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CRAI presenta il suo ecommerce per fare la spesa online

CRAI presenta il suo ecommerce per fare la spesa online

Quando si parla di mangiare sono tutti contenti, poco ma sicuro, se poi si parla di ordinare cibo a casa ancora di più. Se però la consegna di cibo pronto a domicilio è ormai un’abitudine consolidata (non solo nelle grandi città), la consegna della spesa è una partita a parte. Secondo l’Osservatorio ecommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano la penetrazione del segmento Food & Grocery sul totale degli acquisti online effettuati dagli italiani è di solo lo 0,5% e solo il 15% della popolazione riesce a fare la spesa online accedendo a un servizio che possa essere definito davvero idoneo. Questi dati sottolineano come il Food & Grocery sia la causa del ritardo dell’ecommerce italiano rispetto ad altri Paesi europei, dove questo mercato registra numeri ben più elevati alzando il volume totale delle vendite online B2C (dopotutto la spesa si fa tutti i giorni).

Il marketplace di CRAI

Lo scenario appena descritto giustifica l’elevato numero di investimenti che le aziende italiane stanno portando avanti in questo ambito. L’ultima novità in ordine di tempo arriva da CRAI che in occasione della presentazione del bilancio annuale ha inaugurato ufficialmente il progetto ecommerce realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, partner scelto da CRAI per l’analisi e la progettazione del sistema di spesa online. Il Gruppo, che ha chiuso il 2017 registrando una crescita del 5% della rete corrente, ha raccolto il guanto della sfida adattando il servizio ecommerce al proprio modello di business caratterizzato dalla prossimità e dalla presenza nei centri storici degli abitati. Si è puntato quindi all’apertura del servizio ecommerce in modalità multi-store in alcune macroaree di Italia, grazie al supporto di sei CEDIS partecipanti al progetto Ama-Nealco, Ibba-CRAI Tirreno, Code’, Pilmarket, Regina, New Fdm.
La peculiare configurazione di Crai Spesa Online (questo il nome dato all’ecommerce) come marketplace ha permesso la gestione dei punti vendita ecommerce come indipendenti da logiche accentratrici e più vicini al mercato di riferimento e ai suoi prodotti tipici, attenti alla qualità del fresco, dell’ortofrutta e del reparto macelleria/pescheria. «L’ecommerce di prossimità è un nuovo canale per CRAI ma non certo un nuovo modo di relazionarsi al cliente», ha spiegato Marco Bordoli, amministratore delegato di Crai. «Vogliamo portare CRAI a innovare sempre di più, senza snaturare la nostra mission di relazione e contatto con il territorio. L’ecommerce Crai di prossimità rappresenta una leva ulteriore che offriamo ai nostri clienti.»

Chi fa la spesa online da CRAI

L’intero progetto è stato concepito nel 2017 e dopo una fase di creazione della struttura e messa a punto dei sistemi è concretamente partito a gennaio del 2018. Ad oggi si contano 41 punti vendita attivi nelle regioni di Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna e Veneto e l’obiettivo è di averne 250 entro fine anno. L’identikit dell’acquirente medio di Crai Spesa Online evidenzia come ad usare la piattaforma siano per la maggior parte consumatori donne e mobile oriented (37%), registrando uno scontrino medio di 46 euro.