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Esperienza utente: quali sono i parametri da considerare e perché

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L’esperienza utente conosciuta dagli esperti del web come UX (User Experience) rappresenta da qualche anno un argomento hot sempre presente all’interno dei blog e magazine di settore ed estremamente discusso nei meeting aziendali. 

L’esperienza di un utente su un sito web è un elemento essenziale, che svolge due funzionalità molto importanti: garantire una maggiore visibilità sui motori di ricerca e ottenere una maggiore fiducia da parte degli utenti che navigano all’interno del proprio sito.

Non è un caso che proprio Google, nel 2020, ha annunciato l’inserimento della User Experience nell’elenco dei fattori di ranking più importanti che aumentano le possibilità di essere inseriti nelle prime pagine SERP. Per questo motivo nell’ultimo biennio sono tanti i siti web che valutano con attenzione i core web vitals, gli indici maggiormente valutati dal motore di ricerca più famoso al mondo. 

Quali sono i diversi fattori da valutare della User Experience

L’inserimento dell’esperienza utente come il fattore di ranking più importante preso in considerazione dall’algoritmo di Google, ha rappresentato un cambiamento importante per i professionisti di settore. 

Questa maggiore importanza data all’esperienza utente obbliga i siti web che vogliono ottenere una visibilità garantita ad offrire una qualità di navigazione sempre più elevata. Ma come è possibile ottenerla? Esistono tanti elementi della UX da considerare, tutti molto importanti.

Per prima cosa è fondamentale conoscere quali sono tutti quegli elementi di un sito web che vengono analizzati dai motori di ricerca e che dipendono fortemente dalla qualità di un portale. Ci riferiamo al:

  • Tempo di permanenza degli utenti, il lasso di tempo trascorso dagli utenti sul sito;
  • Tasso di clic, ovvero la percentuale di utenti che cliccano sul sito web;
  • Frequenza di rimbalzo (bounce rate), ovvero la percentuale di utenti che entrano all’interno del sito ma lo abbandonano immediatamente.

Anche la velocità di caricamento delle pagine di un sito web rappresenta un fattore fondamentale da valutare per il miglioramento della User Experience. Questo elemento può essere misurato analizzando diversi indici, tra cui:

  • Il TTFB (Time to first byte), il tempo necessario affinchè una pagina inizia il caricamento;
  • La pagina completamente caricata, nonché il tempo necessario per il caricamento di tutti gli elementi presenti in una pagina web.

Core Web Vitals: quali sono i fattori principali da valutare

Come abbiamo anticipato all’inizio di questo articolo, è fondamentale attualmente misurare tutti i principali fattori dei Core Web Vitals e rispettare gli standard richiesti dall’algoritmo di Google, ovvero:

  • LCP – Largest Contentful Paint, la velocità di caricamento di una pagina web percepita da un utente;
  • FID – First Input Delay, l’indice che valuta il tempo necessario richiesto prima che un utente possa compiere un’interazione sul sito web (ad esempio: cliccare su un menù o su un link);
  • CLS – Cumulative Layout Shift, l’analisi della stabilità visiva del layout, ovvero quante volte cambia durante la navigazione sul sito. 

Perché è importante ottimizzare l’esperienza utente 

Tutti i fattori appena citati pongono al centro dell’attenzione la soddisfazione di un utente che entra all’interno di un sito web. Gli utenti rappresentano da alcuni anni il centro del marketing e col passare del tempo sono in grado di acquisire sempre più un potere decisionale. 

Questo è diventato possibile grazie all’evoluzione di internet che ha permesso agli utenti di acquisire una maggiore conoscenza, di riconoscere contenuti informativi dalle promozioni e, soprattutto, di premiare l’enorme lavoro che un titolare di un sito web assieme al suo team deve compiere per offrire contenuti di qualità in grado di distinguersi da quelli offerti dai competitors.

Per un utente sempre più formato e consapevole, dunque, è importante offrire un’esperienza di navigazione piacevole, semplice e veloce.

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