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Pagamenti digitali: approvato il piano industriale 2017-2021 del Gruppo ICBPI

Pagamenti digitali: approvato il piano industriale 2017-2021 del Gruppo ICBPI

Dopo l’acquisizione di Bassilichi Spa annunciata a metà dicembre, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo ICBPI ha approvato il piano industriale 2017-2021, sviluppato dall’amministratore delegato Paolo Bertoluzzo (nella foto). Piano che rientra in quella serie di operazioni portate avanti dai nuovi azionisti del Gruppo – Bain Capital, Advent International e Clessidra SGR – che a fine dicembre 2015, tramite Mercury UK Holdco Ltd, sono entrati in possesso dell’89% del suo capitale sociale.
L’obiettivo principale promosso nel piano quinquennale di ICBPI è quello di assumere il ruolo di leader all’interno dell’ecosistema dei pagamenti digitali italiano. Un obiettivo che passa proprio dallo sviluppo dell’ecosistema stesso attraverso investimenti su nuove tecnologie e competenze in grado di accrescere i benefici dei cittadini italiani, le imprese e la PA, ma soprattutto per aiutare il Paese a compiere la tanto chiacchierata trasformazione digitale, nonché quella del suo sistema bancario.

Investimenti fino a 5 miliardi di euro per l’ICBPI

Per tagliare con successo tutti questi traguardi, l’ICBPI ha deciso di sviluppare una strategia che si fonda su 4 elementi chiave che fa perno su una somma di investimento pari a 5 miliardi di euro e segue la riorganizzazione realizzata lo scorso novembre 2016 che ha introdotto le creazioni di forti poli di competenze per tecnologia, operations e commerciale Banche, e l’adozione di un modello operativo articolato su 5 business unit: Issuing, Merchant Services, Payment, Securities Services, Oasi.
I quattro elementi chiave sono:
1) Crescita organica: resa possibile grazie ai 2 miliardi messi a disposizione dai nuovi azionisti di ICBPI e programmata tramite l’ideazione e la realizzazione di nuove offerte di prodotti, e la fornitura di servizi innovativi in collaborazione con le Banche in modo da migliorare la customer experience, come ad esempio quelli legati all’ecommerce, agli instant payment, ai pagamenti mobile e alle carte di debito
2) Crescita inorganica: che verrà realizzata attraverso acquisizioni mirate ad aumentare la dimensione di scala a livello delle realtà internazionali più grandi e che ha già portato all’investimento di 2 miliardi per l’acquisizione di Bassilichi Spa, già fatta presente a inizio articolo, ma anche a quella di Setefi Services Spa e Intesa Sanpaolo Card d.o.o. (ISP Processing), delle attività di merchant acquiring di Monte dei Paschi di Siena Spa, e di Deutsche Bank Spa
ICBPI
3) Investimenti per oltre 1 miliardo di euro in tecnologie, prodotti digitali e l’ingresso di nuove risorse qualificate all’interno dell’azienda che oltre a migliorare il livello di professionalità saranno necessarie anche sul fronte commerciale in partnership con le Banche
4) Costante e rigorosa ricerca dell’efficienza in modo da consentire di liberare ulteriori risorse a sostegno degli investimenti