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Wingly, società di noleggio voli già attiva in Europa, sbarca negli U.S.A.

Wingly, società di noleggio voli già attiva in Europa, sbarca negli U.S.A.

Wingly rappresenta attualmente la più grande comunità di condivisione dei voli. Visto il successo crescente di numerosi siti di comparazione (hotel, assicurazioni etc), la società francese ha realizzato la brillante idea di mettere in collegamento i passeggeri più esigenti con i piloti privati.

É stata definita da molti giornali di settore la nuova “Uber of the Sky”, ma al co-fondatore Emeric de Waziers questa definizione sta alquanto stretta.

Semmai, la mission prefissata dall’azienda è più simile al “carpooling” per piccoli aerei, in quanto aiuta i piloti a riempire i posti vuoti rimasti nei piccoli aerei passeggeri.

La distinzione è molto  importante, per quanto riguarda la capacità di operare dell’azienda. Dopo tutto, consentire ai piloti privati ​​di aumentare il proprio profitto cambia in modo significativo i calcoli matematici, sia per quanto riguarda le licenze specifiche, sia per la capacità dell’azienda di operare all’interno di diversi paesi. Il 95% per cento dei piloti che usano il servizio non possiedono una licenza commerciale.

Le sfide burocratiche francesi

Quello che spesso accade con i piloti di hobby è che stabiliscono un budget per l’intero anno. Vogliono volare quante più volte possono con i soldi a loro disposizione. Abbiamo molti piloti che pubblicano ciò che chiamiamo “voli flessibili”, ovvero mettendo annunci: ”sono disponibile per un viaggio di andata da San Francisco a Tahoe”. Il passeggero fa sapere che è interessato e prenota il volo”, afferma Emeric de Waziers. 

Fondata nel luglio 2015, Wingly ha dovuto affrontare diverse sfide normative nella sua nativa Francia. Ciò è stato sufficiente a provocare il trasferimento di Wingly fuori dalla nazione francese, implicando la creazione di un punto base in Germania nel febbraio del 2016. Quel lancio ha rappresentato una sorta di prova generale per la nuova app di prenotazione voli. Ha ottenuto abbastanza successo da convincere Wingly a ritornare in Francia, respingendo gli organi di regolamentazione francesi.

Attualmente, Wingly opera in Germania, Francia e Regno Unito, con mercati che rappresentano rispettivamente il 45, il 30 e il 20 % del business della società (con l’altro cinque percento che appartiene a varie parti d’Europa). Il servizio di corrispondenza in volo di Wingly ospita oggi circa 2.000 passeggeri al mese, con un volo medio di circa 1,8 passeggeri.

L’ambizione di espandersi negli Stati Uniti

Per ora non si tratta di un numero enorme, ma bisogna anche constatare che questi aerei non sono certo enormi. Ciascuno ha un’elica e può portare da due a sei passeggeri. La redditività di Wingly si ottiene quindi spingendo verso numeri elevati, ma il ritmo attuale, con il quale si sta affermando sulla scena internazionale, ha avuto un discreto successo: ecco perché la società sta iniziando a perseguire una strada di apertura anche negli Stati Uniti come suo prossimo mercato principale. Si tratta certo di una mossa più che ambiziosa, visto che la compagnia si presenterà come diretto concorrente di una linea già presente a San Francisco.

Attualmente, Wingly prende una commissione del 15% su ogni volo, insieme ad un addebito di 5 euro. La società ha inoltre raccolto 2,5 milioni di euro. I finanziamenti sono si sono rivelati provvidenziali per aiutare la società a prosperare in Europa, ma entrare nel mercato degli Stati Uniti richiederà ulteriore investimento di denaro, in particolare per l’avvio dei primi mesi del 2019. Da lì, Wingly spera di raggiungere numeri paragonabili al business che sta ottenendo in Europa almeno entro i mesi di agosto/Settembre del prossimo anno. 

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