Vai al contenuto

Ricerca TEAM LEWIS: da cosa dipende il successo dei brand?

Ricerca TEAM LEWIS: da cosa dipende il successo dei brand?

TEAM LEWIS, agenzia globale di marketing, associata a UNA, Aziende della Comunicazione Unite, presenta la sua ultima guida alle tendenze del marketing nel 2022, realizzata in collaborazione con la società di ricerche di mercato GWI. Il rapporto approfondisce l’evoluzione del pubblico, sempre più multi-moment, e i cambiamenti portati dalla pandemia nel multiverso del marketing di oggi. I mercati analizzati includono: Italia, Australia, Belgio, Francia, Germania, Hong Kong, Malesia, Paesi Bassi, Portogallo, Singapore, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

“Le cose non sono più così semplici come quando bastava presentare al proprio pubblico un unico messaggio il maggior numero di volte possibile”, dice Simon Billington, Executive Creative Director di TEAM LEWIS. “I consumatori hanno delle aspettative precise e chiare su come vogliono che i brand interagiscano con loro. Vogliono una creatività unica, che attiri l’attenzione, offerta in modo personalizzato. La complessità del messaggio e le modalità della sua diffusione sono fondamentali per il successo”.

L’aumento del tempo trascorso davanti allo schermo e del numero di dispositivi posseduti, l’uso sfrenato dei social media e le crescenti preoccupazioni sulla privacy, hanno portato il pubblico di oggi a un maggior desiderio di influenzare direttamente il mondo che lo circonda. Questi cambiamenti portano a tre temi chiave trattati nel report: spezzare la monotonia per evitare l’immunità al marketing, comprendere l’impatto del mood sul pubblico e sfruttare le leve motivazionali principali per promuovere connessioni più significative.

I risultati principali includono:

  • Tempo trascorso davanti allo schermo
    • Il tempo passato davanti allo schermo continua a crescere nella maggior parte dei Paesi, con l’eccezione di Australia, Malesia, Singapore e Stati Uniti.
    • Gli abitanti di Hong Kong e i malesi preferiscono passare più tempo sui loro dispositivi mobile rispetto a PC, laptop e tablet
    • In Italia il tempo trascorso su PC, laptop e tablet è aumentato negli ultimi tre anni e questi dispositivi sono favoriti rispetto a quelli mobile
  • Numero di dispositivi posseduti
    • A livello globale, le persone possiedono circa tre dispositivi
    • I malesi possiedono in media meno di tre dispositivi, ma passano più tempo su internet a livello globale. 
    • In Italia, Stati Uniti, Regno Unito e Germania il numero di dispositivi posseduti è superiore rispetto alla media globale
  • Uso dei social media
    • Gli utenti dei paesi dell’APAC usano in media quattro piattaforme al giorno
    • In Europa Occidentale sono usate meno di tre piattaforme al giorno, una media più bassa rispetto a quella globale, ma in Italia gli utenti utilizzano circa 3,4 piattaforme al giorno
  • Attenzione alla privacy
    • A livello globale, la principale preoccupazione dei consumatori è come le aziende utilizzano i propri dati personali online (39%) seguita da una preferenza per la navigazione online in anonimo (34%)
  • Il panorama odierno del marketing
    • Canali principali
      • Il sito web è ancora il canale favorito dagli utenti: il 56% ha visitato il sito web di un brand nell’ultimo mese
      • Le newsletter sono ancora efficaci. Il 26% legge le e-mail o le newsletter dei marchi
    • Aspettative dei consumatori
      • I consumatori a livello globale vogliono che i brand siano affidabili, autentici e innovativi
    • L’ascesa dell’audio
      • Negli ultimi tre anni, c’è stato un aumento nel consumo di servizi di streaming musicale e podcast
      • L’Australia e Singapore stanno vedendo la maggior crescita di ascolti di musica in streaming e podcast YOY
      • In Italia, la radio supera le piattaforme di streaming musicale e di podcast per la scoperta di nuovi brand
    • Scetticismo verso i social media
      • Solo il 23% dei consumatori a livello globale pensa che i social media siano un bene per la società
      • I malesi hanno la visione più favorevole nei confronti dei social media, con il 40% che li vede come una forza positiva