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Instagram: combatte il bullismo sulla sua piattaforma

Instagram: combatte il bullismo sulla sua piattaforma

Contrastare il bullismo, a partire da uno dei “luoghi” in cui maggiormente ha origine: il web e, in particolare, i social network è l’ultima sfida di Instagram. Nei giorni scorsi, il social network ha detto che sta iniziando a utilizzare una nuova tecnologia di apprendimento automatico per rilevare in modo proattivo il bullismo nelle foto e nelle didascalie. Questi post verranno inviati al team di Community Operations di Instagram per la revisione umana. È l’ultima novità dell’applicazione di Instagram, che nel corso degli ultimi anni è diventato uno dei portali più utilizzati dalla fascia più giovane di utenti. Ma anche più colpito dal fenomeno del cyberbullismo.

Complice anche l’arrivo delle storie, Instagram si è in poco tempo trasformato in un punto di riferimento per gli adolescenti che nei social più blasonati, Facebook su tutti, non hanno mai mostrato interesse. Una situazione di certo interessante per il social, ma che ha anche portato all’apparentemente inevitabile diffusione del cyberbullismo all’interno dei commenti alle foto. Così oggi Instagram ha deciso di avviare una lotta a questi contenuti d’odio aggiornando l’applicazione e introducendo un filtro per offese e insulti all’interno dei commenti. “Il bullismo online è complesso e sappiamo che abbiamo ancora molto lavoro da fare per limitare ulteriormente il bullismo e diffondere la gentilezza su Instagram”, ha detto Adam Mosseri, il nuovo capo di Instagram, in un post sul blog.

Instagram, che ad oggi ha 800 milioni di utenti, ha preso a cuore la lotta al bullismo da ormai diverso tempo. “Proteggere la nostra comunità più giovane è cruciale per farli sentire a loro agio ad esprimere chi sono” ha spiegato Kevin Systrom, cofondatore e CEO. La discriminazione è una delle violazioni dei diritti umani più grave. Fenomeno in crescita, secondo 7 Italiani su 10, è quello del bullismo. Le discriminazioni, in ogni loro forma, sono ancora oggi all’ordine del giorno e c’è ancora tanto da fare per combatterle.

Il bullismo sul web è uno dei grandi problemi che soprattutto i giovani vivono oggi, sentiamo tante storie di ragazzini che si sono buttati dal balcone perché derisi da compagni su internet per un loro modo di essere oppure per qualche foto postata di troppo. Dovremmo capire che il bullismo dei social può fare male quanto un bullismo fisico, se non di più, perché comunque sono prese in giro che tutti possono vedere e che feriscono i sentimenti e fanno provare molta vergogna alle vittime. Perché i ragazzi non si rendono conto della gravità del gesto compiuto, che così facendo rovinano la reputazione degli altri e magari lo fanno apposta, perché di quel conoscente non gliene frega niente. 

Perché i cyberbulli si divertono a rovinare loro coetanei? E’ una domanda a cui probabilmente neanche i protagonisti saprebbero rispondere. Negli ultimi anni misuriamo un grandissimo numero di vittime causa cyber bullismo, il che è triste, perché dimostra gran tasso di cattiveria e ignoranza nelle persone. Un portavoce di Instagram ha detto che la tecnologia è in grado di rilevare il bullismo e le molestie come attacchi all’aspetto o al carattere di una persona e minacce al benessere o alla salute di qualcuno. Ad esempio, la tecnologia può identificare tattiche di bullismo come confrontare, classificare e classificare immagini e didascalie, come un’immagine a schermo diviso in cui una persona viene paragonata a qualcun altro in modo negativo. 

Non è chiaro che altro la tecnologia possa rilevare e se funzioni su immagini senza sottotitoli. Chiediamo soprattutto di denunciare ciò che accade, che si tratti di minacce attraverso messaggi, scherzi continui o di impossessarsi di immagini private e postate. Non abbiate paura e soprattutto nessuna vergogna, perché la vergogna la devono provare coloro che commettono queste inciviltà. Diciamo stop a qualsiasi forma di bullismo e condanniamo chi ne fa uso.