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Dal 2020 Whatsapp, Messenger e Direct di Instagram saranno unificate

Un portavoce della società ha spiegato che Facebook ha intenzione di «costruire le migliori esperienze di messaggistica possibili; la gente vuole scambiarsi messaggi in modo veloce, semplice, affidabile e privato. Stiamo lavorando per portare la crittografia end-to-end ad altri nostri servizi di messaggistica e stiamo valutando come rendere più facile raggiungere amici e familiari attraverso i diversi network. Chiaramente, in una fase come questa in cui stiamo iniziando a definire tutti i dettagli per capire come rendere tutto questo possibile, sono ancora molte le discussioni e i confronti in atto».

La rottura col passato

La decisione non è però in linea con ciò che era stato annunciato all’acquisizione di Instagram e WhatsApp: Zuckerberg aveva, infatti, dichiarato ai tempi che le società avrebbero continuato ad operare in modo indipendente.

Sarebbe, quindi, proprio questa nuova volontà ad aver spinto i co-fondatori di WhatsApp (Jan Koum e Brian Acton) e i co-fondatori di Instagram (Kevin Systrom e Mike Krieger) a lasciare l’azienda negli scorsi mesi. Sarebbero, inoltre, anche molti altri dipendenti ad aver preso la stessa decisione negli ultimi tempi, proprio per lo stesso motivo.

Jan Koum e Brian Acton, co-fondatori di WhatsApp
Kevin Systrom e Mike Krieger, co-fondatori di Instagram

Privacy, questa sconosciuta

Dal punto di vista della privacy i problemi sarebbero molteplici: per iscriversi a Whatsapp basta, infatti, solamente il proprio numero di telefono, mentre Facebook e Instagram prevedono la creazione di un verso e proprio profilo.

Non è, quindi, ancora chiaro come l’azienda affronterà la questione (e le relative problematiche che sorgeranno) quando i database verranno unificati, rendendo, quindi, possibile il match tra le informazioni.