Piattaforme tecnologiche performanti, sistemi di pagamento pensati per la multicanalità, inevitabili mutazioni del brand e dei suoi asset, rinascita della content experience, ridefinizione delle regole dello storytelling e nuove frontiere da varcare grazie all’integrazione con l’AI e la programmazione 3D: questi gli affascinanti temi discussi al WPP Campus che ha fatto da scenario a “Future Proof E-commerce Experience”.
BigCommerce, AKQA, Wunderman Thompson, Storyblok e Adyen sono i 5 membri della MACH Alliance che hanno raccontato alle aziende italiane come una progettazione basata su un approccio “composable” consenta di creare da subito la migliore e-commerce experience, cogliendo al meglio le opportunità di mercato e tecnologiche. Al contempo, si è parlato di come tali sistemi, grazie all’elevata flessibilità che caratterizza le soluzioni MACH, abbiano il pregio di seguire con rapidità ed efficienza le evoluzioni interne ed esterne alle imprese, rendendo possibile quella trasformazione continua imposta dal contesto attuale. Presenti aziende leader in molteplici settori operanti nel B2B e nel B2C, prevalentemente del fashion, della tecnologia, della telefonia, dell’automotive e del food: alcune già mature sul fronte e-commerce, altre in fase esplorativa. Tutti gli argomenti trattati hanno fornito una prospettiva del tutto inedita e di grande valore, trasferendo le molte sfaccettature di un e-commerce sempre più rilevante per il business delle imprese e per la loro immagine, capace di riprogettare un’esperienza ancora più ricca, fluida e premiante per l’utente, con un conseguente incremento della conversion.
Cos’è la MACH Alliance? La MACH Alliance è un ente di settore senza scopo di lucro che sostiene ecosistemi tecnologici aziendali aperti e best-of-breed che comprendono microservizi, API-first, cloud-native SaaS e principi headless.
MACH è uno standard tecnologico del settore che descrive la tecnologia moderna. I prerequisiti per raggiungere questo standard sono: Microservizi, API-first, Cloud-native SaaS e Headless. La certificazione MACH dà alle aziende la certezza di scegliere i migliori fornitori, in grado di offrire una tecnologia a prova di futuro. Le tecnologie MACH supportano un’azienda “composable” in cui ogni componente è collegabile, scalabile, sostituibile e può essere continuamente migliorato attraverso uno sviluppo agile, per soddisfare i requisiti aziendali in evoluzione:
• Microservizi. Un’architettura di microservizi fornisce un sistema moderno distribuito e altamente scalabile che suddivide un’applicazione in una serie di servizi distribuibili in modo indipendente che comunicano tramite API.
• API-first. un approccio API-first dà priorità alle interfacce di programmazione delle applicazioni rispetto agli altri componenti, consentendo alle piattaforme di interagire tra loro.
• Cloud-Native SaaS. I sistemi cloud-native sono progettati specificamente per vivere in cloud. In genere, sono costruiti utilizzando microservizi, sono molto resilienti e più facili da scalare. Le piattaforme SaaS aiutano le aziende a essere più flessibili e a muoversi rapidamente per soddisfare le mutevoli esigenze aziendali.
• Headless. L’architettura headless rende il livello di presentazione front-end di un sito web indipendente dalla funzionalità di ecommerce del back-end, consentendo una struttura tecnologica indipendente dal framework. Grazie alla separazione tra il lato cliente e il lato tecnico del sito, il modello headless è in grado di offrire alle aziende un livello di flessibilità e performance senza precedenti e di fondamentale importanza nel mercato odierno.
“Le aziende hanno bisogno di architetture che siano in grado di affrontare il cambiamento. Il composable commerce costruito attorno allo standard MACH sta diventando il modello di riferimento tra i merchant delle imprese più avanzate B2C e B2B per ottenere la flessibilità e l’agilità necessarie per adattarsi a tali cambiamenti man mano che l’azienda si evolve, supportando al contempo la crescita”, ha commentato Irene Rossetto, Country Director di BigCommerce per l’Italia. “Il composable commerce consente alle aziende di avere la flessibilità di personalizzare e combinare i migliori partner, dalla creazione dei contenuti e della strategia più adatta, ai pagamenti e all’automazione del marketing, così da creare uno stack tecnologico robusto che può essere sostituito in base all’evoluzione delle esigenze”.
“L’impiego di un approccio all’e-commerce più adattabile e a prova di futuro consente ai brand enterprise di rispondere ai cambiamenti imprevisti e di costruire una resilienza aziendale che rafforza la loro posizione competitiva e la loro forza. – ha concluso Rossetto – Insieme ai cinque partner della MACH Alliance, abbiamo dimostrato il valore di questo approccio durante l’evento, con ottimi riscontri dei partecipanti”.