Sin dagli anni ‘60 l’Export è sempre stato un tema centrale nell’economia italiana, tanto che oggi vale da solo il 32% del PIL del nostro Paese. Basti pensare che nei primi 8 mesi del 2021, l’export nazionale italiano ha già raggiunto un valore di 332 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto ai 316 miliardi di euro registrati nel 2019 .
In Italia le imprese esportatrici sono circa 130mila e negli ultimi anni il Governo italiano ha supportato la crescita dell’export delle PMI siglando “Patti per l’Export” per aiutare finanziariamente le aziende del nostro paese a internazionalizzarsi e inoltre il Recovery Plan, che verrà attuato con il PNRR, prevede ulteriori ingenti finanziamenti a supporto dell’internazionalizzazione delle PMI italiane.
“I motivi che spingono governi e aziende del nostro Paese a investire tante risorse nell’export e nell’internazionalizzazione sono da ricercare proprio nel Made in Italy, che negli anni è diventato agli occhi dei mercati e degli investitori internazionali un vero e proprio brand tra i più importanti al mondo. Parlare di Made in Italy, infatti, significa oggi parlare di qualità e soprattutto di sostenibilità di tutta la filiera produttiva, una qualità che rende i prodotti del nostro Paese molto appetibili sui mercati internazionali” commenta Emanuela Raguso, Group Content Manager di 24ORE Business School. “Tuttavia le aziende italiane non sono ancora abbastanza competitive sui mercati internazionali, in quanto mancano ancora oggi, nonostante le enormi opportunità di business, delle figure professionali che siano principalmente curiose, competenti, appassionate ed esperte di lingue, culture e mercati internazionali. Con i corsi di specializzazione in questo settore offerti da 24ORE Business School, come il Master Full Time Export & International Business o il Master Digital Export, Contrattualistica e International Management, i giovani neolaureati riescono ad acquisire velocemente tutte quelle competenze richieste oggi per rendere strategiche, sui mercati internazionali, le aziende italiane” conclude.
Inoltre, secondo gli ultimi dati emersi dal Dossier “Leader della Crescita 2022”, l’indagine di Statista – Il Sole 24 Ore per definire quali sono le aziende italiane più attive nell’export, emerge una forte componente di PMI specializzate in logistica.
Secondo l’indagine, infatti, su 450 aziende candidate, 13 sono aziende specializzate nel settore della Logistica e della Supply Chain.
Un mercato che oggi vale 86 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 2020 e molto vicino al valore registrato prima della crisi sanitaria (87 miliardi nel 2019) e per il quale l’introduzione di nuove tecnologie ne ha oggi rivoluzionato fortemente l’identità.
Il tema del futuro della logistica e delle opportunità di crescita professionale in questo ambito verranno affrontati nei prossimi Master in partenza: a febbraio con il Master Part Time Master eCommerce, Supply Chain e Operations e ad aprile con il Master Part Time Master Logistica e Supply Chain Management.