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Stripe rende il Made in Italy alla portata di tutto il mondo

Stripe rende il Made in Italy alla portata di tutto il mondo

Da San Francisco all’Italia: nel Belpaese arriva Stripe, la suite di software creata da Patrick and John Collison dedicata ai pagamenti online, che ne migliora l’esperienza d’acquisto e ne favorisce l’internazionalizzazione.

Stripe
Patrick and John Collison, founder di Stripe

Stripe permette, infatti, di ricevere pagamenti da oltre 135 paesi nel mondo su dispositivi mobile e desktop. Si tratta di un servizio che fa ancora più gola a un Paese come l’Italia, considerando la potenza del Made in Italy nel mondo.

Stripe è un’infrastruttura che può essere implementata autonomamente da ogni sviluppatore in pochi minuti e senza canone d’ingresso, alla quale le imprese italiane possono avere comodamente accesso anche attraverso un plugin delle più diffuse piattaforme per l’eCommerce come Shopify, Prestashop o Salesforce.

Proprio per questo è applicabile sia a grandi aziende, sia a PMI e sia a startup. Negli anni, Stripe è diventata, infatti, la scelta di grandi aziende “tech” tutto il mondo, da Kickstarter a Facebook, da Booking ad Uber, e anche in Italia è già stata scelta in versione “beta” negli scorsi mesi da Leroy Merlin, Musement, Arduino e tanti altri.

Stripe italia
Alessandro Astone, country manager italiano di Stripe

«Da oggi le aziende italiane possono integrare molto più facilmente un’infrastruttura che risolve con grande semplicità tutte le maggiori problematiche in tema di pagamenti e tesoreria, come accettazione, ottimizzazione della conversione, riconciliazione o conformità PCI» – commenta Alessandro Astone, country manager italiano di Stripe. «Abbiamo un team dedicato, che sarà in grado di supportare al meglio la creatività del Made in Italy per crescere in nuovi mercati e a venire in contatto con nuovi clienti da ogni angolo del globo sia che si tratti di un sito di eCommerce, di un marketplace o di un’azienda che offre servizi in abbonamento

Stripe è sempre aggiornata sulle modalità di pagamento più innovative – offrendo ad esempio la gestione di wallet come Apple Pay e Google Pay in ogni paese dove è presente – e sui vincoli legislativi di prossima applicazione.

I software di Stripe sono, infatti, già conformi alla normativa sulla Strong Customer Authentication (SCA) che diventerà obbligatoria in Europa da settembre 2019: affinché una transazione possa concludersi, dovrà essere autenticata da qualcosa che solo il cliente conosce (come una password), possiede (ad esempio, il telefono) o da un proprio parametro fisico (tipicamente la sua impronta digitale).

«Stripe ha reso semplici e immediate le complesse operazioni di pagamento che gestiamo per oltre 1000 destinazioni in 70 diversi Paesi grazie alla sua semplicità di implementazione, alla customer experience di alto livello e al supporto del proprio team internazionale» afferma Fabio Zecchini, CTO e co-founder di Musement. «Crediamo che Stripe potrà diventare il nuovo standard in Italia per i pagamenti elettronici, in particolare per le aziende che offrono servizi anche all’estero. La piattaforma infatti ha una capacità unica di velocizzare ogni operazione, dal checkout lato utente alla gestione della conformità agli standard legali e di sicurezza di diverse nazioni al mondo, unita ad un’estrema semplicità di implementazione e gestione della piattaforma.»

L’analisi del mercato italiano

Da un’analisi dei processi di check-out dei 100 siti di eCommerce più importanti in Italia, Stripe ha identificato 13 diversi ostacoli – dalla verifica scadenza al numero di carta – che tipicamente complicano il processo di pagamento, con un conseguente abbassamento dei tassi di conversione.

L’indagine ha rilevato che l’80% dei primi 100 siti di eCommerce italiani più utilizzati presentano 5 o più di questi ostacoli. Un dato che riflette ancora il ritardo nei confronti dei rivenditori online delle principali economie globali: negli USA, ad esempio, i retailer che presentano un’esperienza di pagamento non ottimale raggiungono appena il 39% e in Germania solo il 41%.

La suite Stripe

Stripe si presenta come una suite di software completa per le aziende online, consentendo di eseguire attività di contabilità e fatturazione, nonché di ottimizzare le esperienze di pagamento anche per i dispositivi mobile.

Con i suoi software, infatti, l’azienda punta a risolvere i grattacapi degli eCommercianti italiani legati a problematiche come il tasso di conversione, l’efficienza nella gestione dei pagamenti e il contrasto delle frodi.

Inoltre, centinaia di servizi di terze parti sono integrati con Stripe, dai servizi di email marketing a quelli di CRM/ERP. Dal punto di vista dell’utente finale, l’esperienza di pagamento diventa semplice, integrata e senza reindirizzamento ad ulteriori pagine di operatori terzi.

Stripe italia
Dashboard italiana di Stripe

Checkout

Una delle gestioni dei flussi di pagamento più avanzate sul mercato per i siti di eCommerce, in poche righe di codice. Secondo uno studio di Stripe, infatti, l’80% dei più grandi eMerchant italiani fornisce ai propri clienti un’esperienza di pagamento “non ottimale”.

Connect

La piattaforma di pagamenti globale per i marketplace e le piattaforme “off the shelf”. Secondo PWC, il 30% di tutto il commercio online avverrà all’interno dei marketplace entro il 2020.

Billing

La piattaforma di fatturazione globale per imprese che offrono servizi SaaS e piani di abbonamento. Secondo McKinsey, il 30% dei consumatori preferirebbe acquistare online utilizzando un abbonamento, invece di ripetere periodicamente il pagamento.

Radar

Lo strumento di lotta alle frodi tra i più avanzati al mondo, che utilizza sistemi di machine learning basati sul comportamento degli acquirenti degli oltre un milione di merchant che utilizzano Stripe a livello globale.

Stripe italia
Dashboard italiana di Stripe Radar

Solo nel 2018, i merchant che utilizzano Radar hanno evitato complessivamente 4 miliardi di dollari di frodi online, facendo segnare un calo del 35% dei tentativi di truffa.