In un periodo in cui la concorrenza è particolarmente agguerrita, come quello del Black Friday ormai alle porte, risulta essenziale che le aziende si distinguano dalle altre, per far capire al consumatore che il proprio prodotto è quello che meglio si adatta alle sue esigenze, diversamente da ciò che offre la concorrenza. Specialmente in questi periodi di picco, infatti, i consumatori cercano ulteriori conferme legate alla reputazione del brand da cui stanno per acquistare.
Trustpilot – la più influente piattaforma di recensioni online basata su apertura, collaborazione e trasparenza – ha voluto indagare tra le abitudini d’acquisto degli italiani, per cercare di capire quali strumenti facciano impennare la fiducia dei consumatori nei confronti di un dato brand.
Grazie al supporto di YouGov, l’autorevole società di ricerche di mercato internazionale con base nel Regno Unito, Trustpilot ha scoperto che c’è un elemento che accomuna la crescita di fiducia del consumatore italiano in una determinata azienda, ossia entrare in contatto con qualcuno che abbia avuto un’esperienza diretta con quell’azienda: attraverso una persona conosciuta, attraverso recensioni imparziali o via social media.
Secondo il sondaggio, in Italia il 75% degli intervistati ha fiducia nei consigli di amici e familiari; chi non si fida per niente del loro passaparola è solo il 2%. Il dato mostra come l’Italia sia il paese europeo che ha più fiducia nel giudizio delle persone conosciute, seguita dall’Olanda (68%) e dalla Francia (64%); il paese che – invece – si fida meno di questo tipo di giudizio è la Germania (56%).
Quasi sullo stesso piano, l’importanza delle recensioni online in Italia, il 72% degli intervistati – infatti – consulta (sempre o spesso) le recensioni prima di acquistare un prodotto e chi dice di non leggerle mai è solo l’1% del campione.
Un elemento a cui il consumatore italiano presta particolare attenzione è l’imparzialità della fonte che gli offre l’informazione. Basti pensare che il 64% degli intervistati si fida molto o abbastanza di recensioni presenti su siti imparziali, quindi diversi da quello dell’azienda stessa; ma il dato scende al 46% se le recensioni sono, invece, gestite direttamente sul sito ufficiale del brand. Un dato che, tra l’altro, crolla ulteriormente al 24% nel resto d’Europa.
Un altro dato significativo è quello legato al passaparola sui social media; infatti è il 53% dei consumatori italiani a fidarsi dei commenti lasciati sulle pagine social di un’azienda; segno che il passaparola resta fondamentale ma i social media come mezzo che veicola informazione sono ancora vittime di un calo di fiducia generalizzato. Ancor di più analizzando i dati europei, in cui la media crolla al 26%.
“Grazie a questa indagine abbiamo avuto conferma di come l’Italia sia uno dei paesi più legati al passaparola, ma non solo quello “diretto” veicolato da amici e parenti ma anche di quello “indiretto” veicolato dalle recensioni online – ha commentato Claudio Ciccarelli, Country Manager di Trustpilot in Italia – L’importante, quindi, non è se conosciamo o meno direttamente la persona che ci sta offrendo il suo punto di vista su un brand, ma avere la consapevolezza che la fonte da cui arriva questo feedback sia imparziale.”