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Sanzioni Russia: Netcomm stima perdite fino a 800 milioni di € per l’ecommerce italiano

Le conseguenze dirette della guerra e delle sanzioni

L’uscita di scena della Russia dal mercato digitale globale è dovuta non solo al blocco delle merci e alle sanzioni dirette, ma anche all’interruzione generale delle catene di approvvigionamento e alle difficoltà causate dal bando degli strumenti di pagamento, con ricadute dirette sui consumatori russi che non potranno completare l’iter di acquisto online.

“La Russia è uno dei Paesi più rilevanti al mondo per i brand italiani. Pensando in particolare alla quota di export italiano generata dai canali online, supponiamo una perdita di circa 700-800 milioni di euro come conseguenza diretta della chiusura del mercato russo, pari al 5-6% del valore totale dell’export via eCommerce in Italia”, commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm“Anche il turismo russo in Italia costituiva un driver ulteriore per l’acquisto di prodotti italiani: in molti casi, i turisti provenienti dalla Russia, rientrati nel proprio Paese, continuavano a comprare online i prodotti acquistati di persona in vacanza. In sostanza, l’interruzione del turismo russo sul nostro territorio ha bloccato le vendite sia offline sia online nel mercato russo di prodotti Made in Italy. A subire questa battuta d’arresto sarà principalmente il settore Fashion, che in Italia rappresenta il 53% dell’export online di beni di consumo, per un valore totale di circa 7,1 miliardi di euro. Gli altri due settori principalmente interessati saranno Food (alimentari e bevande) e Arredamento, che in Italia pesano rispettivamente il 14% e l’8% sul valore complessivo dell’export digitale di prodotti di consumo”.