben considerato e lascerà del nostro marchio un ricordo più positivo.
Infine, e diretta conseguenza di tutti i precedenti, saremo in grado di allargare di molto la nostra audience. Non solo per la scelta insolita del messaggio, ma anche per la location designata. Più la nostra iniziativa sarà sotto l’occhio di tutti, più crescono le probabilità di un vantaggio puramente economico per il nostro business.
Proviamo ora a comprendere meglio le potenzialità dell’ambient marketing attraverso qualche esempio.

Ambient marketing, ecco alcune strategie creative che hanno segnato il successo
Nonostante lo sviluppo del digitale ci stia regalando ogni giorno di più qualche nuova evoluzioni come l’IA, il colpo d’occhio di una pubblicità presa per strada o in qualche location poco convenzionale fa sempre centro.
Fra gli esempi più memorabili di ambient marketing e di cui si è parlato a lungo come non ricordare l’iniziativa di Mc Donald’s in quel di Zurigo in Svizzera? Un intero attraverso pedonale trasformato in un pacchetto di patatine. Oppure di alcune installazioni fuori misura ricorrenti nei luoghi pubblici degli States, come buste take away.
E come dimenticare l’iniziativa di Coca Cola per il lancio del film 007 Skyfall del 2012? Distributori automatici furono piazzati in diverse stazioni ferroviarie in tutto il mondo. Il consumatore veniva coinvolto in una piccola missione per “Liberare lo 007 che è in lui” mentre si serviva della famosa bevanda. Il tutto mentre un/una violinista in carne e ossa accanto al distributore accennava il tema del personaggio di Ian Fleming. In palio, un biglietto gratis per assistere al mitico film .
Un ultimo grandioso esempio di ambient marketing è stato quello realizzato qualche tempo fa da Ikea, la nota azienda svedese di mobili e accessori per la casa. Nel 2019 il centro di Parigi fu arredato con installazioni casalinghe (bagni, salotti, cucine..) dove alcuni attori mettevano in scena la classica routine quotidiana.
Insomma la creatività è alla base di ogni cosa ma certo non bisogna pensare di arrivare subito ai livelli dei grandi marchi. Altre sono le iniziative di ambient marketing che sono alla portata di tutti. Come ad esempio lo street marketing, il guerrilla marketing e altri ancora.