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Kudi: un chatbot che consente i pagamenti P2P a chi non ha accesso ad internet

kudi

Progettare delle infrastrutture economiche e fornire dei servizi e dei canali in grado di migliorare l’inclusione finanziaria di un paese è uno dei principali obiettivi che molti network di pagamento stanno portando avanti per coinvolgere il più possibile anche tutti quei paesi in cui l’accesso ai servizi finanziari è ancora poco sviluppato.

Il chatbot di Kudi

Qualche settimana fa Mastercard ha promosso l’app 2KUZE per facilitare le transazioni digitali tra piccoli agricoltori, agenti, buyer e banche di Kenya, Uganda e Tanzania. Ora è il turno di Kudi, applicazione sostenuta da Y Combinator e lanciata di recente in Nigeria. L’app permette di effettuare pagamenti peer to peer tramite le piattaforme di messaggistica come Facebook Messenger o Skype che a loro volta sono integrate con un chatbot che permette il dialogo con l’utente e lo aiuta a trasferire soldi, ricaricare il credito al proprio cellulare, pagare bollette e controllare il saldo del proprio conto.
Rispetto ad altri servizi di trasferimento denaro presenti in Nigeria, chi usa Kudi non deve pagare commissioni quando i soldi vengono trasferiti su un conto bancario. Per tutte le altre transazioni è invece prevista un commissione pari a 100 Naira, circa 30 centesimi di dollaro. Al momento con Kudi sono già state effettuate transazioni per un valore di 15.000 dollari, numero che cresce del 125% settimana dopo settimana.

Il supporto di Facebook

Sebbene in Nigeria sia già possibile pagare molte cose online, secondo i dati forniti dal report 2016 del Pew Research Ceneter, solo il 39% della popolazione ha accesso ad internet. Il che significa che per effettuare un qualsiasi pagamento la maggior parte delle persone deve recarsi fisicamente sul luogo dove è consentito pagare le proprie bollette o fare una semplice ricarica al cellulare.
Per questo motivo Kudi rientra nel programma Free Basics di Facebook, programma che permette alle persone di accedere a servizi utili tramite i loro telefoni in tutte quelle aree in cui l’accesso a internet è limitato o poco affidabile, senza dover pagare i costi di navigazione. Tutto quello che è necessario per effettuare un pagamento con Kudi è quindi il numero telefonico della persona a cui si vuole versare del denaro.

La concorrenza e i prossimi obiettivi

Kudi non è l’unica startup che sta cercando di risolvere i problemi relativi ai pagamenti in Nigeria. Tra le più conosciute c’è sicuramente Paga, applicazione che combina pagamenti online con componenti offline e che fino ad ora ha raccolto 13 milioni di dollari di finanziamenti. Un’altra nota app per dispositivi mobile è KongaPay che oltre a pagare le bollette permette anche di acquistare prodotti online e di persona. Al momento Kudi, seppur sia attiva da poco, sembra però avere tutte le carte in regola per vincere la concorrenza sul mercato. Non a caso, il prossimo obiettivo è quello di espandere l’uso dell’app anche in Kenya e Ghana e quindi estendere il suo uso in altre regioni africane.