Vai al contenuto

Cosa sono gli asset di un’azienda?

Cosa sono gli asset di un’azienda?

Fare impresa significa confrontarsi con una serie di aspetti e dettagli che vanno ben oltre la semplice gestione di un’azienda. Anche ai più neofiti del mestiere o ai profani sarà capitato di sentir parlare dei cosiddetti asset. Un’espressione particolarmente usata nel campo e che in a loro modo influenzano l’andamento dei bilanci. Ma esattamente cosa sono gli asset di un’azienda?

La parola di per sé è una sorta di traduzione della più italiana cespite. Ovvero ciò che ha a che fare con una fonte di reddito, di entrata. Qualcosa che riunisce sotto lo stesso tetto investitori e creditori. E naturalmente sono molti i tipi asset presenti oggi, e che rispondono a criteri diversi a seconda dei vari profili aziendali.

Ma procediamo con ordine, e cerchiamo di capire prima di tutto cosa sono gli asset in senso più stretto.

Cosa sono gli asset e a cosa servono

Che cosa sono gli asset e a cosa servono nel mondo dell’imprenditoria

Fondamentalmente, gestire degli asset ha molto a che fare con l’efficienza di un’azienda e il suo margine di redditività. E questo di conseguenza si riflette sull’approccio che investitori e creditori decidono di assumere. I primi saranno senz’altro più interessati alla loro qualità e quantità in previsione di un guadagno. I secondi invece alla capacità di un’azienda di utilizzarli quando si tratta di garantire un rimborso.

Dunque col termine asset non facciamo altro che riferirci a tutta una serie di beni materiali e immateriali che sono di proprietà di un’impresa. Di per sé questi beni non generano alcun profitto, ma sono la chiave per ottenerne in futuro.

Ma quali sono questi beni materiali e immateriali? Denaro, azioni, obbligazioni, conti bancari, macchinari, edifici, brevetti, software, terreni ecc. Una cosa accomuna tutti questi beni: durano nel tempo. E come tali non garantiscono margine di guadagno nel breve termine. 

Insomma sono la base solida su cui poggia ogni attività imprenditoriale. Detto in altra maniera, sono gli asset a garantire la produzione di tutti quei beni e servizi che l’azienda metterà sul mercato.

Gli asset a loro volta si dividono in due categorie. Quelli correnti, la cui conversione è fattibile entro un anno fiscale (scorte di magazzino, conti in banca, crediti commerciali). E quelli non correnti, i più duraturi (immobili, macchinari, attrezzature, azioni, obbligazioni, brevetti ecc.).

In entrambi i casi, l’azienda dovrà monitorare costantemente lo stato di salute dei suoi asset per garantirsi una base solida e una crescita costante. Naturalmente, anche mantenere il loro valore alto ha la sua importanza peso, soprattutto quando si vogliono ottenere investimenti e/o finanziamenti.

Al momento della stesura del bilancio, gli asset vengono registrati sotto la voce “risorse economiche” e divisi secondo la loro natura e durata (“attività correnti” e “attività non correnti”). In ogni caso possono essere classificati all’interno dello stato patrimoniale o nel conto economico (dove a fare la differenza è il cosiddetto “periodo di ammortamento”).

Nel momento in cui poi un asset viene venduto, l’incasso andrà registrato nel conto economico. La cifra risultante in bilancio sarà quella della differenza tra il valore della vendita e quella che compare nello stato patrimoniale. Se il risultato finale sarà positivo si parla di plusvalenza. Viceversa di minusvalenza.

Una volta compreso cosa sono gli asset e come funzionano, passiamo a vedere quante e quali tipologie ne esistono.

Scegli gli asset migliori per te

Quanti tipi di asset esistono? Ecco come scegliere il più adatto per la tua azienda

Sapere cosa sono gli asset è già un vantaggio per chi decide di fare impresa. Quando si procede alla loro contabilità, le aziende rispondono a determinati criteri. Che guardano non soltanto alla natura stessa del tipo di asset, ma anche alla rapidità con la quale si possa convertire in denaro.

Come abbiamo accennato in precedenza, gli asset correnti sono sicuramente quelli che si trasformano più facilmente in contanti o mezzi equivalenti (crediti, azioni ecc.). Diversamente gli asset non correnti o materiali sono tutti quei beni tangibili che non sono convertibili entro un anno in denaro e dei quali si calcola l’ammortamento nel bilancio aziendale.

A seguire troviamo altre due tipologie di asset. Quelli intangibili e quelli finanziari. Per asset immateriali o intangibili ci riferiamo praticamente a tutte quelle attività aziendali in essere di cui è assai difficile quantificarne il valore. Parliamo di beni com brevetti, software, marchi, diritti d’autore ecc.

Con asset finanziari invece torniamo nel recinto delle quotazioni. Ci riferiamo infatti a tutte quelle azioni, obbligazioni, investimenti ecc. il cui valore stimato viene deciso fondamentalmente dall’andamento della domanda/offerta sul mercato.

A fare da punto di congiunzione è senz’altro la capacità che ha un’azienda nel valutare correttamente e gestire i propri asset. Solo in questo modo essa può garantirsi l’interesse degli azionisti e di conseguenza la competitività sul mercato.

Per farlo ovviamente serve adottare opportune strategie in grado di impattare positivamente sul business. Tenendo conto della natura, le esigenze, gli obiettivi e il mercato in cui opera l’azienda stessa.

Uno degli approcci più classici e sicura è quello di investire in formazione, sviluppo, tecnologie e risorse umane. Questo garantisce nel più dei casi una certa solidità agli asset, lasciando che il tempo ne accresca da sé il valore.

In conclusione, sapere che cosa sono gli asset, quali sono e come funzionano è senz’altro prerogativa di ogni buon imprenditore di successo.