Che Banzai stesse puntando tutto su ePRICE era chiaro già da un po’ e la cessione di Saldiprivati a Showroomprivè ha fatto intendere che qualcosa di importante stesse per essere annunciato. L’annuncio è arrivato poche ore fa assieme alle linee guida del Piano Strategico 2017-2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 novembre 2016: da oggi Banzai si chiamerà ePRICE. La prima piattaforma nazionale di ecommerce pone dunque fine a qualsiasi dubbio residuo riguardo il suo futuro.
“Abbiamo disegnato un percorso 2017-2021 che segna un passo importante nella evoluzione della nostra offerta” ha commentato Paolo Ainio, executive chairman di Banzai, sottolineando che “con il cambio di denominazione della società ci “mettiamo la faccia” e puntiamo con decisione sulla nuova generazione dell’ecommerce che, da semplice “trasportatore di pacchi al miglior prezzo”, diventerà sempre di più un interlocutore completo capace di soddisfare i bisogni delle famiglie italiane che, oltre all’acquisto dei prodotti, richiedono sempre più i servizi di installazione e manutenzione dei prodotti più complessi, l’assicurazione sulle rotture e anche modalità innovative di pagamento. Per costruire questa offerta disponiamo delle risorse finanziarie, ma anche (e soprattutto) di un team eccezionale che saprà guidare l’azienda in questo nuovo ed affascinante percorso.”
Obiettivi strategici
“Banzai ha completato la ridefinizione del perimetro e inizia oggi un percorso di forte crescita, per posizionare ePRICE come piattaforma leader nel mercato Tech & Appliance, nel segmento dei grandi elettrodomestici ma anche nei servizi per le Smart Family” ha sostenuto Pietro Scott Jovane, ad di Banzai, spiegando che nei prossimi 5 anni saranno investiti circa 40 milioni di euro in tecnologia per accelerare lo sviluppo di ePRICE. Sarà inoltre ampliato il Marketplace, sino ad arrivare a oltre il 30% del Gross Merchandise Volume entro il 2021, e più che raddoppiata la rete di installatori. Tutto ciò con l’obiettivo di raggiungere i circa 19 milioni di italiani che già comprano online, ma soprattutto i circa 7 milioni che compreranno per la prima volta online nei prossimi anni. Jovane ha infine aggiunto: “Questo piano ci consente di accelerare la crescita di GMV e ricavi, per raggiungere un EBITDA tra il 4 e il 6%, con generazione di cassa a partire dal 2019. La solida dotazione di cassa – 50/55 milioni di euro a fine 2016 – ci lascia infine l’opzione di accelerare ulteriormente l’esecuzione del piano, con acquisizioni mirate.”
Il futuro di Banzai, anzi no ePRICE
Il mercato di riferimento di ePRICE, quello Tech&Appliance, è oggi stimato a circa 1,7 miliardi di euro nella sua componente online (elaborazioni Banzai su dati GFK, Forrester e altre fonti), il 12% di un mercato totale pari a 14 miliardi di euro. ePrice si attende una crescita tale che gli consenta di raggiungere quasi il doppio di questa fetta di mercato entro il 2021, arrivando a quota 3,5 miliardi di euro. Le attese sono legate soprattutto alle decisioni e alle scelte di quei 7 milioni di italiani che per la prima volta compreranno online nei prossimi 5 anni.
ePrice cercherà inoltre di allargare il proprio mercato puntando a soddisfare i bisogni dei propri clienti. Tra questi mercati la società ha deciso di concentrarsi sul mercato delle riparazioni e manutenzioni di elettrodomestici, un realtà che al momento è molto frammentata e completamente offline. Si stima che questo mercato valga circa 4,9 miliardi di euro (elaborazioni Banzai su stime ASAP, Findomestic, Assolombarda) e che una quota pari a 1 miliardo di euro possa gradualmente aprirsi verso le piattaforme online. ePRICE ha già dimostrato di saper innovare il mercato delle installazioni con il servizio Home service, anche al centro della campagna TV “PRICE ti serve” e ora punta a posizionarsi come piattaforma di riferimento anche in questo settore, facendo leva sui circa 1,2 milioni di clienti che hanno comprato su ePRICE in questi anni.