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Perché aprire un ecommerce nel 2020?

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Il settore delle vendite al dettaglio sta attraversando radicali trasformazioni. Il progresso tecnologico ha introdotto dei cambiamenti sia nelle piattaforme di vendita che nelle abitudini dei consumatori.

Il modo stesso di acquistare si è trasformato e se non segui le tendenze rischi davvero di rimanere fuori dal mercato.

Vediamo insieme come cambia il comportamento dei consumatori e le motivazioni per cui devi aprire un ecommerce se vuoi rimanere competitivo nel tuo settore.

Come stanno cambiando i comportamenti di acquisto grazie al web?

La vita dei consumatori del XXI secolo si svolge prevalentemente online.

Infatti, tutti noi, sia al lavoro che durante il tempo libero, siamo costantemente connessi. Lo smartphone è la nostra porta di accesso al web e questa porta è sempre aperta.

Proprio per questo, se i brand vogliono raggiungere i potenziali clienti devono adeguare la propria strategia alla vita online.

La strada da percorrere è quella di essere presenti negli stessi luoghi virtuali dei consumatori, farsi notare e trovare da loro, costruire una relazione che porti all’acquisto e possibilmente alla fidelizzazione.

La scelta di aprire un ecommerce ti permette di fare tutte queste cose avendo un portale di tua proprietà, che porta il tuo nome o quello del tuo marchio e che verrà riconosciuto dai potenziali clienti.

La familiarità che i consumatori moderni hanno con gli acquisti online fa sì che aprire un ecommerce sia diventata una scelta obbligata per chi opera nel settore delle vendite al dettaglio.

Per molti anni, la principale tendenza nel settore delle vendite al dettaglio è stata la progressiva diminuzione degli acquisti nei negozi, a favore dei centri commerciali e della grande distribuzione.

Perché questo cambiamento?

Le principali leve di questa trasformazione sono state la varietà di scelta, l’ampiezza dell’offerta di brand e di prodotti, gli orari di apertura prolungati, l’integrazione con altri servizi quali ristoranti e forme di intrattenimento.

Ti stai chiedendo cosa c’entra il mondo dell’ecommerce con questo?

Vediamolo subito.

Perché aprire un ecommerce nel 2020?

Il comportamento dei consumatori si evolve rapidamente e le parole d’ordine del 2020 sono comodità e velocità.

Sono sempre più numerosi i consumatori che preferiscono i siti ecommerce per acquistare beni e servizi di diversa natura: dall’abbigliamento ai viaggi, dai generi alimentari ai biglietti del cinema.

Perché spendere un pomeriggio in un centro commerciale, quando gli stessi acquisti possono essere completati con pochi click su uno store online?

Per questo motivo, anche i brand più famosi e le catene di negozi della distribuzione organizzata si sono dotati di uno store online. Anche se hanno una vasta base di clienti che fa acquisti nei negozi fisici, non possono rinunciare ad offrire un’opzione online a quei consumatori che preferiscono comprare dal proprio PC, senza uscire di casa.

Chi rinuncia ad aprire un ecommerce rischia di scomparire: siamo arrivati al punto che, se un brand non è visibile online e non ha un sito web che lo rappresenta, i consumatori tendono a dimenticare persino la sua esistenza. Per questo motivo è opportuno affidarsi ad un’agenzia ecommerce specializzata nella creazione di negozi online in grado di fare la differenza. Il sito Consulenza Ecommerce ad esempio, è verticale sul mondo ecommerce. Oltre a occuparsi della realizzazione, applicano una strategia per migliorare il posizionamento del brand.

Gli store online offrono vantaggi e risparmi anche ai venditori. Dalla riduzione di costi legata all’assenza del negozio fisico, alla possibilità di personalizzare le offerte e di tracciare i comportamenti di acquisto, i benefici degli e-commerce rispetto ad un negozio tradizionale sono evidenti.

Ma non è finita qui.

Gli utenti online sono sempre più mobili

Un altro elemento che ha un impatto sempre crescente è la diffusione degli smartphone: oltre la metà degli accessi al web avviene ormai da mobile. La conseguenza per chi gestisce un ecommerce è che occorre curare bene la responsività delle sue pagine da dispositivo mobile.

Inoltre, la facilità di navigazione da mobile è uno dei fattori di ranking per Google: un sito che non è mobile-friendly rischia di essere penalizzato nelle ricerche online.

Considerato che il tempo trascorso online è superiore a 2,5 ore al giorno, un venditore che vuole raggiungere i suoi potenziali clienti deve andare a cercarli là dove si trovano, cioè sul web.

Questo ha un forte impatto sulla strategia pubblicitaria, che deve avere una forte componente digitale. Tuttavia, l’affollamento dei canali pubblicitari rende sempre meno efficaci le campagne web.

I consumatori sono bombardati da annunci pubblicitari e la loro soglia di attenzione è ridotta. Il messaggio pubblicitario deve cedere il passo alla creazione di un vero canale di comunicazione diretta tra brand e clienti.

E questa è proprio la funzione dell’ecommerce, cioè quella di creare una relazione con l’utente e di diventare il canale preferenziale per la comunicazione.

Oltre a fornire l’immediatezza e la comodità di fare acquisti ovunque ci si trovi.

Ma anche l’ecommerce deve essere aiutato a crescere con la pubblicità attraverso altri canali.

Come?

La comunicazione è multi-canale

Le aziende che hanno un ecommerce devono curare con attenzione anche i propri canali social. I profili aziendali sono lo spazio dove la comunicazione tra brand e clienti può essere bidirezionale.

I messaggi e le richieste che provengono in maniera spontanea dai social possono fornire elementi preziosi per conoscere il trend del mercato o per fare emergere le criticità più frequenti.

Un ecommerce con un buon servizio di live chat può aumentare la soddisfazione dei clienti con un customer care in grado di rispondere ad ogni domanda e di fornire feedback utili allo sviluppo strategico.

Un altro aspetto che influisce sulla relazione con i brand è la diffusione della messaggistica istantanea. Attraverso le app di instant messaging, i brand possono aprire nuovi canali di comunicazione con i loro clienti e instaurare una relazione diretta ed efficace.

In alcuni settori cominciano ad affacciarsi le prime sperimentazioni di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR). Ad esempio, un ecommerce di complementi di arredo può realizzare una app che permette agli utenti di inquadrare una stanza e aggiungere all’immagine gli oggetti che sono disponibili sullo store, navigando all’interno dell’ambiente con immagini a 360°. Attraverso strumenti di AR e VR, l’utente può quindi vivere un’esperienza simulata che sostituisce e supera la semplice visione dei prodotti statici su un catalogo.

Gli imprenditori che vogliono restare al passo con i tempi devono essere capaci di cambiare la propria strategia per andare incontro ai nuovi bisogni dei consumatori. Questi sono orientati sempre più ad un approccio dinamico: l’accessibilità deve essere multipiattaforma, con facilità di navigazione sia da desktop che da mobile, attraverso un’interfaccia intuitiva.

Aprire un ecommerce nel 2020 è una sfida ricca di opportunità, che può riservare enormi soddisfazioni e permette di costruire un rapporto davvero stretto tra un brand e i suoi clienti.

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