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Inclusione finanziaria: Mastercard punta sull’Africa dell’Est

Inclusione finanziaria: Mastercard punta sull’Africa dell’Est

Mastercard porta avanti i suoi progetti di inclusione finanziaria cercando di migliorare gli ecosistemi economici di quei paesi che tutt’oggi non sono ancora completamente integrati nel sistema finanziario ordinario. In questa cornice si inserisce il lancio di 2KUZE, piattaforma digitale che via mobile mette in contatto piccoli proprietari terrieri, agenti, buyer e banche dell’Africa dell’Est.
2KUZE, che in lingua swahili significa “cresciamo insieme”, permette ai contadini di Kenya, Uganda e Tanzania di comprare, vendere e ricevere pagamenti per le loro attività agricole, tutto grazie al solo utilizzo di un’applicazione installata all’interno dei loro cellulari, godendo quindi dei vantaggi e della sicurezza del commercio e dei pagamenti mobile.
La piattaforma nasce negli studi del Mastercard Lab for Financial Inclusion, laboratorio inaugurato a Nairobi nel 2015 con lo scopo di creare strumenti finanziari efficienti e redditizi necessari per costruire e rendere accessibile un ecosistema finanziario per oltre 100 milioni di persone. I lavori hanno avuto inizio grazie alla donazione di 11 milioni di dollari pervenuta dalla Bill & Melinda Gates Foundation, donazione dilazionata in tre anni che permetterà allo staff di Mastercard di sviluppare quei prodotti per cui la compagnia è nota in tutto il mondo a stretto contatto con imprenditori, governi ed altri stakeholder dell’Africa dell’Est.

Il contesto

Circa l’80% degli agricoltori africani è classificabile come piccoli proprietari terrieri. Questi possiedono di solito 1-2 acri di terra coltivabile e impiegano molta fatica a crescere e prosperare all’interno della comunità. Allo stesso tempo l’uso del telefono cellulare è diffuso ovunque e Mastercard ha deciso di fare leva proprio su questo tipo di tecnologia già ampiamente utilizzata evitando grossi stravolgimenti nella vita quotidiana della popolazione.
La soluzione mira ad aiutare soprattutto le donne che spesso non possono dedicare troppo tempo al lavoro agricolo per via delle numerose faccende domestiche. Le conseguenze di solito pesano in particolar modo sulla contrattazione finale del prezzo di vendita che per mancanza di tempo si riduce ad affari poco vantaggiosi. Grazie alla digitalizzazione delle transazioni però nessuno dovrà più impiegare ore di cammino per raggiungere il punto più vicino in cui effettuare i pagamenti e le transazioni, oltre a ridurre i tempi, godranno di quella sicurezza finanziaria sinonimo di garanzia per eventuali prestiti ed altri servizi finanziari.

I primi test

I primi test con 2KUZE sono stati effettuati con la collaborazione della Cafédirect Producers’ Foundation (CPF), organizzazione non-profit che lavora con 300.000 piccoli proprietari terrieri. Al momento oltre agli agricoltori che rientrano nei progetti della CPF circa 2.000 piccole fattorie nella località di Nandi Hills, in Kenya, stanno usando 2KUZE per vendere i loro prodotti agricoli. Gli agricoltori lavorano fianco a fianco con agenti locali che contrattano sui prezzi di vendita ed assicurano loro la vendita del prodotto al miglior offerente e al miglior prezzo possibile.

Un esperimento replicabile

Questo di 2KUZE è ovviamente un esperimento replicabile in altre zone dell’Africa che presentano le stesse identiche problematiche di Kenya, Uganda e Tanzania. Questi sono comunque dei paesi più sviluppati, soprattutto a livello di infrastrutture, rispetto a realtà più arretrate e povere dell’Africa e per questo Mastercard ha deciso di partire da Nairobi per i suoi tentativi di inclusione finanziaria. I risultati dovranno essere prima di tutto regionali ma successivamente continentali e mirano a beneficiare l’intera catena del valore, così come l’intera economia africana, riducendo allo stesso tempo criminalità e corruzione legate ad un’economia basata esclusivamente sul contante.