Fra le varie caratteristiche del mercato, le obbligazioni rappresentano sicuramente uno strumento finanziario di debito interessante. Ecco viene emesso da un ente, spesso una società o uno stato, che promette di restituire il capitale investito al termine del periodo di maturità, oltre a pagare un interesse periodico ai detentori.
Tuttavia, è lecito domandarsi le obbligazioni convertibili cosa sono. Se ne hai mai sentito parlare è perché questa tipologia offre delle caratteristiche aggiuntive molto utili. In questo articolo, cercheremo dunque di capire le obbligazioni convertibili cosa sono, come funzionano, quali peculiarità offre a chi le utilizza e i suoi potenziali vantaggi.
Indice
Definizione di obbligazioni convertibili e funzioni
Dunque a domanda le obbligazioni convertibili cosa sono, risponderemo: titoli di debito emessi da una società che offrono al detentore il diritto (non l’obbligo) di convertire l’obbligazione stessa in un determinato numero di azioni della società emittente, entro un periodo predefinito e a un prezzo di conversione stabilito.
Questo strumento unisce, quindi, elementi di un’obbligazione tradizionale con opzioni di conversione in azioni. Sebbene la spiegazione possa risultare per certi versi ancora molto tecnica, il modo migliore per approfondire la risposta a “le obbligazioni convertibili cosa sono?” è esaminare il loro contesto di impiego più comune.
Un esempio è dato dalla necessità di reperire capitale a costo inferiore. Nella fattispecie, le società possono emettere obbligazioni convertibili a un tasso di interesse inferiore rispetto a quello che dovrebbero per un prestito o un finanziamento tradizionale. Questo accade quando gli investitori sono particolarmente attratti dalla possibilità di beneficiare di un eventuale apprezzamento delle azioni.
Altre due funzioni interessanti sono quelle legate alla flessibilità finanziaria e al beneficio per gli investitori. Nel primo caso le società possono ritardare l’eventuale diluizione azionaria convertendo l’obbligazione solo quando ritengono che il prezzo delle azioni rifletta il valore reale dell’azienda.
Nel secondo caso gli investitori possono trarre vantaggio dalla crescita dell’azienda senza dover investire direttamente in azioni. Perciò se l’azienda va bene e il prezzo delle azioni aumenta, gli investitori possono scegliere di convertire le loro obbligazioni in azioni e beneficiare dell’apprezzamento.
Considerate le diverse modalità di impiego che le obbligazioni convertibili possono ricoprire e le parti in gioco suscettibili di questo utilizzo, è opportuno chiarire quali implicazioni queste prevedano sia per gli investitori sia per le società emittenti.
Per i primi diventa essenziale comprendere le dinamiche che si celano dietro le obbligazioni stesse. Mentre offrono potenziali vantaggi, come la partecipazione all’apprezzamento azionario, esse presentano anche rischi, come la possibilità che il prezzo delle azioni non raggiunga o superi il prezzo di conversione. Dunque la valutazione accurata del potenziale di crescita dell’azienda e del contesto di mercato è fondamentale per l’investitore al fine di prendere le decisioni migliori.
Nel caso delle società emittenti invece la cessione di obbligazioni convertibili richiede un’analisi attenta delle implicazioni finanziarie e strategiche. Da una parte si offre la possibilità di reperire capitale a costi inferiori e di gestire la diluizione. Dall’altra però è fondamentale considerare l’effetto potenziale sulla struttura del capitale e sulla governance aziendale.
Una volta compreso le obbligazioni convertibili cosa sono e quali funzioni ricoprono nel mercato finanziario, passiamo ad elencarne i vantaggi e i rischi derivanti dal loro impiego.
Vantaggi e rischi delle obbligazioni convertibili, guida completa
Se fino a qui ti sei fatto un’idea più precisa circa le obbligazioni convertibili cosa sono e come si usano, ti sarà ancora più utile conoscerne i potenziali vantaggi ma anche i rischi che possono scaturire dal loro utilizzo.
Il primo beneficio riscontrato è quello del rendimento stabile, ovvero le obbligazioni convertibili offrono agli investitori pagamenti regolari di interessi. Si tratta di rendimenti che possono fornire una fonte di reddito prevedibile e sicura, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato azionario.
Successivamente troviamo il potenziale di crescita azionaria. Una delle principali attrattive del capire le obbligazioni convertibili cosa sono e come si utilizzano è la loro capacità di beneficiare dell’apprezzamento delle azioni della società emittente. Se le azioni si apprezzano, gli investitori possono convertire le obbligazioni in azioni, ottenendo così un potenziale di crescita azionaria.
Terzo vantaggio è quello della diluizione gestibile, dove le obbligazioni offrono un modo per reperire capitale senza subire immediatamente una diluizione significativa del capitale azionario. La conversione cioè avviene solo se e quando gli investitori scelgono di esercitare questo diritto, dando alle società maggiore flessibilità nel gestire la loro struttura di capitale.
Come ultimi due vantaggi rilevanti troviamo quelli legati all’attrattiva per gli investitori e alla protezione nel mercato ribassista. Nel primo caso gli investitori possono vedere le obbligazioni convertibili come un modo per diversificare il proprio portafoglio, beneficiando sia dei rendimenti stabili delle obbligazioni che del potenziale di apprezzamento delle azioni.
Nel secondo caso, se il mercato azionario si trova in una fase ribassista, le obbligazioni possono offrire una certa protezione. Gli investitori possono mantenere le stesse obbl. e continuare a ricevere interessi, evitando le perdite che potrebbero sperimentare con un investimento diretto in azioni.
Come rischi derivanti invece dalla comprensione delle obbligazioni convertibili cosa sono e come funzionano, ne segnaliamo alcune più importanti. Come ad esempio quello del potenziale rendimento limitato, ovvero se il prezzo delle azioni non supera il prezzo di conversione, gli investitori potrebbero non beneficiare completamente del potenziale di crescita azionaria.
Subito dopo c’è il rischio di credito, dove se la società non è in grado di soddisfare i propri obblighi di pagamento degli interessi o del rimborso del capitale, gli investitori potrebbero subire perdite.
Troviamo poi il rischio di liquidità. Le obbligazioni convertibili potrebbero non essere altamente liquide come altre forme di investimenti, rendendo potenzialmente difficile vendere o acquistare in certi momenti.
In ultimo, la complessità di valutazione e il rischio di diluizione potenziale. Con il primo abbiamo a che fare con la natura ibrida delle obbl.. Pertanto gli investitori devono considerare sia gli aspetti del debito che dell’equity, rendendo la valutazione un processo più sfumato.
Nel secondo caso invece l’emissione di obbligazioni convertibili da parte delle società comporta il rischio di diluizione in caso di conversione. Se molte obbligazioni vengono convertite in azioni, ciò potrebbe diluire la partecipazione degli azionisti esistenti.