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Superbonus: le spese sostenute nel 2023 contano?

Superbonus: le spese sostenute nel 2023 contano?

Le regole del superbonus sono cambiate di nuovo. Sono cambiate le regole e le detrazioni così come le scadenze e le modalità di fruibilità quindi per il superbonus spese sostenute nel 2023 contano ma a condizioni diverse.

Il decreto Cessioni del 11/2023, in vigore dal 17 febbraio scorso, ha disposto il blocco delle opzioni per sconto in fattura o cessione del credito ha previsto una serie di esenzioni dalla nuova normativa.

È ancora possibile usufruire del Superbonus spese sostenute nel 2023 ma se relative a lavori iniziati nel 2022 o per i quali era stata presentata al Comune la documentazione necessaria all’avvio dei lavori in data precedente a quella di entrata in vigore del decreto.

Secondo gli ultimi aggiornamenti del governo per il superbonus spese sostenute nel 2023 contano come credito pagabile da registrare nell’anno. Infatti, dopo l’ultima circolare l’Eurostat ha confermato la proposta dell’Istat di classificare il Superbonus maturato sulle spese sostenute nel 2023 come credito “pagabile”, da registrare interamente in spesa nell’anno stesso.

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le nuove modifiche al superbonus cambiano di nuovo le regole

Superbonus spese sostenute nel 2023

Ci sono però degli accorgimenti, ovvero la detrazione del 110% è stata ridotta al 90% per le spese effettuate nel 2023, a condizione che l’unità immobiliare sia utilizzata come abitazione principale e il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro. Quindi, le spese sostenute nel 2023 sono ancora ammissibili per il Superbonus, ma la detrazione massima è stata ridotta al 90%.

Per le spese sostenute negli anni 2022 e 2023 la detrazione è ripartita in quattro quote annuali dello stesso importo, a partire dall’anno successivo a quello di sostenimento dei lavori. In alcuni casi si può scegliere di fruire del superbonus in 10 anni.

Stando alle nuove regole per il Superbonus, questa agevolazione edilizia spetta ai condomini, alle persone fisiche per interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche oppure a organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale.

Per gli interventi previsti dal Superbonus esistono vari limiti di spesa. Per i condomini che hanno usufruito del superbonus spese sostenute nel 2023 saranno rimborsate al 90% e non nel 110% come valeva per le spese sostenute fino a dicembre 2022. La nuova modifica del governo porta ad una riduzione nei prossimi anni con l’agevolazione al 70% alle spese sostenute nel 2024 e al 65% alle spese sostenute nel 2025.

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come cambiano le regole e per chi

Per quanto riguarda i lavori sostenuti da persone fisiche al di fuori delle attività commerciali che hanno iniziato i lavori nel 2022 e che al 30 settembre avevano sostenuto almeno il 30% dei lavori complessivi, il bonus resta al 110%. Chi invece ha avviato i lavori a partire dal 1° gennaio 2023 e le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, scende al 90% a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare, e soprattutto che l’immobile sia l’abitazione principale del contribuente con un reddito non superiore ai 15mila euro.

Per gli istituti autonomi di case popolari, cooperative di abitazioni e edilizia pubblica il superbonus spese sostenute nel 2023 contano ancora al 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.