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Gli store fisici aumentano in Italia del 3%: in futuro non spariranno, ma saranno sempre più digitali

Gli store fisici aumentano in Italia del 3%: in futuro non spariranno, ma saranno sempre più digitali

Era il 2008 quando, in coincidenza della più grande crisi economica degli ultimi decenni, la famosissima catena di giocattoli Toys’R’Us andò in bancarotta: dal 2010 in poi, furono oltre 12.000 i negozi americani costretti a chiudere.

Si tratta del così detto Retail Apocalypse, termine molto in voga e che si riferisce alla delicata situazione che sta attraversando il settore retail negli Stati Uniti.

Tuttavia, in Europa le conseguenze del fenomeno del Retail Apocalypse sono state vissute diversamente. Tiendeo.it, tra i leader nelle soluzioni drive-to-store per il settore retail, ha realizzato un’analisi degli oltre 140.000 negozi attivi sul portale di cataloghi, con l’obiettivo di far conoscere la situazione del settore in base allo studio delle aperture e chiusure di negozi avvenute durante il 2018.

I negozi fisici in Italia, in crescita stabile

Malgrado il subbuglio generato in tutta Europa dalla crisi economica, i dati invitano a un ottimismo moderato. Il retail italiano non ha vissuto la stessa débâcle che ha colpito il retail statunitense, infatti negozi fisici in Italia mantengono una crescita sostenuta, evidenziando l’assestamento e la stabilità del settore. In accordo con l’analisi svolta da Tiendeo.it, da gennaio a dicembre 2018 il numero di negozi fisici di catene di grande distribuzione sono aumentati del 3%.

Matrimonio, Elettronica e Supermercati, i settori con maggiore crescita

Secondo le cifre analizzate da Tiendeo.it, i negozi di moda e abbigliamento per matrimoni (27%), quelli di articoli elettronici (19%) e supermercati e ipermercati (6%) sono le categorie che hanno evidenziato maggior crescita durante il 2018. Infatti quest’ultima si mantiene in seconda posizione nel ranking delle categorie che registrano il maggior numero di negozi aperti, con un 15% di succursali totali registrate su Tiendeo. La categoria supermercati viene superata solo da Moda (18%) e lasciando dietro di sé Automotive (14%) e Banche e Servizi (11%).

Equilibrio per una buona strategia omnicanal

Come indicato dai dati di Tiendeo.it, i processi di apertura negozi in Italia mantengono una crescita stabile.

Anche se il numero di aperture di stabilimenti è due volte maggiore rispetto al numero di chiusure, in generale, non sono stati registrati grandi movimenti nel settore retail in questo senso. In definitiva, il 2019 sarà l’anno in cui si muoveranno i primi passi per lo sviluppo di canali di vendita integrati, che sfrutteranno sia i vantaggi delle vendite online che di quelle offline, minimizzandone gli inconvenienti e aumentando l’aspetto esperienziale degli stabilimenti convenzionali.

In questo contesto i retailers stanno ripensando con attenzione la propria strategia di aperture di punti vendita fisici, proprio per evitare errori che possano ripercuotersi sulla fatturazione, fatto che facilita la nascita di nuove tendenze in relazione ai punti vendita fisici. Ne sono una dimostrazione l’avvicinarsi dei pure players allo spazio fisico, la focalizzazione di apertura di negozi flagships e l’adattamento di grandi spazi all’ambiente urbano, ovvero tre delle principali tendenze di quest’anno, che si potevano intravedere anche nel 2018.

Amazon con i suoi supermercati Amazon Go negli Stati Uniti, la riapertura della flagship di Zara a Milano e i primi passi di IKEA con l’apertura di pop up store più ridotti in diverse capitali europee – come quella di Roma – sono i migliori esempi dei primi passi compiuti dal retail all’interno del processo di ridefinizione del concetto di negozio fisico, sempre più orientato all’esperienza e all’integrazione del canale digitale.

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