Per gli automobilisti italiani, le ultime quattro settimane non hanno destato preoccupazioni, anzi, grande tranquillità, soprattutto nel mese in cui tendenzialmente si viaggia di più e quindi si consuma ovviamente più carburante. La stangata però potrebbe arrivare proprio adesso. Il prezzo del diesel e della benzina sta iniziando a salire in maniera decisa in questi giorni, a spingere sono le quotazioni internazionali dei prodotti raffinati. Rispetto all’inizio del mese di agosto, oggi queste quotazioni sono aumentate in maniera evidente, soprattutto per quanto concerne il gasolio. Ad oggi un litro di benzina è arrivato a costare fino a 1,9 euro contro 1,8 del diesel e i 70 cent al litro per il gasolio. IP e Italiana Petroli hanno aumentato di 1 cent benzina, diesel e Gpl, Q8 ha rincarato di 1 cent la verde e gasolio mentre Tamoil ha rialzato sempre di 1 cent benzina e Gpl.
In base all’elaborazione di Quotidiano Energia sui dati Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio per la benzina self è pari a 1,639 euro/litro con punte fino a 1,656 euro/litro, no-logo a 1,620. Per il diesel si parla di 1,513 euro/litro, no-logo a 1,496. Per quanto riguarda il servito, la benzina è arrivata a 1,762 euro/litro, 1,739 a 1,837 euro/litro per gli impianti colorati e no-logo a 1,662. Per il diesel si parla di 1,640 euro/litro, no-logo a 1,538 mentre per il Gpl il prezzo medio va da 0,661 a 0,671 euro/litro, no-logo a 0,647. Il rincaro del prezzo industriale delle materie prime e le quotazioni sono la causa di tutti questi aumenti, mentre per il Gpl la causa va ricercata dei prezzi più cari delle importazioni dall’Algeria. Ovviamente anche le compagnie petrolifere hanno il loro ruolo in tutto ciò quando si parla di maggiori profitti.
Per tagliare i prezzi del carburante, l’unico modo è agire tagliando le accise, come aveva fatto notare anche il ministro Salvini di recente. Una promessa che avrebbe come data la fine dell’anno. Il Codacons interviene a nome del presidente Carlo Rienzi, il quale ha commentato i rincari con queste parole: “L’incremento dei prezzi dei carburanti sta avendo da settimane ripercussioni dirette per le tasche dei consumatori, con rincari a cascata in tutto il comparto dei trasporti e in quello alimentare. A risentirne anche il settore del turismo, con prezzi più alti non solo per gli spostamenti ma per una moltitudine di beni e servizi: non a caso le vacanze degli italiani sono costate quest’anno circa il 7% in più rispetto al 2017”.