Quando ci capita di avere a che fare con un contratto di finanziamento o di accendere un mutuo, sono due i termini che ricorrono spesso in questo ambito e che a un primo colpo d’occhio possono sembrare criptici ma dei quali bisogna porsi la giusta domanda di partenza. Ovvero, TAN e TAEG cosa sono?.
Nella fattispecie stiamo parlando di due indicatori finanziari molto utilizzati nel contesto dei prestiti e dei finanziamenti in Italia e in molti altri paesi europei. Ciascuno naturalmente risponde a specifiche e utilizzi diversi a seconda della richiesta inoltrata dall’utente.
In generale però possiamo dire che quando si valuta un prestito o un finanziamento, è importante prestare attenzione tanto al TAN sia al TAEG per avere una comprensione chiara e completa delle condizioni finanziarie offerte.
Ma TAN e TAEG cosa sono e rappresentano esattamente? E come mai sono considerati così cruciali quando si parla di prestiti o finanziamenti? Un passo alla volta e cercheremo di comprendere insieme il significato e l’importanza di queste due procedure.
Indice
Differenza tra TAN e TAEG cosa sono e perché hanno così tanta importanza
Domandarsi TAN e TAEG cosa sono è sicuramente il primo passo per effettuare una opportuna ricerca che ci chiarisca le idee circa il loro significato e utilizzo. Va da sé che il rischio di incappare in grossi termini ed espressioni burocratiche è dietro l’angolo. Con la naturale conseguenza di creare solo confusione.
Partiamo innanzitutto da cosa questi due acronimi sottointendano e quali differenze intercorrono fra le due pratiche. Con TAN ci riferiamo al Tasso Annuo Nominale, ovvero quell’indicatore che rappresenta il tasso di interesse puro applicato al capitale finanziato.
In parole più semplici, è l’interesse base che si paga per avere a disposizione una somma di denaro senza considerare le spese o le commissioni aggiuntive, ma focalizzandosi esclusivamente sul costo dell’interesse. Per esempio, se si prende in prestito 10.000 euro con un TAN del 5%, l’interesse annuale sarà di 500 euro.
Di contro, il TAEG è l’acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale, e si riferisce a un indicatore più complesso rispetto al TAN. Infatti, esso tiene conto non solo dell’interesse base relativo al TAN, ma anche di tutti gli altri costi associati al finanziamento, come ad esempio: le spese di istruttoria, le commissioni, le assicurazioni obbligatorie e qualsiasi altro onere finanziario.
Insomma, il TAEG fornisce una visione più completa e realistica del costo complessivo del finanziamento, permettendo al consumatore interessato di confrontare diverse offerte e comprendere quali siano le condizioni effettive dell’accordo proposto con relativi vantaggi per lui.
Una volta chiarito TAN e TAEG cosa sono, è opportuno comprendere meglio il tipo di vantaggi che offrono ad ogni richiesta del cliente. Rendendoli di fatto due strumenti estremamente importanti in ambito finanziario.
Il primo vantaggio in assoluto è la trasparenza d’informazione garantita: i due indicatori consentono infatti di avere un quadro chiaro e definito del costo effettivo di un finanziamento. Il che permette al consumatore di prendere scelte più oculate e in totale sicurezza. Evitando costi nascosti o altre sorprese.
A questo si associa la possibilità di effettuare un adeguato confronto fra le offerte. Una volta chiare le idee, il cliente può analizzare le varie proposte, riuscendo a intuire con una certa semplicità quale risponde di più ai suoi bisogni.
Infine, e diretta conseguenze delle prime, TAN e TAEG consentono di poter eseguire ad ogni richiesta una corretta pianificazione finanziaria. Comprendere i costi associati a un finanziamento sia livello base che complessivo consente di gestire meglio le proprie finanze secondo una propria strategia, valutando se l’accordo proposto sia sostenibile nel lungo periodo oppure no.
Dunque riassumendo TAN e TAEG cosa sono, sintetizzeremo così. Il primo rappresenta il tasso d’interesse annuo nominale di un prestito o finanziamento, ovvero la percentuale prevista sull’importo richiesto senza costi aggiuntivi. Il secondo riguarda il costo totale del finanziamento espresso come tasso d’interesse annuo, tenendo conto anche di tutte le altre spese e costi associati al finanziamento.
Passiamo ora a vedere qualche esempio di applicazione dei due indicatori.
Alcuni esempi di applicazioni di TAN e TAEG
Ma una volta compreso TAN e TAEG cosa sono, come si applicano nella vita reale?
Un buon esempio potrebbe essere quello riguardo l’acquisto di un’auto. Immaginiamo di volerne prendere una nuova optando per un finanziamento rateizzato. Riceviamo un’offerta con un TAN del 4% e un TAEG del 5%. Il primo dato si riferisce all’interesse annuo che pagheremo sul capitale finanziato per l’acquisto dell’auto. Il secondo include insieme al costo base anche altri associati al finanziamento, come spese di istruttoria, assicurazioni e commissioni.
Quando calcoliamo il TAEG, otteniamo una visione chiara del costo totale del finanziamento, aiutandoci a confrontare l’offerta con altre proposte sul mercato. E scegliere dunque la soluzione più conveniente.
Un altro esempio può essere legato ad un prestito. Supponiamo di avere bisogno di liquidità immediata per ristrutturare la casa ed esaminiamo le diverse opzioni di prestito personale e troviamo un TAN del 6% e un TAEG 7.5%. Confrontando diversi prestiti, possiamo identificare quello con il TAEG più basso, che indica un costo complessivo del finanziamento più conveniente.
Restando in tema, possiamo considerare come ultimo esempio quello di richiedere un mutuo per la casa, fra gli investimenti più importanti per una persona. In questo caso infatti sapere TAN e TAEG cosa sono e come si utilizzano diventa ancora più cruciali. Un TAEG più basso può rendere un mutuo più conveniente, anche se il TAN dovesse risultare leggermente più alto. Questo succede proprio perché il TAEG fornisce una visione complessiva di tutti i costi associati al finanziamento.