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Best practice per mitigare le frodi ed evitare il phishing delle carte prepagate come la PostePay

La prevalenza delle frodi nello spazio delle carte prepagate è bassa ma persistente. I consumatori si affidano alle carte prepagate, come la tanto amata PostePay, per una serie di motivi. Sono sicuri della sicurezza di una carta perché non è legata alle loro informazioni personali o bancarie e possono utilizzarla comodamente per acquisti online o per giocare d’azzardo. 

Ma il fatto che le carte prepagate non siano collegate a un conto bancario significa in realtà che i clienti che diventano vittime di frode non hanno alcun ricorso legale e hanno particolare difficoltà a scoprire il crimine. Cerchiamo di scoprire le truffe più comuni e le best pratice per evitarle e vivere un’esperienza cliente più serena.

Utilizzo di Postepay per gaming e scommesse: uno degli usi preferenziali

Come appena detto, una delle ragioni per cui le persone decidono di affidarsi ad una carta prepagata come la PostePay di Poste Italiane, anziché ad una carta di credito o di debito direttamente collegata al proprio conto corrente, è per effettuare operazioni online, acquisti su siti di e-commerce o giochi su siti di gambling. 

Alcuni dei maggiori operatori di betting hanno una procedura riservata ai possessori di PostePay che permette un deposito su questi siti di scommesse esattamente come avviene con qualsiasi altra carta di credito, grazie al fatto che la PostePay sfrutta il circuito Visa Electron e ad essi sono riservati diversi bonus di benvenuto.

Attenzione al phishing quando si naviga in rete

Negli ultimi anni c’è stato un cambiamento nel mercato quando si tratta di frode. Cinque o più anni fa, eravamo invasi ovunque di messaggi che ci avvisavano della sicurezza della nostra carta di debito e ci intimavano di non dare mai a nessuno i dati bancari o della carta di credito stessa. Ma nessuno si è davvero concentrato sui prodotti prepagati. 

Nel mentre, i truffatori erano già troppo impegnati a lavorare sul loro prossimo piano di scrematura del debito o sulla truffa della carta di credito puntando per l’appunto le carte prepagate. 

Poi un giorno abbiamo iniziato a ricevere chiamate dai nostri rivenditori che ci chiedevano perché la rata dell’elettrodomestico risultasse scoperta e ci siamo subito resi conto che i truffatori avevano cambiato il loro asset d’azione. Fu allora che iniziò a verificarsi il passaggio dalle tradizionali frodi di debito e credito a un focus sul mondo prepagato.

Cosa fanno i truffatori con le carte prepagate?

Mentre le carte ricaricabili richiedono all’utente di fornire alcune informazioni personali, le carte prepagate possono essere facilmente acquistate in contanti e non sono facilmente legate a identità specifiche. Ciò rende facile per i truffatori utilizzarli per il riciclaggio di denaro sporco. Possono acquistare carte prepagate con fondi rubati, quindi usarle per effettuare acquisti non rintracciabili ovunque vogliano.

Con l’aumento dell’utilizzo e l’aumento della sofisticazione dei prodotti con carte prepagate, potremmo anche vedere un maggiore utilizzo di queste carte per condurre attività criminali. Secondo le forze dell’ordine, queste carte sono già state utilizzate nelle operazioni di traffico di droga e in preparazione di attacchi terroristici. Tuttavia, il loro uso più comune è ancora la semplice frode finanziaria.

Negli Stati Uniti, nel 2019 sono stati segnalati 38.000 casi di reato che hanno comportato l’uso di carte prepagate, con perdite combinate per un totale di 103 milioni di dollari. Di particolare interesse per i truffatori è il fatto che le carte ricaricabili possono essere utilizzate presso gli sportelli automatici, consentendo di convertire le credenziali di pagamento digitali rubate in contanti con relativa facilità.

I casi di hacker che compromettono i database dei sistemi di carte prepagate stanno diventando più comuni, soprattutto laddove gli emittenti hanno esternalizzato la gestione delle carte prepagate a processori di terze parti. Gli hacker che possono accedere a questi sistemi possono copiare i numeri delle carte, aumentare i saldi e rimuovere i limiti di prelievo.

Nel caso specifico della PostePay i continui tentativi di phishing colpiscono i clienti o via mail o con un messaggio di testo proveniente proprio dall’account di Poste Italiane, che recita così:

“Gentile utente

Con la presente email, ti informiamo che la tua utenza e le funzioni del tuo conto Intesa sono state temporaneamente disabilitate. Abbiamo applicato queste restrizioni sul tuo conto perchè hai raggiunto una soglia di attività che richiede la verifica obbligatoria di alcune delle tue informazioni

Non potrai più prelevare denaro o effettuare pagamenti con la tua carta se non procedi con l’aggiornamento del tuo profilo Online Banking.

Puoi effettuare l’aggiornamento del tuo profilo sul nostro sito, cliccando sul link seguente:

LINK: AREA CLIENTI POSTEPAY

Ti ringraziamo per la tua collaborazione!

Assistenza Clienti Postepay”

Tuttavia, le reti di carte come Visa e Mastercard hanno interesse a mantenere la fiducia dei clienti nelle carte prepagate e quindi offrono protezione dalle frodi e opzioni di controversia per i clienti che acquistano carte prepagate con il loro marchio.

Le carte prepagate Visa sono coperte dal programma Zero Liability di Visa, ma il titolare della carta deve prima segnalare la carta come smarrita o rubata e alcune “transazioni anonime con carta prepagata” non sono incluse. I titolari di carta sono invitati a portare altre controversie all’emittente della carta prepagata, che potrebbe avere i propri moduli o processi per la gestione delle controversie sulle transazioni.

Mastercard richiede ai titolari di carta di registrare le proprie carte prima di poter presentare una contestazione. Anch’essi invieranno i titolari della carta all’emittente della carta se emergono controversie specifiche che non sono coperte dalla politica generale.

Gli storni di addebito possono anche colpire i commercianti che vendono carte prepagate quando i truffatori acquistano tali carte per scopi di riciclaggio di denaro. Il titolare della carta contesterà la transazione che è stata utilizzata per effettuare l’acquisto della carta prepagata, quindi il commerciante verrà lasciato con un vero e proprio storno di addebito per frode.

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