In questo periodo d’incertezza economica, molte aziende stanno iniziando a chiedersi: come cambieranno le abitudini degli italiani online? Come possono i dati aiutare ad adeguarsi a questo cambiamento e migliorare le strategie di vendita post-coronavirus?
Negli ultimi anni le imprese italiane hanno sottostimato il valore dei dati nella scelta delle strategie di business, puntando spesso su target definiti in base ai comportamenti “standard” degli utenti online. Dal 21 febbraio, però, molti aspetti sono drasticamente cambiati, soprattutto per quanto riguarda le abitudini degli italiani e le differenti tipologie di consumi.
Roberto Carnazza, Country Manager di Weborama, ne ha recentemente parlato in occasione dell’incontro avvenuto su rinascitadigitale.it, il progetto di formazione gratuita no-stop ideata da Stefano Saladino per affiancare le aziende in questo momento di emergenza nazionale.
I temi trattati da Weborama
Tra i principali temi trattati durante l’incontro, Roberto Carnazza ha illustrato l’importanza dei dati sia per le grandi imprese sia, soprattutto, per le PMI. In particolare, molte imprese hanno già a disposizione, magari inconsapevolmente, molti dati di prima parte (relativi ai clienti e ai visitatori) che però non vengono utilizzati al massimo delle loro possibilità.
Nella situazione emergenziale in cui si trova l’Italia in questo periodo, è importante quindi intercettare preventivamente quali saranno i cambiamenti delle abitudini dei consumatori post-coronavirus per riuscire a cambiare rotta, se necessario, e far ripartire il business rapidamente.
Sarà sempre più importante lavorare molto sulla relazione costruita, o ancora da costruire, con il cliente finale, e questo sarà possibile attraverso una corretta analisi dei dati già presenti nell’azienda.
Parallelamente, laddove si integrano dati provenienti dall’esterno, è necessario seguire i trend per riuscire a profilare meglio i consumatori e cogliere i cambiamenti delle abitudini di consumi. Partire dai dati di prima parte, profilarli correttamente e successivamente ampliare la ricerca per cerchi concentrici e monitorare costantemente come cambieranno a breve i trend sarà la strategia di successo per recuperare velocemente il tempo perduto o per iniziare un nuovo tipo di business.
La data Science è per tutti
Spesso si pensa che l’analisi dei dati attraverso la data science sia un servizio dedicato esclusivamente ai grandi brand, ma se da un lato è vero che servono competenze specifiche e tecnologie avanzate, dall’altro i dati già a disposizione sono un patrimonio molto trascurato da parte di molte PMI.
Anche molte grandi aziende, per quanto riguarda i dati, hanno seguito un approccio simile alle PMI, investendo inizialmente sui propri dati per poi allargare il bacino di profilazione. I principi base sono applicabili da tutte le aziende a prescindere dalla loro grandezza, si tratta d’instaurare una vera e propria cultura del dato all’interno dell’impresa.
Il soccorso dei dati
Come può venire in soccorso la data science? Attraverso l’analisi semantica si dà vita ad una prima fase di ascolto degli argomenti che hanno maggiore rilevanza nell’universo digitale e si comprendono quali sono gli argomenti maggiormente trattati sul web in relazione all’azienda.
Successivamente si costruisce l’universo semantico intorno ai risultati della ricerca e parallelamente si capisce come i consumatori fruiscono questi determinati contenuti. Attraverso questa analisi, Weborama integra fra loro i dati per avere una profilazione completa a 360 gradi del consumatore ideale e consente di procedere all’ideazione della strategia per intercettare il target maggiormente interessato a convertire.
Rinascitadigitale.it ha già registrato 70.000 utenti unici, 145.000 sessioni e 350.000 pagine viste, 150 ore di diretta non-stop fruite da più di 2.500 ascoltatori al giorno, con una media di 500 partecipanti per singolo webinar.
Il progetto è entrato a far parte dell’iniziativa del Governo Italiano, Solidarietà Digitale. Lanciata dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione con il supporto dell’Agenzia per l’Italia Digitale, la piattaforma è nata per sostenere non soltanto le aziende ma anche i cittadini, aiutandoli ad affrontare questo periodo di crisi con l’aiuto del digitale.