Un portavoce della società ha spiegato che Facebook ha intenzione di «costruire le migliori esperienze di messaggistica possibili; la gente vuole scambiarsi messaggi in modo veloce, semplice, affidabile e privato. Stiamo lavorando per portare la crittografia end-to-end ad altri nostri servizi di messaggistica e stiamo valutando come rendere più facile raggiungere amici e familiari attraverso i diversi network. Chiaramente, in una fase come questa in cui stiamo iniziando a definire tutti i dettagli per capire come rendere tutto questo possibile, sono ancora molte le discussioni e i confronti in atto».
La rottura col passato
La decisione non è però in linea con ciò che era stato annunciato all’acquisizione di Instagram e WhatsApp: Zuckerberg aveva, infatti, dichiarato ai tempi che le società avrebbero continuato ad operare in modo indipendente.
Sarebbe, quindi, proprio questa nuova volontà ad aver spinto i co-fondatori di WhatsApp (Jan Koum e Brian Acton) e i co-fondatori di Instagram (Kevin Systrom e Mike Krieger) a lasciare l’azienda negli scorsi mesi. Sarebbero, inoltre, anche molti altri dipendenti ad aver preso la stessa decisione negli ultimi tempi, proprio per lo stesso motivo.
Privacy, questa sconosciuta
Dal punto di vista della privacy i problemi sarebbero molteplici: per iscriversi a Whatsapp basta, infatti, solamente il proprio numero di telefono, mentre Facebook e Instagram prevedono la creazione di un verso e proprio profilo.
Non è, quindi, ancora chiaro come l’azienda affronterà la questione (e le relative problematiche che sorgeranno) quando i database verranno unificati, rendendo, quindi, possibile il match tra le informazioni.