di Mattia Gandini
E.ON, la multinazionale tedesca dell’energia ha recentemente deciso di investire tutte le sue forze nel rinnovabile. Che cosa centra allora il digital quando si parla di energia? Molto più di quanto si possa immaginare. E.ON infatti conta in Italia oltre 750.000 clienti ed è in grado di arrivare a ognuno di loro con formule personalizzate. Le loro strategie di marketing data-driven, associate a nuovi mezzi di engagement, fanno di E.ON una case history del digitale che Dcommerce non poteva assolutamente farsi sfuggire. In occasione del MailUp Marketing Conference abbiamo incontrato Alberto Comunello, head of customer and market insight di E.ON, con il quale abbiamo parlato dell’approccio al digitale dell’azienda.
Partiamo dalle basi. Ci puoi dare qualche numero di E.ON? E cosa avete fatto per passare al rinnovabile?
E.ON è tra i più grandi operatori energetici al mondo a capitale privato. Con oltre 43.000 dipendenti, nel 2016 il Gruppo ha generato vendite per più di 38 miliardi di euro. E.ON è stato il primo grande Gruppo energetico internazionale ad affrontre la “decarbonizzazione” e a uscire dalle attività convenzionali dell’energia. Siamo il primo big player che ha deciso di produrre energia unicamente da fonti rinnovabili. In un contesto di mercato in rapida evoluzione, abbiamo affrontato un riposizionamento strategico per continuare a giocare un ruolo da protagonista nell’ambito di quello che si sta affermando come il “nuovo mondo dell’energia”, decentralizzato, sostenibile, interconnesso. Gli ambiti in cui oggi si concentra E.ON sono le fonti rinnovabili, le reti energetiche e le soluzioni per i clienti. Giusto per dare qualche numero, E.ON ha decuplicato in pochi anni la propria capacità di generazione da fonte rinnovabile, ed oggi è pari a 6 GW. Attualmente è il secondo operatore globale nell’eolico offshore a livello globale.
In Italia E.ON serve 750mila clienti sia sul mercato residenziale che su quello business, dove lavoriamo sia con la micro che con la grande impresa, siamo tra i maggiori produttori di energia da fonti rinnovabili del paese. Abbiamo 10 parchi eolici dislocati in Sardegna, Sicilia, Campania, Calabria, Basilicata e Toscana e recentemente abbiamo perfezionato la dismissione di tutti i nostri centri di produzione di energia da fonti tradizionali.
Che cosa significa digital per E.ON?
Il digital è sicuramente un canale di comunicazione fondamentale ma anche ciò che permette ai ai nostri clienti di gestire e utilizzare determinati servizi, alcuni fruibili dall’app e altri dall’area personale del sito. Si va da quelli essenziali come per esempio l’autolettura del contatore, l’effettuazione di una voltura o l’attivazione di una nuova utenza, fino a reportistiche più evolute e di dettaglio per gestire consapevolmente l’energia della propria abitazione o della propria attività imprenditoriale.
Recentemente abbiamo lanciato sul mercato la soluzione ‘E.ON Climasmart’ che combinando una caldaia di ultima generazione ad un termostato intelligente consente di regolare dinamicamente la temperatura di casa secondo le esigenze di consumo di ognuno di noi, arrivando anche a valutare il momento in cui una persona sta arrivando a casa grazie alla geolocalizzazione dello smartphone. In sostanza quando esci di casa viene abbassata e alzata quando stai tornando. Tale soluzione consente un utilizzo mirato dell’energia con un importante risparmio in bolletta e benefici per l’ambiente che ci circonda.
Questa è solo una delle prime soluzioni che abbiamo implementato, arriveranno presto interessanti novità ad esempio nel campo della gestione del proprio impianto fotovoltaico.
E come vi interfacciate con i clienti? Non sono di certo tutti uguali e un over 65 ha un approccio al digitale differente da un Millennial.
Puntiamo su una strategia multicanale, abbiamo le nostre property digitali ma anche un contact center attivo 24/7 ed una rete di 34 sportelli fisici sul territorio. Cerchiamo di dare ai nostri clienti e a chi si relaziona per la prima volta con il mondo E.ON di avere la libertà di sfruttare liberamente tutti i canali possibili con la massima flessibilità.
Alcuni clienti sono più propensi a servirsi di quelli digitali mentre altri meno, ma tutti possono interagire con noi in modo crosscanale: per alcune questioni può essere preferibile una telefonata od un colloquio ‘vis a vis’ e per altre una mail o una chat. Siamo in grado di gestire le richieste del cliente passando da un canale all’altro.
Dal punto di vista di dati, invece, quando questi saranno fruibili dal consumatore in real time, in ottica IoT? E non solo utili per una campagna o una strategia dell’azienda?
E’ un’opportunità importante che cercheremo di cogliere al meglio. Oltre ad assicurare la fornitura di luce e gas e tutta l’assistenza necessaria, vogliamo aiutare i clienti a usare l’energia in maniera sempre più consapevole aiutandoli ad evitare al massimo gli sprechi.
Quest’ obiettivo è perseguibile anche valutando di rendere disponibili gli smart-data al cliente stesso, in maniera immediata, trasparente e facilmente fruibile.
Parlando invece di sharing economy; quanto questo modello economico tocca il mondo dell’energia? Avete progetti in cantiere in questo ambito?
Come E.ON siamo attenti a tutte le questioni non solo digitali ma che accompagnano la vita di tutti i giorni. La sharing economy è già una realtà che parte dalla nostra vita e non può che essere sotto la nostra lente di ingrandimento. Ci sono tanti modi in cui la sharing economy può coinvolgere il mondo dell’energia, ad esempio come già succede per il car sharing elettrico, che vede partnership tra produttori di energia e società di car sharing.