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Terapie intensive e ricoveri: ecco le regioni più a rischio

In questi giorni stanno aumentando in Italia i ricoveri in terapia intensiva e negli ospedali in generale. Secondo quanto riportano i dati diffusi da Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, in modo particolare all’aggiornamento diffuso l’1 novembre 2021, la percentuale di saturazione delle terapie intensive a livello nazionale è pari al 4% e quella di area non critica al 5%, in crescita rispetto ai giorni scorsi.

E’ doveroso chiarire che siamo lontani dalle soglie di allerta indicate per il passaggio in zona gialla, che ricordiamolo, sono pari al 10% e al 15%. In alcune regioni però è importante tenere monitorato il dato.

Reparti ordinari e terapie intensive, la situazione regione per regione

E’ molto importante monitorare non solo il dato nazionale, comunque in crescita, ma soprattutto i valori regionali.

Queste sono le percentuali di occupazione dei posti letto, regione per regione, aggiornati all’1 novembre sul sito di Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali:

  • Abruzzo: 5% terapia intensiva, 4% area medica
  • Basilicata: 0% terapia intensiva, 7% area medica
  • Calabria: 3% terapia intensiva, 11% area medica
  • Campania: 3% terapia intensiva, 7% area medica
  • Emilia Romagna: 3% terapia intensiva, 4% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 10% terapia intensiva, 6% area medica
  • Lazio: 6% terapia intensiva, 6% area medica
  • Liguria: 5% terapia intensiva, 4% area medica
  • Lombardia: 3% terapia intensiva, 5% area medica
  • Marche: 8% terapia intensiva, 6% area medica
  • Molise: 5% terapia intensiva, 3% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 4% terapia intensiva, 10% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 2% terapia intensiva, 4% area medica
  • Piemonte: 3% terapia intensiva, 3% area medica
  • Puglia: 4% terapia intensiva, 5% area medica
  • Sardegna: 3% terapia intensiva, 3% area medica
  • Sicilia: 4% terapia intensiva, 8% area medica
  • Toscana: 5% terapia intensiva, 5% area medica
  • Umbria: 7% terapia intensiva, 6% area medica
  • Valle d’Aosta: 0% terapia intensiva, 6% area medica
  • Veneto: 3% terapia intensiva, 3% area medica

Le regioni a rischio zona gialla

Guardando i dati qui sopra, quali sono le regioni maggiormente a rischio? È il caso, in primis, del Friuli Venezia Giulia, che  ha raggiunto il 10% di posti letto occupati in terapia intensiva e il 6% in area medica. In Friulia l’incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti è raddoppiata in una sola settimana, arrivando a quota 96,5, secondo gli ultimi dati Iss.

Sotto osservazione anche la Calabria (in particolare il suo +11% di occupazione in rea medica), le Marche (a un passo dalla soglia del 10% in area critica) e la provincia autonoma di Bolzano.

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