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7 elementi da considerare durante la progettazione di un sito web

7 elementi da considerare durante la progettazione di un sito web

Tutti ormai hanno un amico capace di sviluppare un sito internet, se non è l’amico è l’amico dell’amico. Se però si vuole avere un discreto successo nell’attività che si intende divulgare attraverso la piattaforma online è di fondamentale importanza investire nella maniera giusta sulla user experience del nostro futuro biglietto da visita. La questione diventa ancora più seria se dall’altra parte dello schermo non c’è un semplice blogger ma al webmaster di turno si stanno affidando le sorti di un’azienda e quindi di un brand.
Parole che trovano conferma nei numeri presentati qualche tempo fa da Usability Matters che sottolineano come un sito ben costruito possa giovare all’azienda. Secondo l’indagine, ogni euro destinato al miglioramento dell’esperienza utente porta tra i 100 e i 200 euro; il 70% dei progetti web fallisce perché il disegno non piace agli utenti; oltre il 15% dei progetti IT viene abbandonato e almeno il 50% del tempo di un programmatore nel corso del progetto è dedicato a rifare o correggere il lavoro; dedicare il 10% del preventivo di sviluppo a ottimizzare l’usabilità potrebbe migliorare il tasso di conversione fino all’83%.
Con l’intento di fornire un aiuto concreto alle imprese italiane, Andrea Diazzi, business developement manager di Liferay Italia, ha individuato i 7 elementi funzionali fondamentali da tener conto durante la progettazione di un sito. Si tratta ovviamente solo di punti di partenza. Ogni punto trattato, infatti, può essere affrontato in modo molto più completo e complesso. L’obiettivo di queste brevi spiegazioni è quello di fungere da base per il design di siti web aziendali che, oltre a sviluppare il business, vogliono conferire un reale valore all’azienda.
1. Disegno pensato per la conversione
Ottimizzare il sito web per la conversione significa sapere ciò che desideri il cliente faccia, astraendo gli elementi che possono distrarlo dall’obiettivo. Ci sono diversi modi di guidare l’utente:

  • Elementi segnaletici: icone, animazioni e colori brillanti che focalizzino l’attenzione su determinati oggetti sulla pagina
  • Modelli di design Z e F: gli utenti visualizzano più informazioni di quelle che realmente leggono, sia in modalità Z che F. Esistono guide dettagliate che aiutano a decidere di quali tenere conto in quali casi
  • Ridurre le opzioni disponibili. Evidenziare una o due azioni e le altre spostarle su altre pagine per gli utenti che desiderano continuare ad approfondire
  • Misurare tutto: le opinioni non devono decidere la strategia di design, ma i dati e le cifre sì

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Whole Foods utilizza un quadrato giallo per attirare l’attenzione sulla sezione dei coupon

2. Equilibrio tra obiettivi commerciali e usabilità

È possibile che l’ottimizzazione delle conversioni conduca a un conflitto tra questo obiettivo e i criteri legati a una buona esperienza utente. Spesso questi due obiettivi sembrano incompatibili ma un buon progetto è garanzia di un buon business. Per esempio, alcuni siti obbligano a registrarsi per comprare e questa richiesta può dissuadere l’utente. Per evitare questo comportamento si può posticipare questa richiesta ad acquisto avvenuto e chiedere al cliente se desidera registrarsi in modo che al prossimo acquisto tutto avverrà più semplicemente.
3. Architettura delle informazioni
L’architettura è il modo in cui i contenuti vengono organizzati nel sito. Prestare attenzione ad architettura e navigazione garantisce che i visitatori possano trovare quello che interessa loro, nel numero minimo di click possibili. Ci sono almeno sette modi di strutturare il contenuto:

  • Gerarchico: la struttura più diffusa e quella che gli utenti sono più abituati a vedere nei siti aziendali. Si parte da contenuti più generali e si passa a informazioni più approfondite man mano che si naviga.
  • Sequenziale: gli utenti procedono passo passo su un percorso predeterminato. È uno stile che si utilizza per prodotti online che richiedono la compilazione di molte informazioni da parte degli utenti.
  • A matrice: gli utenti possono scegliere come navigare con l’utilizzo di filtri (ordinando per data, categoria, ecc) o vincolare chiaramente le pagine affinché gli utenti selezionino se necessario.
  • Alfabetico: usato per facilitare la classificazione attraverso il contenuto.
  • Audience: in base alla tipologia di utente, tipico dei siti di abbigliamento.
  • Cronologico: per data e usato da blog o siti di contenuti.
  • Tema: organizzato per temi, come le wiki o i mezzi di comunicazione online.

Queste categorie non sono esclusive e molti siti si avvalgono di una combinazione di esse. L’importante è capire: quanti click ci sono tra l’utente e l’azione che vuole compiere? L’architettura del sito dovrebbe semplificare questo processo al massimo.
4. Strumenti di test
Se il sito è solo una piattaforma di front-end gli strumenti di test non sono importanti. Ma misurare in modo corretto l’engagement del sito garantisce di disporre dei dati necessari per aumentare le conversioni. Ci sono diversi tool di engagement. Il suggerimento è di scegliere quelli che permettono di ottimizzare l’equilibrio tra esperienza utente e obiettivi aziendali. Non conviene utilizzare solo quelle che offrono informazioni circa click o viste di traffico semplici, altre metriche come per esempio le mappe di calore e i test A/B sono più utili per capire non quello che gli utenti stanno facendo, ma perché lo stanno facendo.

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Le mappe di calore mostrano dove la maggior parte dei clienti clicca sulle pagine web

5. Mobile
A mano a mano che Google modifica il suo algoritmo di ricerca favorendo i siti mobili le aziende devono pensare di più che un semplice sito vetrina. Google penalizza gli annunci di grandi dimensioni (insopportabili sui device mobili), video che non si possono riprodurre o un rendimento scarso del sito. Un sito web ben disegnato deve offrire esperienze consistenti su qualunque schermo con la stessa capacità di ottimizzare le conversioni, misurare la fedeltà e strutturare il contenuto. Le ricerche confermano che se il sito non funziona bene sui dispositivi mobili il 48% degli utenti non considera l’azienda interessante.
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Sumo usa un annuncio interstiziale per offrire lezioni di marketing gratuite ai suoi lettori, ma lo disattiva sul mobile

6. Design moderni
Un buon progetto è più che un’esperienza visiva piacevole. Tuttavia questo non significa che l’aspetto grafico debba essere ignorato, soprattutto quando si tratta di interfaccia utente. Gli utenti infatti si abituano a una determinata organizzazione delle informazioni. Una ricerca conferma che il 75% della credibilità di un sito web dipende dalla sua estetica. In altre parole, il design moderno rassicura l’utente circa esperienza e reputazione dell’azienda.
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Lufthansa si avvale di un’immagine attraente e di una navigazione semplificata

7. Semplicità
Abbiamo già parlato dell’importanza di diminuire le opzioni disponibili per ottimizzare i tassi di conversione, ma a volte è fondamentale fare un passo indietro e considerare la complessità del sito in generale e domandarsi: serve un blog? una pagina di profilo dell’azienda? Tutti questi elementi fanno sì che un sito sia più facile da gestire e offra più possibilità per semplificare la navigazione.
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La pagina principale di Vroom riporta una call to action diretta a quello che gli utenti stanno cercando

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