6. I retailer devono prepararsi all’economia virtuale degli NFT
Virtuale è ormai sempre più reale: basti pensare che il 56% dei consumatori in Italia prenderebbe in considerazione l’acquisto di un prodotto virtuale, il che indica una significativa espansione dell’economia virtuale nel prossimo decennio.
Nonostante in Italia la conoscenza del fenomeno non sia ancora estremamente diffusa, l’interesse è forte: sempre più spesso, infatti, gli italiani si affidano all’esclusività offerta dagli NFT (non-fungible tokens, ovvero oggetti digitali da collezione con un certificato di proprietà), delle “opere d’arte” virtuali che consentono di possedere pezzi unici, indipendentemente dalla loro esistenza fisica, colmando così l’esigenza di esclusività manifestata soprattutto dalla Gen Z (31%).
7. Le piattaforme di reselling si consolideranno come alternativa sostenibile
Consapevolezza ambientale, economia circolare e mentalità imprenditoriale stanno dando ampio spazio al fenomeno della compravendita online: infatti, 4 consumatori italiani su 10 hanno già acquistato un prodotto tramite una piattaforma di reselling.
Queste realtà offrono un canale di shopping alternativo, peer-to-peer, il cui potenziale è dirompente non solo perché risponde alla sensibilità green delle nuove generazioni, ma anche perché scaturito da un anno ancora con pochi stimoli, ispirazione o interazione sociale, incorporando molteplici elementi di attrattività per i consumatori quali la convenienza, la possibilità di trovare prodotti che sono andati esauriti altrove la ricerca di pezzi unici.
Si tratta in definitiva di uno spazio da esplorare, adocchiato anche dai grandi retailer, che hanno lanciato programmi di riacquisto e rivendita su scala mondiale.
Ma è anche uno spazio in cui viene valorizzata la dimensione locale, aspetto che ben si sposa con l’approccio dei consumatori italiani, se si considera che 51% afferma di supportare maggiormente le imprese locali dall’inizio della pandemia.