Quando si possiede un immobile accatastato come deposito, potrebbe sorgere la necessità di cambiarne la destinazione d’uso, trasformandolo in un garage. Questa scelta può derivare da diversi motivi: ottimizzare lo spazio a disposizione, valorizzare l’immobile o semplicemente avere un luogo sicuro dove parcheggiare la propria auto.
Tuttavia, il cambio destinazione d’uso da deposito a garage è un processo regolamentato e richiede l’adempimento di specifici requisiti burocratici e tecnici.
Di seguito, vedremo quali sono le procedure e la documentazione necessaria per portare a termine con successo questo tipo di operazione.
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Cosa significa cambio destinazione d’uso?
La destinazione d’uso di un immobile è la funzione attribuita a quello spazio, stabilita al momento della sua costruzione o durante una modifica successiva. Nel caso specifico, si tratta di convertire un locale accatastato come deposito, ovvero uno spazio destinato al contenimento di beni o attrezzature, in un garage, ovvero un locale destinato al ricovero di veicoli. È importante sottolineare che questo tipo di trasformazione richiede l’autorizzazione da parte degli enti competenti, in quanto comporta una variazione nell’utilizzo previsto per l’immobile.
Il cambio destinazione d’uso, inoltre, può essere “rilevante” o “non rilevante” in base alla normativa urbanistica vigente.
La distinzione dipende dalla tipologia di trasformazione e dalle conseguenze che essa può avere sull’organizzazione dello spazio e sulle caratteristiche urbanistiche del territorio. Per quanto riguarda la conversione da deposito a garage, questo tipo di intervento rientra solitamente nella categoria dei cambi “non rilevanti”, poiché non modifica in modo significativo l’organizzazione urbanistica della zona.
Requisiti tecnici per il cambio di destinazione
Prima di avviare la procedura, è fondamentale verificare che l’immobile soddisfi i requisiti tecnici e normativi per essere utilizzato come garage.
Tra gli aspetti principali da considerare vi è l’altezza minima, che in molte zone deve essere di almeno 2,40 metri. Verificare questo parametro è essenziale, poiché una struttura non conforme potrebbe non ottenere l’approvazione per il cambio destinazione d’uso. Anche l’accesso adeguato rappresenta un elemento cruciale: il garage deve disporre di un ingresso sufficientemente ampio per consentire il passaggio agevole dei veicoli, il che potrebbe richiedere la modifica delle aperture esistenti o l’installazione di un portone.
Inoltre, i sistemi di aerazione sono fondamentali per garantire la sicurezza e il corretto ricircolo dell’aria, soprattutto a causa delle emissioni prodotte dai veicoli. Un altro aspetto importante riguarda la resistenza al fuoco: i materiali utilizzati per la costruzione del garage devono essere conformi alle normative di sicurezza vigenti. Infine, è sempre consigliabile verificare le norme locali, poiché ogni comune potrebbe richiedere requisiti specifici per autorizzare il cambio destinazione d’uso.
Iter burocratico per il cambio destinazione d’uso
Dopo aver verificato che l’immobile rispetti i requisiti tecnici, si può procedere con la richiesta del cambio destinazione d’uso. L’iter burocratico può variare in base alle normative locali, ma in genere si comincia con la consultazione di un tecnico abilitato, come un geometra o un architetto, che valuterà lo stato dell’immobile e redigerà i documenti necessari.
A seconda della tipologia di intervento, potrebbe essere necessaria la presentazione di una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) o una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), con eventuali richieste di autorizzazione paesaggistica o sismica se previste.
Una volta completata la documentazione, sarà necessario provvedere al pagamento degli oneri comunali, che possono comprendere contributi per gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione. Infine, al termine dei lavori, si dovrà aggiornare il catasto, affinché l’immobile venga registrato con la nuova destinazione d’uso.
Costi e tempistiche
Il costo del cambio destinazione d’uso da deposito a garage può variare sensibilmente in base a diversi fattori. I principali elementi che influenzano i costi sono:
- Dimensioni dell’immobile: un locale di maggiori dimensioni potrebbe richiedere interventi più complessi e quindi più costosi.
- Oneri comunali: come accennato, ogni comune stabilisce i propri oneri di urbanizzazione, che possono incidere in modo significativo sul costo totale.
- Interventi tecnici necessari: eventuali lavori di adeguamento (come la creazione di nuovi accessi o l’installazione di sistemi di aerazione) possono far lievitare i costi.
In generale, le tempistiche per completare il cambio destinazione d’uso possono variare da qualche settimana a diversi mesi, a seconda della complessità del progetto e della rapidità con cui vengono approvate le pratiche burocratiche.
L’importanza di affidarsi a professionisti qualificati
Il cambio destinazione d’uso da deposito a garage rappresenta un’operazione interessante per chi desidera ottimizzare lo spazio a disposizione, ma richiede una conoscenza accurata delle normative e un’attenta pianificazione. Affidarsi a professionisti qualificati e rispettare le normative locali è fondamentale per evitare ritardi o problemi futuri. L’iter burocratico, sebbene articolato, può essere semplificato da un’attenta gestione dei vari passaggi, dalla progettazione iniziale fino all’aggiornamento catastale.
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