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ChatGPT, Bard: quali sono le intelligenze artificiali

Quali sono le migliori intelligenze artificiali

L’intelligenza artificiale (AI) è un campo in rapida evoluzione che comprende molti modelli e applicazioni diverse. Il termine è più fantascientifico che tecnologico, ma rappresenta un nuovo approccio che sta cambiando molti aspetti del modo in cui le imprese, il resto del mondo e il diritto nazionale e internazionale lo definiscono. Siamo ancora agli inizi, ma cerchiamo di inquadrare la situazione per modello, area di applicazione, tipo di prodotto e impatto legale.

Tra i diversi tipi di IA attualmente disponibili, spiccano il Gpt (Generative Pre-trained Transformer) e l’LLMM (Large Language Models), che dimostrano una grande versatilità nell’elaborazione del linguaggio naturale. L’output prodotto dall’IA può essere un testo “originale”, un testo modificato, immagini, audio, video, analisi di dati e persino software, e può essere in molti formati diversi. Questa ampia gamma di formati significa che l’IA può essere utilizzata in una varietà di contesti, dalla generazione di testi ai servizi di traduzione automatica e alla creazione di contenuti multimediali.

Le migliori intelligenze artificiali sul mercato
Ecco quali sono le migliori AI sul mercato, per prezzi e funzionalità

Tipologie di servizi di intelligenza artificiale

I servizi possono essere utilizzati separatamente (con o senza API) o integrati in un pacchetto esistente (come fa Microsoft con il suo prodotto OpenAi). Inoltre, se sono rilasciati con una licenza open source, possono essere installati, mantenuti e modificati dai propri dipendenti, sostenendo i costi di hosting e di consumo.

La commercializzazione dell’IA è attualmente offerta attraverso diverse opzioni: alcuni servizi di chatbot basati sull’IA sono gratuiti e accessibili a tutti, mentre altri richiedono un pagamento per accedere a funzionalità avanzate. Inoltre, le API (interfacce di programmazione delle applicazioni) consentono alle aziende di integrare l’IA nelle loro applicazioni e servizi. Esistono anche modelli di IA che possono essere scaricati e utilizzati localmente.

Come si adegua la normativa

Dal punto di vista legale, esistono diverse leggi che riguardano l’IA in un modo o nell’altro. La legislazione finale dell’UE sull’IA sarà ovviamente centrale, ma ci sono una serie di regolamenti che giocano ancora un ruolo fondamentale. Una delle più importanti è il GDPR (General Data Protection Regulation), che mira a proteggere la privacy dei dati personali degli individui nell’UE.

La Federal Trade Commission statunitense ha informato OpenAI in un rapporto di 20 pagine, affermando che la raccolta dei dati e la disinformazione hanno danneggiato gli utenti. La FTC starebbe indagando, tra le altre cose, sulle pratiche di sicurezza di OpenAI. Si tratta della prima azione seria intrapresa dalla comunità normativa nei confronti di questo settore, in cui OpenAI è un leader (in termini di media) ma non un attore solitario.

Esiste anche la possibilità che l’IA generi fatti e dati irrealistici. Trattandosi di un fenomeno statistico, si verifica con una certa frequenza e può talvolta causare gravi problemi (come nel caso di pagine web che riportano dati errati o deliberatamente falsi). Anche in questo caso, le conseguenze possono essere enormi.

Vediamo quindi quali sono i 4 software di AI più utilzzati al giorno d’oggi.

Intelligenza artificiale generativa via chat
L’AI è utilizzabile per tante funzioni, non solo quella generativa.

Le 4 intelligenze artificiali conversazionali più diffuse

Le proposte principali sono attualmente quattro: Bard (Google), Claude (Anthropic), LLaMa (Meta) e naturalmente chatGPT (OpenAI).

BARD

L’intelligenza artificiale di Google si chiama Bard e di recente ha aggiunto nuove funzionalità. La più interessante è la capacità di suggerire immagini (spesso protette da copyright e con la fonte evidenziata) e di leggere la risposta. Non è una sorpresa, visto che il text-to-speech è disponibile su quasi tutti gli smartphone. I creatori del chatbot Bard di Google hanno incontrato le autorità di regolamentazione prima del suo lancio in Europa nel luglio di quest’anno. Il personale ha descritto Bard come un “esperimento” e ha detto che gli utenti potevano scegliere di non raccogliere i propri dati.

CHATGPT

È stata Open AI a portare al pubblico un prodotto di chat affidabile e con costi operativi molto elevati, rimodellando di fatto l’approccio all’AI che era già disponibile ma in precedenza parziale e molto costoso. Microsoft ha investito ben 10 miliardi di dollari e ha applicato l’AI ai suoi software (da Bing alla suite Office); dopo le polemiche sul GDPR, ChatGPT è di nuovo disponibile in Italia.

META LLAMA

Meta sta progettando di lanciare una versione commerciale del suo modello di intelligenza artificiale (AI). L’azienda ha già messo il suo modello, LLaMa, a disposizione di ricercatori e accademici come codice open source. La nuova versione sarà più accessibile e personalizzabile per le aziende e in un futuro non troppo lontano potrebbe comparire una versione a pagamento. Al momento non è disponibile per l’uso generale.

CLAUDE

Un’altra candidata è Anthropic, che utilizza Claude non solo come chatbot ma anche in prodotti come Slack e Zoom. Claude 2 è più interattivo ed è attualmente in fase beta. documenti e sostiene di poter aiutare in compiti come la programmazione e la matematica. L’azienda è stata fondata da Daniela e Dario Amodei, due fratelli italo-americani di San Francisco. Attualmente la loro creazione non è disponibile in Italia.

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