Ogni azienda deve sostenere vari costi nel corso della sua attività. Tra questi ci sono anche diversi costi e spese che non sono molto chiare, vediamo ad esempio cosa sono gli oneri figurativi. Il bilancio di un’azienda è quindi uno specchio di quella che è la sua situazione finanziaria e questa fotografia dettagliata dei costi e dei ricavi aiuta a gestire meglio le spese in futuro. Comprendere la struttura dei costi è fondamentale per analizzare la performance aziendale e prendere decisioni strategiche.
Gli oneri figurativi sono costi che un’azienda sostiene, ma che non vengono registrati contabilmente. Si tratta di costi “fantasmi” nei bilanci, perché pur non venendo contabilizzati influenzano i bilanci e la situazione economica dell’azienda. Vediamo cosa sono gli oneri figurativi e come influenzano i bilanci.
In ambito aziendale, gli oneri figurativi sono costi virtuali che un’impresa sostiene, ma che non vengono registrati in contabilità, però restano molto importanti per il loro peso nel bilancio.
Indice
Cosa sono gli oneri figurativi
Gli oneri figurativi, pur non essendo registrati in contabilità, sono fondamentali per una valutazione completa della performance economica di un’azienda.
- Valutazione della redditività: Per avere un quadro realistico della redditività di un’impresa, è necessario considerare anche i costi figurativi. Ad esempio, se un’azienda utilizza un edificio di proprietà, il costo figurativo dell’affitto non pagato va considerato per avere un quadro completo della sua situazione economica.
- Decisioni strategiche: La conoscenza degli oneri figurativi è cruciale per prendere decisioni strategiche. Ad esempio, se un’azienda sta valutando di vendere un immobile di sua proprietà, deve considerare il costo figurativo dell’affitto che non pagherà più.
- Confronti tra aziende: Per confrontare la redditività di diverse aziende, è importante considerare anche gli oneri figurativi, poiché aziende con strutture patrimoniali diverse potrebbero avere costi figurativi molto differenti.
Per capire cosa sono gli oneri figurativi si possono fare degli esempi:
- Affitto figurativo: Se un’azienda utilizza un immobile di sua proprietà per le proprie attività, non paga un affitto. Questo affitto non pagato è un onere figurativo.
- Interessi di computo: Gli interessi che un imprenditore potrebbe guadagnare se investisse il capitale proprio dell’azienda altrove, rappresentano un costo opportunità e quindi un onere figurativo.
- Stipendi figurativi: Nel caso di aziende familiari, il lavoro dei familiari non sempre viene retribuito. Lo stipendio che dovrebbero percepire è un onere figurativo.
- Usura del capitale proprio: Il capitale investito dai soci nell’azienda genera un costo opportunità, ovvero il guadagno che quel capitale potrebbe generare se fosse investito altrove.
- Manutenzione differita: Se un’azienda posticipa interventi di manutenzione su un macchinario, non registra immediatamente un costo, ma questo potrebbe tradursi in costi maggiori in futuro.
- Usure di beni strumentali: L’usura di macchinari e impianti, pur non comportando un esborso immediato, rappresenta un costo che va considerato per valutare la reale situazione patrimoniale dell’azienda.
- Costo opportunità: È il valore di una risorsa che viene rinunciata per intraprendere un’altra attività. Ad esempio, se un imprenditore decide di investire i propri risparmi in azienda, rinuncia ai rendimenti che avrebbe potuto ottenere investendoli in altre attività.
Come si calcolano?
Il metodo più semplice per calcolare gli oneri figurativi è stabilirne il valore di mercato, prendendo l’esempio fatto fatti per capire cosa sono gli oneri figurativi, l’affitto di una proprietà si calcola stimando quanto costerebbe affittare un immobile simile sul mercato.
Per calcolare gli oneri figurativi bisogna considerare il valore di mercato del bene o del servizio e tener conto che il valore può cambiare in base alla zona geografica, al momento storico e al mercato stesso.
Il grado di precisione del calcolo dipende dall’obiettivo che si vuole raggiungere. Per una valutazione interna, una stima approssimativa può essere sufficiente, mentre per una valutazione esterna (ad esempio, per una transazione) è preferibile un calcolo più preciso.
Come influenzano i bilanci?
Gli oneri figurativi non compaiono direttamente nei bilanci ufficiali, ma influenzano l’analisi dei bilanci. Essi possono essere inclusi in note esplicative o in analisi complementari per fornire un quadro più completo della situazione economica dell’azienda.
Ad esempio, gli oneri figurativi appaiono spesso in varie forme:
- Note integrative: In questa sezione del bilancio vengono fornite informazioni aggiuntive che consentono di comprendere meglio la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda.
- Analisi per classi di costo: Anche se non registrati contabilmente, gli oneri figurativi possono essere stimati e inclusi in analisi più approfondite, come quelle per classi di costo.
- Valutazione d’azienda: In occasione di operazioni straordinarie, come fusioni o acquisizioni, gli oneri figurativi vengono spesso considerati per valutare il valore reale dell’azienda.
Negli enti del terzo settore, gli oneri figurativi sono particolarmente rilevanti. Ad esempio, il valore del lavoro volontario è un onere figurativo che deve essere considerato nella valutazione dell’attività dell’ente.
Conoscere gli oneri figurativi aiuta a prendere decisioni di investimento più consapevoli. Inoltre, permette di valutare in modo più accurato la performance di un’azienda ed effettuare confronti più equi tra le aziende.
Gli oneri figurativi sono un aspetto fondamentale della contabilità e dell’analisi finanziaria. Sebbene non siano registrati nei bilanci ufficiali, essi forniscono informazioni cruciali per comprendere la situazione economica di un’azienda e per prendere decisioni strategiche.