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Buzz marketing: cosa devi sapere

Buzz marketing: cosa devi sapere

Far parlare di sé è uno degli obiettivi principali di un buon brand. Può sembrare banale, ma il modo per raggiungere questo target è tutt’altro che scontato. Soprattutto oggi che l’impegno di un’azienda deve sapersi distribuire dentro e fuori il panorama del web, a dispetto della concorrenza e delle evoluzioni del mercato. Per questo molto spesso sentiamo parlare di una pratica adatta allo scopo, ovvero il cosiddetto buzz marketing.

Si tratta di uno strumento di promozione pubblicitaria virale, volta a massimizzare il più possibile il potenziale del passaparola. Questo per indurre clienti e consumatori a parlare di un brand, di un bene o servizio, accrescerne la visibilità, l’appeal. Un obiettivo quanto mai realizzabile grazie soprattutto alla spontaneità con la quale le persone conversano tra di loro sui social, si scambiano commenti e opinioni. Forniscono spontaneamente, insomma, un servizio di sponsorizzazione quasi gratuito all’azienda.

Cerchiamo di capire meglio in cosa consiste il buzz marketing e come mai funziona così bene nelle odierne strategie messe in campo dalle imprese.

Come funziona il buzz marketing

Cos’è il buzz marketing? Una strategia vincente per il tuo business

Nella nostra premessa abbiamo accennato a quella che è l’essenza del buzz marketing. In altra maniera, il suo scopo è quello di creare awareness nei confronti di un marchio accrescendo il livello di engagement dei consumatori. Questo avviene attraverso campagne pubblicitarie virali che facciano sempre più presa sull’attenzione fino ad indurre il passaparola rispetto a un certo brand, bene o servizio.

Il vantaggio che se ne trae è un aumento del traffico online dovuto allo spontaneo scambio di informazioni fra gli utenti, i quali saranno indotti a fidarsi l’uno dell’altro e a cimentarsi poi nell’esperienza di vendita di questo o quel marchio.

Attenzione però, anche quella del buzz marketing come ogni buona strategia ha bisogno di studio e preparazione. Solitamente viene fissata un’iniziativa specifica (come un evento) con la scusa di mettere a disposizione del nostro pubblico una “prova” del prodotto che intendiamo vendere. E per farlo ci si affida a utenti specifici, i cosiddetti early adopters. Ovvero coloro che sono sempre ben predisposti alle novità del mercato.

Ovviamente non tutte le iniziative basate sul buzz marketing sono tese alla vendita. Ciò che interessa in ogni situazione è innescare quei meccanismi di fiducia, la voglia di affiliazione che sono responsabili dell’aumento di visibilità di un marchio. E questo accade perché è interesse del marchio mettere al centro di ogni cosa il cliente anziché il prodotto. Riuscendo così a far emergere il proprio messaggio pubblicitario dal mare magnum di informazioni, banner e contenuti di natura simile.

E qui arriviamo ad un punto cruciale: la forma dei nostri contenuti nella strategia di buzz marketing. È fondamentale che questi si distinguano dalle altre forme di promozione citate poco fa. Il punto infatti non è bombardare di messaggi i nostri utenti, ma crearne uno personalizzato per il nostro pubblico e in grado di diffondersi da solo.

Sono questi i presupposti che innescano il meccanismo del passaparola, poiché membri dello stesso segmento di pubblico sono portati a fidarsi l’uno dell’altro nello scambio di commenti e opinioni. E questo aumenta anche le probabilità che questi a loro volta cerchino di coinvolgere altre persone in modo da aumentare i numeri dell’intero bacino. E quindi anche il traffico online e di affari presso il nostro brand.

A maggior ragione ci interessa specificare come nel corso del tempo la strategia del buzz marketing si sia evoluta. Passando gradualmente da forme e strumenti come pop ups, banner e newsletter a quella che oggi si definisce influencer marketing. Le aziende infatti sono sempre più propense ad affidare l’immagine del proprio marchio a chi della produzione di contenuti virali ne ha fatto una professione.

Esistono naturalmente i blogger che sui loro siti parlano a lungo di una certa esperienza rispetto a un bene o servizio. Ci sono gli youtuber che attraverso il medesimo meccanismo dello storytelling creano anche intrattenimento. E poi ci sono gli influencer nudi e crudi che attraverso foto, video o stories chiamano a raccolta i propri followers che diventeranno i nuovi clienti della nostra impresa.

Una volta compreso il funzionamento e le caratteristiche del buzz marketing, vediamo come strutturare una strategia di successo per il nostro business.

Strategie buzz marketing

Campagna di buzz marketing, ecco alcune cose fondamentali che devi sapere

Inteso che il senso stretto del buzz marketing è appunto quello di creare “chiacchiericcio” virale, la strategia dovrà essere approntata nella maniera più opportuna in base alle nostre esigenze e a quelle del nostro pubblico.

Per riuscire nell’intento di far scattare il cosiddetto “trigger” bisogna che il messaggio pubblicitario scateni delle reazioni emotive. Qualcosa di inaspettato per i nostri utenti, che possa ispirare o scatenare un dibattito, provocatorio o ironico. Insomma la morale è “l’importante è che se ne parli”.

Questo produrrà l’effetto di accrescere l’attenzione nei confronti del brand, cosa che può avvenire anche se non siamo Elon Musk. Tra le varie forme attraverso le quali possiamo dare il via alla nostra strategia c’è ad esempio la guerrilla marketing, oppure il real time marketing. Naturalmente i tempi in cui far partire ogni cosa non devono essere casuali, ma progettati con un senso. 

Si sta avvicinando un evento di interesse generale? Il nostro buzz marketing dovrà essere studiato in modo tale da entrare in contrasto o accompagnare a quel dato evento. Oppure possiamo creare suspense, seminare indizi e aspettative nel corso del tempo in modo da “preparare” il pubblico all’evento x nel quale sveleremo il nostro prodotto. Non temete crisi o polemiche, fanno parte del gioco!

E non dimenticatevi mai di premiare alla fine della corsa i vostri portavoce, gli early adopters a cui avete affidato da subito le sorti della vostra campagna di buzz marketing. Questo gesto li invoglierà ancora più facilmente la prossima volta a dare man forte alle vostre campagne pubblicitarie, accrescendo il senso di fiducia reciproca e i vantaggi per entrambi.

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