Un’operazione senza precedenti che ha fatto tenere per almeno 20 mesi il fiato sospeso a tutti i fanatici del gaming. Sarebbe di ben 69 miliardi di dollari l’ammontare dell’acquisizione Activision da parte di Microsoft. Mossa che consentirebbe al colosso dell’informatica di prendere parte fissa nell’olimpo della produzione di videogiochi scalzando la rinomata Sony. Rimanendo comunque dietro Tencent, che ormai da tempo detta legge su tutti.
Quello che è interessante osservare al di là del traffico di capitali è il fatto che molto verrà messo in discussione nel mondo dei videogiochi. La politica di Activision si è sempre ben riflettuta nei vari prodotti realizzati anche per Xbox. Ai quali Sony ha sempre risposto con perle storiche della sua amata PlayStation.
E ora Microsoft entra in gioco per rimettere tutto in discussione. Cerchiamo di capire insieme cosa comporterà nel prossimo futuro l’acquisizione Activision.
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Cosa cambia per Microsoft dopo l’acquisizione Activision
Senza dubbio un grande colpo quello incassato dall’azienda fondata da Bill Gates in termini di studio e sviluppo del gaming. Ma per capire fino in fondo l’importanza dell’acquisizione Activision dobbiamo provare a compararla ad un’altra super manovra da parte di Microsoft. Ovvero quella relativa a Zenimax Media, altra azienda di videogiochi.
Ciò che è ipotizzabile possa fare Microsoft con Activision è innanzitutto di rimpolpare da subito il proprio catalogo di offerte su Gamepass. Dunque appropriarsi di tutti i titoli del marchio..
Come mai questo effetto? Fra gli obiettivi più noti di casa Redmond c’è sempre stato quello di investire molto sulla propria piattaforma di gaming con l’intento di trasformarla in una sorta di Netflix. Con il risultato quindi di accaparrarsi maggiori clienti grazie a servizi di abbonamento e, ora, anche di titoli interessanti.
L’acquisizione Activision però nasconde una postilla. Microsoft non potrà appropriarsi di tutti i titoli in una volta sola ma secondo un accordo siglato di distribuzione decennale. Una formula che l’azienda ha dovuto in passato sottoscrivere dato il suo immenso potenziale per poter garantire un’adeguata concorrenza di mercato.
Per farvi un esempio, era già successo per quanto riguarda l’affaire Call of Duty solo pochi mesi fa. In quel frangente l’accordo decennale fu siglata tra Microsoft e Sony in merito al noto videogioco di FPS.
L’azienda mamma della PlayStation condividerà per i prossimi 10 il fortunatissimo titolo, sollevando alcuni dubbi tra i giocatori. Il più importante fra questi è legato al titolo in uscita Modern Warfare III. Sarà già disponibile oppure bisognerà aspettare i prossimi capitoli? Per ora Microsoft non ha dato risposte certe.
Risulta chiaro comunque che l’intento anche in questo caso è stato di evitare conseguenze lesive a livello di concorrenza. E che si riflette anche nell’acquisizione Activision, per cui però non sono i titoli futuri ad essere sotto controllo ma quelli già esistenti e che via via verranno inseriti nel catalogo Gamepass.
Non solo! Sono altri i cambiamenti in vista per gli amanti dei videogiochi che fino ad oggi hanno goduto dei prodotti targati Activision.
Gestione dei titoli futuri e loro qualità, ecco gli effetti dell’acquisizione Activision
Activision ovviamente non è solo Call Of Duty. Ad essere a rischio sono anche altri franchise che hanno reso il marchio famoso in tutto il mondo: Diablo, Tony Hawk, Crash Bandicoot, Spyro, Guitar Hero, Prototype.
La domanda è: questi titoli usciranno ancora su PlayStation? Ebbene la risposta potrebbe essere ben diversa da CoD. Per il videogioco di guerra in prima persona infatti sono stati previsti accordi opportuni. Per tutti gli altri invece al momento no, il che potrebbe già segnare il loro inevitabile destino di entrare da subito a far parte della galassia Microsoft.
Il terzo aspetto da considerare a questo punto è la qualità dei videogames che verranno grazie all’acquisizione Activision. La lezione di Zenimax anche in questo caso ci torna utile per immaginare un ipotetico scenario futuro.
A seguito dell’acquisizione infatti Microsoft è riuscita a sviluppare un solo titolo di valore: Starfield. Tutti gli altri videogiochi degni più o meno di nota fanno parte di un processo di lavorazione già avviato prima che Zenimax Media entrasse nelle grazie dell’azienda di Bill Gates.
Nessuno slancio di creatività né di investimento da parte di Microsoft per titoli come Ghostwire Tokyo o Deathloop, facendo insorgere gli utenti iscritti a Gamepass e rallentando ancora di più la produzione di altri titoli come Outer worlds 2, Awoved o The Elder Scrolls VI.
Insomma, il futuro post acquisizione Activision non sembra promettere troppo bene, ma è presto per dirlo. Quel che è certo è che almeno per il momento Sony può dormire sonni tranquilli senza per questo vedersi scalzata dalle prime posizioni di aziende mondiali dei videogiochi.
C’è da dire però che ora Microsoft è sicuramente più forte e competitiva sul mercato. Ulteriori salti di qualità che potrebbero davvero permettere alla multinazionale di Redmond di mettere in discussione la fidelizzazione storica di molti utenti per PlayStation.