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Sanzioni Russia: Netcomm stima perdite fino a 800 milioni di € per l’ecommerce italiano

Conseguenze di lungo termine e opportunità di compensare le perdite

Lo scenario geopolitico attuale sta producendo un incremento dell’inflazione dovuto all’aumento dei costi energetici e, di conseguenza, dei costi delle intere filiere, a cui si accompagnerà, secondo Netcomm, una riduzione dei consumi, generando quindi un effetto recessivo. Tuttavia, porterà anche cambiamenti importanti nelle dinamiche di mercato, che potrebbero tradursi in un’uscita di scena della Russia insieme ad un consolidamento ulteriore dei mezzi digitali per gli acquisti cross-border e allo sviluppo di ulteriori mercati interessant

“È fondamentale per le imprese italiane ragionare su altri mercati di sbocco, così da poter parzialmente compensare le gravi perdite che stanno subendo. Oltre al tanto menzionato mercato cinese, infatti, vi sono alcuni mercati fortemente attrattivi per il nostro Made in Italy come Indonesia, Turchia, Iran e Arabia Saudita per la propensione agli acquisti online, in particolare di beni di lusso. Infine, l’Africa costituisce un mercato non ancora esploso, che si sta però velocemente digitalizzando, il che suggerisce che ci sono ampi margini di crescita in ambito eCommerce per le imprese nostrane. Resta comunque probabile che serviranno almeno due anni per compensare le perdite già citate”, conclude Roberto Liscia.