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Wearable device: paghi con l’anello e sei il più bello del castello

Wearable device: paghi con l’anello e sei il più bello del castello
I wearable device, prima dedicati esclusivamente a compiti semplici come il conteggio dei passi e della frequenza cardiaca, stanno evolvendo, grazie all’abilitazione per i pagamenti e, complice anche la rapida diffusione della tecnologia contactless, sono sulla strada per diventare in poco tempo un vero e proprio prodotto di massa. Grazie soprattutto all’elevato livello di sicurezza che sono in grado di offrire, oltre alla semplicità e velocità di utilizzo, la richiesta di questi prodotti, in Europa, è in continua crescita: da gennaio a giugno 2017, infatti, si è registrato un aumento del 22% anno su anno della domanda di wearable device.
La crescita del mercato è strettamente legata alla fiducia dei consumatori verso la tecnologia di pagamento contactless, che in Europa continua a crescere con un aumento del 145% nel numero di transazioni. Secondo la ricerca, le preoccupazioni dei consumatori in merito al rischio di frode, in Europa, sono diminuite del 24% nell’ultimo anno, con i Paesi Bassi (-41%), la Spagna (-33%) ed il Regno Unito (-31%) in testa alla classifica dei mercati in cui il grado di  preoccupazione è  minore.
La situazione in Italia
Anche in Italia il contactless registra una forte crescita e nell’ultimo anno il numero di transazioni è aumentato del 171%. Sebbene la possibilità di effettuare pagamenti con wearable device sia stata introdotta nel mercato italiano solo di recente, i consumatori dimostrano di essere sempre più curiosi e pronti ad utilizzare le nuove tecnologie per i pagamenti anche in versione indossabile, affidandosi alla tecnologia contactless, che già conoscono. Dalla ricerca risulta infatti che nel corso del 2017 il 25% degli italiani si è dichiarato già interessato a provare dispositivi e accessori indossabili per i pagamenti in store. I consumatori italiani, sono nello scenario europeo, quelli che hanno meno difficoltà ad effettuare pagamenti tramite dispositivi mobile e la maggior parte dichiara di possedere almeno un device con tecnologia NFC. In Italia infatti, sempre secondo la ricerca, nell’ultimo anno è stata registrato un aumento della propensione agli acquisti con smartphone dell’8% e diffusione dei device mobili abilitati ai pagamenti è aumentata del 20%.
“Come dimostrano i nostri dati, lo spostamento dei consumi verso il mondo digitale, è un fenomeno sempre più diffuso in Italia e una grande opportunità per la nostra industry. I consumatori anche nel nostro Paese si affidano sempre di più alla tecnologia contactless e NFC per i loro pagamenti quotidiani, riconoscendogli comodità e sicurezza. Mastercard lavora costantemente per abilitare pagamenti veloci, facili e sicuri, attraverso device sempre più innovativi e connessi.” ha spiegato Michele Centemero, Country Manager Mastercard Italia.
La situazione in Europa
Mastercard collabora, in Europa, con i principali istituti finanziari, per favorire l’abilitazione dei pagamenti contactless. L’olandese ABN AMRO è una delle prime banche che ha di recente abilitato i pagamenti a livello internazionale mediante l’utilizzo di un wearable device collegato direttamente al conto corrente, attraverso un progetto pilota attivo per 500 consumatori di differenti gruppi di età, che possono sperimentare i vantaggi di effettuare pagamenti contactless tramite un anello, un orologio, un braccialetto o un portachiavi.
Mastercard infine continua a lavorare con i retailer per soddisfare le aspettative dei consumatori sui wearable payments, registrando il 42% di crescita nel numero dei punti vendita che accettano il contactless in Europa, con il 38% del totale delle transazioni in-store effettuate tramite contactless.