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Prestiti personali: Quali scegliere, quali conviene?

Districarsi nella giungla dei prestiti personali, soprattutto in un periodo di grande crisi di liquidità, potrebbe riservare sorprese poco piacevoli, ma la soluzione potrebbe essere dietro l’angolo

Un prestito personale può rappresentare una vera e propria salvezza, soprattutto in momenti caratterizzati da una momentanea carenza di liquidità. È però proprio in questi momenti che, magari spinti dalla fretta, potremmo ritrovarci alle prese con condizioni non troppo favorevoli, almeno non in linea con quelle pur rintracciabili sul mercato. Per fortuna possono venirci in soccorso una serie di strumenti e strategie in grado di farci scegliere tra i migliori prestiti personali disponibili sul mercato. Gli operatori sono tanti così come sono tante le variabili alle quali prestare attenzione nella scelta. Spesso siamo spinti semplicemente dalla ricerca del tasso migliore, dei tassi di interesse più bassi del mercato, ignorando un’ampia serie di costi sommersi che farebbero lievitare, anche cospicuamente, il costo finale del finanziamento. Per fortuna il mercato degli operatori, soprattutto in Italia, è sicuramente maturo. Nel nostro paese si stima che più del 40% della popolazione abbia un prestito attualmente attivo. Ed evidentemente il motivo non è da ricercarsi solo ed esclusivamente nella crisi di liquidità (che imporrebbe a tutti di ricorrere a fonti di finanziamento alternative al reddito) ma soprattutto nelle condizioni economiche, nettamente più favorevoli di quanto non accadesse in passato. I tassi di interesse sono infatti al minimo storico e, di conseguenza, le condizioni di accesso al credito nettamente più favorevoli. Occorrerà verificare alcune caratteristiche fondamentali, soprattutto per verificare che non ci sia preclusa la possibilità di ricorrere ad un finanziamento. Gli eventuali motivi ostativi non vanno cercati solo in eventuali problemi con altri finanziamenti nel passato (trascorsi 5 anni, infatti, dovremmo comunque risultare “puliti”) ma anche nelle condizioni finanziarie del momento, nella capacità di accedere al credito e nella sostenibilità del prestito in proporzione al reddito mensile. Peseranno l’età e il merito creditizio. L’istituto che eroga il finanziamento dovrà quindi verificare le effettive capacità di ripagare il debito e terrà ovviamente conto di eventuali ritardi nel pagamento di rate di precedenti finanziamenti e dell’iscrizione nel registro dei protesti. Occhio anche alla cifra: dovrà essere proporzionale alla capacità di spesa.

Prestiti personali, come scegliere i migliori?

Prima di scegliere il finanziamento più adatto alle nostre esigenze e sicuramente più conveniente, il primo passo da compiere è quello di richiedere più preventivi al fine di confrontare tutte le condizioni praticate sul mercato. Non commettete l’errore di scegliere un finanziamento solo in base al TAN; il TAEG vi darà già una dimensione del costo finale più realistica. Nella definizione del costo finale, infatti, entrano in gioco più variabili. Su tutte sono da segnalare:
  1. Il tasso di interesse applicato: è questa la prima condizione da verificare e, sebbene non sia l’unica, rappresenta comunque un buon parametro da considerare nella scelta;
  2. Oneri accessori come, per esempio: spese di istruttoria, spese di rimborso della rata (un prestito con bollettini di conto corrente postale, per esempio, costerà di più di un prestito con addebito diretta su conto corrente), oneri assicurativi.
Proprio gli altri costi possono fare la differenza tra un prestito personale e l’altro e aiutarci a scegliere quale è il prestito migliore e più conveniente. Attenzione anche alla presenza di ulteriori commissioni, che potrebbero pesare in maniera decisa sul costo finale. Nella valutazione, però, non bisogna confondere le forme di finanziamento e, soprattutto, non dovremo commettere l’errore di paragonare forme di accesso al credito diverse. Impossibile infatti paragonare una cessione del quinto con un prestito personale così come sarà assolutamente improbabile potersi attendere condizioni anche lontanamente vicine a quelle connesse all’erogazione di un mutuo, per il quale la presenza di garanzie importanti ne determina una netta riduzione del costo.

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