Vente-privee, gruppo francese leader in Europa nelle nelle vendite-evento, ha deciso di unire tutti i suoi brand sotto un unico brand: Veentee.
Il gruppo, attivo dai primi 2000, aveva nel tempo raggiunto quota sei sotto-brand – vente-privee, vente-exclusive, Privalia, Eboutic.ch, Designers&Friends e ZloteWyprzedaze – che ora verranno riuniti, per lavorare con ancora più efficacia nei 14 mercati di attività , tra cui Benelux, Svizzera, Brasile.
Jacques Antoine Granjon, presidente, dg e fondatore del gruppo, ha spiegato: «abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di essere più coerenti, continuando il nostro percorso di crescita a livello internazionale, con un nome unico». Nonostante questo, si manterranno comunque delle differenze in base al contesto perchè, spiega Granjon, «è giusto che i marchi possano scegliere dove vendere e quali prodotti. Continueremo su questa direttrice,nonostante i siti siano riuniti sotto il comune vessillo Veepee».
Le motivazioni
A far scattare la scintilla per questo cambiamento, sono stati i dati economici dello scorso anno: per la prima volta, infatti, il gruppo ha fatturato internazionalmente al pari di quanto fatto in Francia, con ricavi per 3,7 miliardi di euro a fronte di 54mila vendite evento, per un aumento del 12% rispetto al 2017.
«Oggi realizziamo il 50% dei ricavi fuori dal nostro Paese d’origine, anche grazie alle acquisizioni fatte negli ultimi tre anni. Il nostro obiettivo, dunque, è continuare a rafforzare la nostra leadership europea. Specialmente in questo momento storico in cui si parla di sovranismi nazionali, noi vogliamo credere nell’Europa».
Il prossimo futuro
Questo cambiamento non sarà , comunque, istantaneo, ma avverrà «in circa 15mesi, per permettere anche ai clienti di abituarsi – spiega il presidente – coinvolgendo tutti i seimila addetti del gruppo. Abbiamo voluto che i dipendenti delle diverse piattaforme lavorassero fianco a fianco al nuovo progetto, anche sul fronte della tecnologia dove in quanto player e-commerce dobbiamo essere sempre all’avanguardia».