Impossibile ormai fare a meno di considerare Amazon e gli altri marketplace nel mondo dell’e-commerce. Sul boom delle vendite online, infatti, molto si è detto, ma un dato altrettanto interessante è quello della crescita esponenziale dei marketplace, che hanno toccato il +80% negli ultimi mesi. Essere presenti sui marketplace non è dunque più soltanto una scelta, ma un’esigenza che risponde a un cambiamento di approccio del cliente nei confronti degli acquisti online.
Valeria Gennari, Responsabile Marketing & Communication di Rebold Antevenio Italia, l’agenzia italiana full service dell’omonimo network internazionale spagnolo, cita alcuni dati di scenario: “I numeri indicano un trend che è stato certamente accelerato dalla pandemia, ma rimane inequivocabilmente sostenuto anche nell’anno in corso. Solo in Italia gli acquisti online valgono 30 miliardi di euro. Oggi – continua – oltre il 65% dei consumatori compra sul web; il 73% degli utenti internet usa una app mobile per lo shopping e quasi il 70% delle persone prima di effettuare un acquisto s’informa in rete”. Quindi? La manager non ha dubbi: “Le aziende che non l’hanno ancora fatto devono considerare l’apertura di nuovi canali di vendita online: i consumatori se lo aspettano”. Ma, punto essenziale, “Gli utenti si aspettano anche una experience soddisfacente, fluida e intuitiva. L’overload informativo a cui sono sottoposti rende necessario promuovere il proprio brand per distinguersi dai competitors. Ed è poi necessaria una piena consapevolezza della journey e della strategia da intraprendere”.
Secondo Rebold Antevenio va preferito un approccio “integrale ed integrato” al nuovo contesto, “valendosi di una consulenza in grado di rendere l’e-commerce un ambiente semplice, redditizio e scalabile”. Il team Rebold Commerce, in particolare, ha prodotto un format di servizio sartoriale per tutte le realtà che vogliono approcciare Amazon e i marketplace più adatti alla propria strategia di internalizzazione.
Quali vantaggi garantisce Amazon se si vogliono offrire servizi e-commerce? Il primo ovviamente è quello di potere raggiungere i propri consumatori potenziali in ogni angolo del globo. L’azienda di Jeff Bezos ha circa 180 milioni di persone che fanno acquisti mensilmente usandola come piattaforma di riferimento. “Essere su Amazon migliora e potenzia il posizionamento di chi la sceglie per veicolare il proprio commercio elettronico. Ne aumenta la credibilità, ne rafforza l’identità, e le vendite crescono”. Tanti i vantaggi che conseguono dalla scelta. “Il poter guardare ad una base clienti attiva così ampia genera fiducia a 360° gradi. Gli utenti scelgono il marketplace più famoso al mondo per avere accesso a una gamma quasi infinita di prodotti, per trovare sconti, promo, e per la semplicità di spedizione e resi.” Ma assieme a questi e altri pregi, esistono anche degli svantaggi. “O per lo meno delle condizioni d’ingaggio che è bene tenere presente prima di scegliere questo canale” avverte Gennari.
Il primo ed il più importante, è quello di ottenere il miglior posizionamento possibile nella vetrina virtuale. Non è per forza necessario decodificare nel dettaglio tutti gli aggiornamenti e le logiche con cui l’algoritmo di Amazon lavora. Ma è fondamentale seguire una serie di comportamenti virtuosi che indubbiamente rendono dei vantaggi ai brand: “Avere un feedback molto buono, distribuire il prodotto in tempo e gestire con tempismo anche le risposte ai quesiti dei clienti, stabilire prezzi competitivi e un inventario sempre aggiornato, sono solo alcune di queste condizioni di base” dice Valeria Gennari. Solo conoscendole e sapendole gestire si può ragionevolmente pensare di affrontare l’innalzamento dell’asticella della concorrenzialità che lo sbarco su Amazon inevitabilmente richiede. “Essere presenti su un marketplace richiede insomma un investimento e un know how, per essere performanti sono necessarie strategia, conoscenze e competenze.”
Rebold Commerce assicura quindi, innanzitutto: un approccio consulenziale e full service ed una gestione integrata delle piattaforme; l’incremento della visibilità online; la gestione della brand reputation e il monitoring delle recensioni; ma anche l’analisi delle vendite e la loro ottimizzazione, oltre che una precisa consapevolezza del supporto advertising su Amazon. Le aziende possono scegliere di aderire ad un progetto su base annuale che in fase di lancio – nei primi sei mesi – prevede la messa a punto dello sbarco sul marketplace, l’ottimizzazione del catalogo e il lancio, la registrazione del brand e la successiva gestione seo e adv, per poi cominciare a gestire la brand reputation e pianificare la fase espansiva.