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Tecnologia: app per smartphone per diagnosticare la malattia di parkinson

Tecnologia: app per smartphone per diagnosticare la malattia di parkinson

L’esigenza di strumenti pratici che facilitino la diagnosi delle malattie nasce dal fatto che molte di queste possono essere associate ad altre patologie che ne possono confondere i sintomi. Parrebbe infatti che lo smartphone potrebbe essere usato come nuovo strumento per migliorare l’assistenza clinica e sviluppare nuovi farmaci. Due ricercatori stanno usando i dati dello smartphone per cercare di diagnosticare la malattia di Parkinson. Patrick Schwab e Walter Karlen dell’Istituto per la robotica e i sistemi intelligenti in Svizzera hanno proposto di utilizzare i dati dello smartphone e l’apprendimento automatico per diagnosticare il morbo di Parkinson. L’idea è di utilizzare i dati raccolti da uno smartphone e analizzarli per i segni della malattia, nonché la sua progressione. 

Il morbo di Parkinson è una patologia lenta e degenerativa del sistema nervoso centrale, che colpisce la capacità di una persona di controllare i suoi movimenti, che coinvolge tra 7 e 10 milioni di persone in tutto il mondo. In Europa, sono 1,2 milioni le persone che convivono con la malattia, la maggior parte di età superiore ai 50 anni. Il morbo si sviluppa gradualmente nel tempo e i primi segni sono così impercettibili che spesso passano inosservati. Sebbene sappiamo che alcuni sintomi si manifestano diversi anni prima della diagnosi della malattia, non esiste un modo specifico per rilevare il morbo nella fase iniziale.

Tenendo presente i significativi benefici della diagnosi precoce, pazienti, medici e ingegneri hanno unito le forze per trovare una soluzione. La malattia progredisce nel tempo e può influire sulla capacità di parlare o camminare di chi ne soffre. Attualmente non esiste una cura per il Parkinson, sebbene siano disponibili trattamenti per rendere i sintomi più gestibili. Schwab e Karlen hanno utilizzato un’app per smartphone per raccogliere dati. I partecipanti hanno inserito informazioni demografiche e mediche e poi sono stati invitati a eseguire quattro test utilizzando i loro telefoni. I test, che sono stati condotti fino a tre volte al giorno, comprendono la camminata, la voce, il tocco e la memoria.

  • Il test del cammino fornisce istruzioni, ad esempio cammina 20 passi in avanti e gira intorno.
  • Il test vocale chiede all’utente di dire “aaaah” per un massimo di 10 secondi.
  • Il test di intercettazione richiede all’utente di mettere il telefono su una superficie piana e in alternativa toccare due pulsanti sullo schermo per 20 secondi.
  • Il test della memoria richiede all’utente di ricordare il motivo dei fiori che si illuminano sullo schermo, quindi tocca i fiori nello stesso ordine.

Schwab e Karlen hanno scoperto che il confronto tra più test di deambulazione era il metodo più informativo per diagnosticare il Parkinson. I medici potrebbero anche accedere ai dati osservativi a lungo termine senza richiedere la presenza dei pazienti, secondo il rapporto.

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