Per conoscere lo stato di salute di un’azienda o comprenderne le potenziali capacità di fare cassa in un certo periodo ci occorrono alcuni indicatori fondamentali. Insieme al margine operativo lordo e all’utile dovremmo anche considerare calcolare la posizione finanziaria netta, conoscendo la formula e le variazioni.
Si tratta di un parametro cruciale nella contabilità di piccole e medie imprese, poiché affrontare di volta in volta gli investimenti necessari presume una visione chiara e definita della propria salute finanziaria.
Se per il calcolo posizione finanziaria netta formula e variabili dovessero trovarsi in una condizione di inconciliabilità, si fa presto a parlare di rischio insolvenza da parte delle aziende.
Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire innanzitutto di cosa stiamo parlando.
Indice
Cos’è il calcolo posizione finanziaria netta e come si effettua?
Detto in parole povere, la PFN funge da indicatore per un’attività aziendale allo scopo di calcolarne il possibile indebitamento. Tirando in ballo nella sezione di bilancio stato patrimoniale, attività e passività dell’intera struttura.
Dunque conoscere del calcolo posizione finanziaria netta formula e altri indicatori permette di verificare lo stato delle liquidità di un’azienda. In modo da valutarne la solidità finanziaria e quindi la capacità di fare cassa, gestire debiti, investimenti e altri obblighi finanziari.
Questo parametro di misura delle finanze ha assunto particolare importanza a seguito della pandemia, quando piccole e medie imprese si sono improvvisamente trovate a fronteggiare la brusca frenata dei guadagni. Furono le banche a quel punto a venire incontro alla situazione cercando quanto più possibile di aiutare le PMI ad assorbire la “botta” finanziaria.
Fatto sta che da quel momento, ogni realtà commerciale ha cambiato atteggiamento prestando molta più attenzione alla gestione della propria liquidità. E questo ci fa capire come del calcolo posizione finanziaria netta formula e importanza strategica siano oggi sempre al centro di ogni manovra economica aziendale.
Passando all’aspetto più pratico, la PFN o calcolo posizione finanziaria netta formula si effettua nel seguente modo. Prendendo dallo stato patrimoniale del bilancio la differenza fra il totale dei debiti e le attività finanziarie di cui si possa effettuare in tempi rapidi la conversione in denaro o la trasferibilità. Mediante ordine di pagamento, assegni ecc.
In sintesi, la formula per il calcolo della posizione finanziaria netta è: PFN = somma totale passività finanziarie – somma attività finanziarie.
Questa sottrazione derivante dal PFN o calcolo posizione finanziaria netta formula rivelerà di volta in volta le disponibilità liquide dell’azienda e quindi la capacità di gestire i vari obblighi.
Una volta compreso in maniera rapida ma esauriente come si calcola la posizione finanziaria netta cerchiamo di capire come va interpretata a seconda dei risultati che si ottengono dall’operazione.
PFN o calcolo posizione finanziaria netta formula: come interpretarla?
Arrivati a questo punto ti starai chiedendo come vanno interpretati i risultati della PFN e in che modo possono aiutarci a ottimizzare la situazione della nostra azienda qualora dovesse trovarsi in cattive acque.
Al di là dei segni + o – che possono derivare dall’operazione, l’interpretazione del risultato deve essere sempre ben contestualizzata al momento in cui si è voluto effettuare il calcolo. Molti sono infatti i fattori che concorrono a dare la giusta chiave di lettura: i progetti sul breve e lungo termine, le variazioni di mercato, le politiche aziendali, altre analisi di gestione.
Naturalmente un risultato in passivo può far piacere ai creditori che comprendono la possibilità di quell’azienda di coprire i debiti e onorare gli obblighi. Di contro per l’azienda stessa questo potrebbe non necessariamente suonare come un buon risultato, poiché nel bacino delle spese non ci sono solo i doveri verso i propri creditori.
Pertanto, procedendo con ordine, una PFN o calcolo posizione finanziaria netta formula con segno + sarà indice di una “posizione positiva”. Cosa significa questo? Che l’azienda dovrà restituire ai propri creditori più di quanto disponga a livello finanziario.
Il che non vuol dire necessariamente un preludio ad una crisi economica. La maggior parte dei debiti di cui stiamo parlando sono riferite a banche e altri enti, ma si tratta di una prassi quasi fisiologica.
Ciononostante, l’azienda dovrà comunque attivarsi e rivedere le proprie politiche di gestione delle liquidità. Non solo per rimettersi in carreggiata rispetto ai propri obiettivi a lungo termine. Ma anche per evitare un aggravio della situazione che possa tradursi in aumento della PFN rispetto al capitale, altre condizioni e il margine operativo lordo.
Allo stesso tempo, come già abbiamo detto, una PFN o calcolo posizione finanziaria netta formula negativa non è per forza segno di una condizione favorevole all’azienda. Se ipotizziamo una crescita nelle casse dobbiamo anche considerare quella delle riserve verso questo o quel creditore. Oppure che l’intera impresa si trovi in un momento in cui preferisce adottare politiche di estrema prudenza per quanto riguarda spese e investimenti vari.
Magari una PFN negativa indica semplicemente che un imprenditore è passato a una gestione meno rigida e più flessibile, il che comunque non porta a considerarlo fuori dagli obblighi finanziari.
Insomma la lettura di questo indicatore nasconde insidie e opportunità. Quel che è certo è che ogni qual volta ne viene effettuato il calcolo non bisogna mai trattare i risultati per conto proprio. Ma piuttosto inserendoli nell’intero contesto di vita finanziaria dell’azienda, onde evitare “coccoloni” prematuri.