Tiendeo.it, con la partecipazione di Nielsen, Google Cloud e Facebook, lancia la prima edizione del Retail Digital Summit, evento gratuito e accessibile a chiunque voglia parteciparvi che si svolgerà il 29 settembre 2021, dalle 9.00 alle 13.00, in 5 mercati e in 4 lingue diverse. Un appuntamento imperdibile per tutti quei professionisti che vogliono scoprire di più sulle nuove tendenze, tecnologie e strategie per riuscire a connettere con un consumatore sempre più mutevole e sempre più digital.
ll congresso è promosso da imprese leader nella conoscenza del mercato, pioniere nel campo della tecnologia e della trasformazione digitale, e ha l’obiettivo di offrire informazioni rilevanti in grado di aiutare i retailer ad adattarsi a una congiuntura volatile e in costante evoluzione a partire dalla trasformazione digitale.
In questa prima edizione che avverrà in formato 100% online, diversi esperti nazionali analizzeranno il ruolo della tecnologia rispetto ai nuovi traguardi economici, strutturali e sociali che il settore retail si troverà ad affrontare nel prossimo futuro.
Tra i partecipanti, è prevista la presenza di professionisti di imprese referenti nel settore digitale, come il Retail Institute, IAB, Nielsen, NielsenIQ, Facebook, Google Cloud e COAL in categorie di riferimento come alimentazione, giochi, elettronica o bricolage.
La crisi sanitaria, un’opportunità per uscirne più forti
«Non è più possibile pensare a digital e retail come due cose separate. Dai processi all’allestimento del negozio, dalla relazione con i clienti ai servizi a loro dedicati, fino alla generazione di un’esperienza omnicanale, la dimensione online è diventata decisiva per il successo di un punto vendita», dichiara Francesco Lattanzio, content marketing specialist presso IAB.
Marco Zanardi, presidente di Retail Institute Italia continua: «La trasformazione digitale è un driving factor di resilienza e di cambiamento; un tassello del mosaico nel modello di business, indispensabile. Deve essere compreso ed adattato alla visione d’impresa. In un “macro sistema” come quello attuale dove interagiscono innumerevoli “sottosistemi”, la modellizzazione di un settore ha un impatto considerevole sull’altro. L’industria tecnologica spinge il commercio al dettaglio a rinnovarsi e questo non può esimersi. Alcune criticità: 1) sistema complesso e interconnesso; 2) sw sta “mangiando” il mondo (il sw sarà l’abilitatore della journey e dell’esperienza)».
«Tra i tanti cambiamenti che la pandemia ha portato sul mercato, il suo impatto sulle nostre abitudini di acquisto è uno dei più significativi. Nell’ultimo anno e mezzo ci siamo resi conto di quanto siano labili i confini tra i negozi fisici e l’e-commerce. Per questo, è fondamentale che i brand comprendano il ruolo che il digitale deve svolgere in ogni parte del funnel di acquisto» ha dichiarato Roberto Acquaviva, Sector Lead Digital Natives – Commerce di Facebook Italia. «Anche se il cliente conclude l’acquisto in un negozio fisico, è probabile che il suo percorso sia iniziato online. Secondo una ricerca di Facebook IQ, il 90% dei consumatori di tutto il mondo afferma infatti di scoprire nuovi prodotti su Internet. E in questo i social network svolgono un ruolo importante: quasi tre quarti dei consumatori dichiarano di farsi ispirare da Facebook, Instagram, Messenger o WhatsApp nelle proprie decisioni di acquisto».
Jerry Franzoni, Store Audit, NielsenIQ afferma che «La Digital Transformation ha imposto la fine della dicotomia tra fisico e digitale sia in ambito sales che marketing, l’omnicanalità è una realtà sempre più radicata e imprescindibile».
«Le chiusure nazionali, le limitazioni agli spostamenti e alle visite, la paura per i contagi causati dalla pandemia hanno mutato le abitudini degli italiani ed hanno incoraggiato la comunicazione e la spesa online anche in quei settori dove prima dello scoppio della pandemia sanitaria la maggior parte della popolazione era più restia come, ad esempio, quello alimentare. Digitalizzare il settore dal nostro punto di vista vuol dire contribuire alla crescita dell’intero comparto e agevolare in termini di informazioni, tracciabilità e sostenibilità, il consumatore finale. Una realtà che la distribuzione oggi deve mettere al centro delle proprie strategie», aggiunge Marco Cortucci, Responsabile Marketing di Coal.
«I retailer del futuro dovranno offrire un’esperienza d’acquisto che sia esattamente quella di cui ha bisogno il consumatore, al momento giusto e nella forma più adeguata, e ottimizzare tutti i canali esistenti per trarre profitto dall’omincanalità. Questa trasformazione digitale deve prodursi: tornare indietro è impossibile», conclude Jaume Molins, Country Manager Italia di Tiendeo.