Mirta, il portale e-commerce dedicato alle eccellenze del Made in Italy fondato dai due giovani imprenditori Ciro Di Lanno e Martina Capriotti nel 2019, dopo il successo del pre-seed round del 2020, è riuscita a coinvolgere nel progetto un secondo pool di investitori europei chiudendo un seed round di 2,5 milioni di euro. Il finanziamento è guidato dal VC tedesco Picus Capital, per il quale Florian Reichert, partner e managing director, sarà il reference partner di Mirta. Gli altri investitori, che hanno deciso di credere e supportare Mirta includono l’ex-COO di YOOX Alberto Grignolo, tramite il veicolo Encelado, fondato con altri top manager ex-YOOX e Vintage Capital; TA Ventures; Sintek guidata da Elia Guerra; e business angels come l’ex-CEO di Boglioli Gianluca Boni.
L’investimento ha l’obiettivo di sostenere la crescita della piattaforma B2B: Mirta Wholesale, lanciata nel 2021 per connettere aziende artigiane di lusso con boutiques internazionali indipendenti. Mirta e i suoi investitori scommettono su un futuro in cui piccoli business domineranno l’era post pandemica, trainati dalla spinta del “support local” e dalla loro capacità innata di adattarsi al cambiamento. Attraverso le sue piattaforme, Mirta si pone l’obiettivo di facilitare la costruzione di un mondo in cui Luxury will be made by people, artigiani esperti e proprietari di boutique che riusciranno a globalizzarsi pur mantenendo la loro natura locale e personale.
Nel panorama economico post Covid-19, i trend di acquisto stanno cambiando: le restrizioni e il distanziamento sociale degli ultimi due anni hanno facilitato una riconnessione con le comunità locali creando quindi un forte sentimento di appartenenza. Questo rinnovato interesse per un consumo iperlocale e consapevole pone artigiani e boutique al centro di questa nuova economia. Da un lato, le piccole aziende artigiane locali hanno la possibilità di competere con i grandi brand internazionali distinguendosi per la realizzazione di prodotti etici, unici e di alta qualità. Tuttavia, hanno la necessità di ricercare nuovi canali di vendita alternativi al modello DTC (direct-to-consumer). Dall’altro lato, i proprietari di boutique, che si distinguono per il legame diretto e di fiducia con il cliente finale, stanno attraversando una rinascita economica grazie al work-from-home che spinge sempre di più lo shopping locale. Tuttavia, per soddisfare questa domanda, necessitano di un’offerta prodotto più variegata e unica.
Mirta Wholesale nasce per supportare questi small business, rendendo i processi di discovery e matchmaking più semplici, digitali ed immediati. In altri mercati esistono già esempi di aziende di successo come Faire.com che hanno risolto questo problema per brand mass market, diventando in pochissimi anni aziende multi miliardarie. Mirta è stata in grado di rispondere proattivamente al cambio di rotta dei consumatori lanciando la piattaforma B2B Mirta Wholesale che crea l’opportunità per piccoli business e boutique locali di crescere in questo periodo storico. Nonostante il Covid-19, Mirta ha già superato i 5 Milioni di euro di fatturato nel 2021. Con il supporto del nuovo round di finanziamento punta a raddoppiare i livelli di crescita nel 2022 e a raggiungere 2500 artigiani per la piattaforma B2B entro la fine del prossimo anno. Tutto il progetto sarà supportato nel medio/lungo termine da forti investimenti in technology finalizzati a migliorare continuamente la piattaforma B2B attraverso il sistema operativo digitale, volto a supportare gli artigiani nei loro flussi di lavoro – dalla gestione di ordini all’automazione dei processi di spedizione, fatturazione e personalizzazioni di prodotto – e con sistemi di AI che hanno lo scopo di semplificare il processo di discovery e matchmaking con gli artigiani.