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Spunta blu: significato e applicazioni

Spunta blu ecco a cosa serve

Sempre più persone diventano presenze fisse sui social media, sviluppando contenuti di vario genere. Alcuni di carattere informativo, altri per puro intrattenimento, altri ancora per tenere pubblico un diario delle proprie giornate. Qualunque sia la sostanza, l’obiettivo è quello di ottenere quanto più seguito possibile. In modo da conseguire la famigerata spunta blu.

La nota iconcina è ambita da molti, e a rilasciarla sono direttamente le piattaforme. Una specie di attestato se vogliamo che certifica l’autenticità di un profilo social. Cosa vuol dire questo? Vuol dire essere riconoscibili, evidenziare la propria presenza, rafforzare la propria immagine e identità. Con a seguire tutti i vantaggi relativi a livello di reputazione e di credibilità, fra i quali quello di poter essere contattato come testimonial ed essere pagato.

Per capire meglio come ottenere la spunta blu e in quali applicazioni viene particolarmente ricercata occorre innanzitutto comprendere meglio cosa sia.

Perché è importante la spunta blu

Che cos’è la spunta blu e perché è così importante?

Immaginate di avere di fronte a voi prodotti dello stesso tipo, stessa presentazione, ma solo uno dei due porta con sé il certificato di origine controllata. Quale sareste più invogliati ad acquistare? Ebbene discorso analogo vale per il valore della famosa spunta blu.

Ma questa certificazione fornita dalle piattaforme social non ha sempre avuto lo stesso valore. Agli inizi infatti la spunta blu veniva riservata principalmente a personaggi celebri, pubblici, famosi a livello globale. Questo portava con sé l’autenticità di certi messaggi o contenuti condivisi, complice il forte seguito di follower.

Non ci impiegarono molto imprenditori e aziende a capire che questa sorta di certificato digitale potesse tornare loro utile per il successo del business. Coloro che infatti riuscivano a conseguire la spunta blu avevano maggiori strumenti e capacità di promozione del proprio brand, business, attività di mercato. Poiché perfettamente riconoscibili e quindi affidabili nel merito di questa o quest’altra promozione.

Per molto tempo la spunta blu poteva essere conseguita in maniera del tutto gratuita e solamente attraverso il raggiungimento di una certa soglia di seguaci. Da pochi mesi ormai non è più così. Ora che la certificazione è stata messa a pagamento, tutti possono comprare il proprio seguito social sottoscrivendo un abbonamento di 14 euro al mese.

Gli effetti di questa decisione non hanno tardato a farsi sentire. La concorrenza fra le aziende ha subito un forte cambiamento, dai quali continuano a uscire vincitori solo coloro con abbastanza utili nelle tasche. I valori di autenticità e credibilità sono stati completamente offuscati. I clienti stessi si sono trovati costretti a cambiare i propri parametri per sapere a chi rivolgere la propria fedeltà.

Per capirci, oggi molti brand preferiscono rinunciare al prestigio della spunta blu se possono contare sulla forza del loro nome e della loro storia. Altri preferiscono rivolgere la loro attenzione verso strategie di marketing più fruttuose, in modo da accrescere il proprio prestigio con buone pratiche di mercato. 

Le aziende invece intenzionate a ritagliarsi uno spazio nel mare magnum di opportunità possono in qualche modo affidarsi ancora alla spunta blu. Sebbene questa sia diventata alla portata di chiunque, certi valori di trasparenza e autenticità valgono ancora. Ciò vale per chi basa il proprio business quasi interamente sulla fiducia del consumatore, come i settori alimentare, farmaceutico, della salute ecc.

Può sembrare difficile riuscire a distinguere quale spunta blu sia da considerarsi di serie A e quale di serie B, vista la facilità di conseguimento e quindi di proliferazione di contenuti di dubbia credibilità. 

Il consiglio a questo punto è di avere un quadro chiaro di cosa significhi ottenere una spunta blu su alcuni dei social media più utilizzati.

Ecco applicazioni della spunta blu

Applicazioni della spunta blu, ecco come ottenerla sui maggiori social media

Come anticipato già nel primo paragrafo, a dare il via libera per la spunta blu sono direttamente le piattaforme social. Aumentare la percezione del proprio marchio è oggi sicuramente l’obiettivo più ricercato da chiunque decida di investire persino del denaro pur di avere accanto al proprio nome la prestigiosa certificazione.

Ma occorre distinguere le procedure richieste per ciascun social. Meta per esempio rilascia il suo badge a chiunque dimostri di possedere un profilo autentico, completo, unico e rilevante. Ogni procedura poi prevede i propri step. Facebook richiede la compilazione di un apposito modulo, comprensivo di accettazione di condizioni d’uso e rispetto degli standard della community.

Su Instagram invece la procedura prevede l’accesso alle impostazioni del proprio profilo fino a cliccare sulla richiesta di verifica dei propri requisiti. Anche qui si passerà poi ad un modulo da compilare dove attestare la rilevanza del nostro account oltre che la genuinità.

Su Twitter (X) il discorso funziona un pochino diversamente, soprattutto alla luce della recente introduzione della spunta blu a pagamento. Gli utenti che decidono di sottoscrivere il Twitter Blue lo fanno poiché consapevoli di poter aver accesso a una serie di possibilità che un normale account non avrebbe. 

Fra questi, la possibilità di operare modifiche significative ai tweet nello spazio temporale di mezz’ora dalla loro pubblicazione. Personalizzare le proprie icone e app, scegliere il tema più pertinente. L’accesso ad articoli popolari sul web in base ai nostri interessi, lo strumento aggregatore per rendere le conversazioni più fluide. Caricare contenuti multimediali di varia durata, scrivere messaggi più lunghi bypassando il limite dei 280. E altri vantaggi ancora.

In conclusione, la spunta blu può essere considerata per certi versi ancora uno strumento efficace di promozione del proprio marchio. Ma da sola ovviamente non basta per acquisire sufficiente autenticità e credibilità da parte del nostro pubblico.

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