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Domande colloquio di lavoro: quali fare?

Domande colloquio di lavoro oggi importanti

Le prospettive di crescita professionale passano anche per i colloqui di lavoro. Va detto che dopo la pandemia questa prassi in molti contesti ha subito un importante aggiornamento. Qualche intervistatore magari proverà ancora a chiedervi “come ti vedi fra 10 anni?”. Una forma ormai vecchia di domande colloquio di lavoro. 

I più al passo coi tempi infatti – sia aziende sia candidati – oggi sanno quanto sia importante prepararsi per un’intervista. Lo scopo è diventato quello di una conversazione aperta. Che dimostri la disponibilità e l’apertura mentale di un’azienda. E al tempo stesso raccolga le opinioni di un aspirante realmente interessato al lavoro.

Nel secondo caso bisognerà essere molto presenti, capaci di interagire attivamente. In che modo? Ponendo a nostra volta domande colloquio di lavoro pertinenti al ruolo per il quale ci siamo candidati. In molti casi questo fattore si traduce in una garanzia di successo.

Come preparare le domande colloquio di lavoro perfette

Come prepararsi le proprie domande colloquio di lavoro

Una breve panoramica su alcune delle agenzie per il lavoro più accreditate vi dimostrerà quanto accennato nell’introduzione. Ovvero che molto spesso il risultato di un’assunzione non deriva dalle domande colloquio di lavoro da parte del recruiter. Ma anche dal grado di interessamento che sapremo dimostrare in sede di intervista. Ponendo a nostra volta domande relative all’azienda e al ruolo per il quale ci siamo candidati.

Molto spesso infatti arriviamo impreparati e alla richiesta “hai qualche domanda da porci” solitamente rispondiamo negativamente. Magari per evitare di risultare fastidiosi o arroganti. In realtà ci troviamo di fronte a una grande opportunità: quella di dimostrare la nostra professionalità.

Inutile dire che alla base di tutto deve esserci un’adeguata preparazione. Non solo sul tipo di figura ricercata, ma anche sull’azienda stessa. Per dare la giusta impressione in sede di colloquio dobbiamo dimostrare di conoscere la sua storia. E contemporaneamente parlare di noi stessi e delle nostre esperienze passate – anche se in altro settore – in maniera consapevole e spigliata. 

Considerate poi un altro aspetto. Ovvero che potreste dover effettuare più incontri con i recruiter. E quindi essere sottoposti a domande colloquio di lavoro di vario tipo. Conoscitivo, motivazionale, attitudinale. Ciascuno un approccio diverso e un’opportunità per mettere in mostra la vostra personalità.

Il punto è non essere mai passivi, ma guidare l’intervista insieme al responsabile HR seduto di fronte a voi. Insomma, siate motivati e preparati. Studiate accuratamente le domande che vorreste porre e costruitele in maniera consapevole. Dimostrate insomma di essere la persona giusta, quella che stanno cercando. E interessatevi attivamente all’eventualità di essere assunti. Del resto anche voi vorrete acquisire dei benefici da questa possibilità, no?

Ecco le domande colloquio di lavoro da fare per avere successo

Domande colloquio di lavoro, ecco quali fare per avere successo

Abbiamo illustrato quanto sia importante la preparazione a un eventuale colloquio di lavoro. E come questo possa strutturarsi in più momenti. Utili a mettere in mostra il nostro valore come candidati a questo o quello specifico ruolo.

Le domande colloquio di lavoro vanno dunque strutturate in base alle fasi che dovremo di volta in volta affrontare. Tenendo bene a mente quelli che sono gli ambiti che ci riguardano: la posizione da ricoprire, l’azienda, il team di lavoro.

Dunque per mostrarci subito interessati possiamo porre al nostro recruiter le seguenti domande:

  • Come mai si è resa disponibile questa posizione lavorativa?
  • Quali sono le principali mansioni da svolgere?
  • Come vengono valutate le prestazioni? Con quale cadenza temporale?
  • Sono previsti corsi di formazione/ aggiornamento?
  • Sono in programma piani di lavoro a lungo termine?

Una volta superato il primo step, le domande colloquio di lavoro potranno essere formulate in merito al vostro team di lavoro e al vostro diretto responsabile.

Per esempio:

  • Con quante persone lavorerò?
  • Quale importanza ricopre all’interno dell’azienda il mio team?
  • C’è collaborazione?
  • Sarà possibile lavorare anche da remoto?

E poi:

  • Quali sono gli obiettivi del mio manager?
  • Come gestisce i conflitti interni al team di lavoro?
  • Quali sono i suoi punti di forza?
  • Cosa esige più di ogni altra cosa da un proprio dipendente?

Se vi suonano troppo azzardate, sappiate che si tratta di domande estremamente lecite in sede di colloquio. Mostrare interesse verso un’azienda significa conoscerne il funzionamento. E di norma questo è il modo migliore per potersi inserire senza problemi e lavorare al meglio.

L’ultimo passo sarà quello di porre domande colloquio di lavoro relative all’azienda stessa. Ma ricordate di fare in modo di essere assolutamente preparati.

Al recruiter potreste chiedere ad esempio:

  • Come descrivereste la cultura di lavoro di questa azienda?
  • Quale stile di gestione dei team di lavoro si predilige?
  • Quali obiettivi di crescita si prefigge l’azienda?
  • La situazione finanziaria è solida?
  • Chi sono i vostri principali competitor?

Anche qui non abbiate timore di andare dritti al punto. Del resto non siete qui per perdere tempo o lanciarvi in un’esperienza di lavoro poco seria. E a tal proposito, non vergognatevi – qualora non sia stato fatto dal recruiter – di chiedere quale stipendio, bonus e benefici sono previsti. Volete essere assunti, ma anche trattati come si conviene per il ruolo che state andando a ricoprire. E per l’esperienza che saprete mettere in campo.

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