
Google sta collaborando con due banche, Citigroup e la Stanford Federal Credit Union, per iniziare a offrire un conto di “smart checking” il prossimo anno. Ancora però non è chiaro quali funzionalità questo includerà.
Come riporta l’Economic Times Tech, il progetto, nome in codice Cache, è concepito come un’estensione del sistema di pagamenti digitali di Google Pay. Il suo obiettivo è aiutare i clienti delle banche a “trarre vantaggio da utili approfondimenti e strumenti di budget”, secondo Craig Ewer, portavoce di Google.
L’attenzione sarà rivolta ai primi utenti di dispositivi mobile, ha affermato, ma i dettagli di ciò che verrà offerto non sono ancora noti.
Le ambizioni iniziali di Google per Cache sono piuttosto modeste: non è alla ricerca di una carta bancaria – qualcosa che avrebbe potuto fare attraverso un nuovo percorso normativo destinato a incoraggiare gli esperimenti Fintech -, ma farà, invece, affidamento sui suoi partner bancari per detenere e gestire i conti dei clienti.
La Stanford Federal Credit Union ha dichiarato di voler offrire conti in co-branding, con Google che sviluppa l’interfaccia utente e l’unione di credito che gestisce tutte le funzioni bancarie. E potrebbe voler approfondire i suoi legami con un settore che già utilizza la sua tecnologia. E se la società potesse sviluppare strumenti bancari front-end che interessano i clienti, Google potrebbe potenzialmente allacciarli con annunci pubblicitari.
Ma per i consumatori, il valore di tale partnership non è ancora chiaro.