Nonostante il fallimento dei precedenti servizi (come Bodee e oBike), torna a Roma il bike sharing elettrico con Jump: la capitale è stata, infatti, scelta come trampolino di lancio dell’app in Italia, con una flotta di 700 bici a pedalata assistita, pronte a diventare 2.800 nelle prossime settimane.
“Roma è stata scelta come prima città in Italia per l’avvio del servizio di uno dei maggiori operatori di sharing al mondo. Da oggi 700 bici a pedalata assistita, che diventeranno più di 2.800 in poche settimane, sono a disposizione di tutti, con uno sguardo attento alla mobilità sostenibile e al turismo” ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Jump: quanto costa e come funziona
Jump costa 20 centesimi al minuto (12 euro l’ora), più 5 centesimi per lo sblocco della bicicletta. L’obiettivo è quello di riuscire a coprire entro le prossime settimane una superficie pari a 57 km quadrati, comprendo sia il centro storico che le zone più esterne (Eur, Coppedè, Monteverde Nuovo e Fleming).
“Puntiamo a essere un partner di lungo periodo per Roma” ha dichiarato Michele Biggi, Jump general manager Southwestern Europe. “Il lancio di oggi è l’inizio di un percorso che ci porterà a costruire città più smart”.
Le biciclette sono dotate di tecnologia “lock to” integrata e dispongono di sistema GPS. Caratteristiche che assicurano una guida più responsabile e una maggiore sicurezza di parcheggio, unita alla pedalata assistita che aumenta progressivamente la velocità (spinta fino a 25 km/h). “Un servizio di bike-sharing moderno – dice ancora la sindaca – va di pari passo con il rispetto del decoro urbano e la sicurezza dei mezzi”.
“Il bike-sharing è un sistema conveniente ed eco friendly, per questo crediamo che Jump possa essere una valida risposta alle esigenze dei residenti, aiutandoli ad affrontare, in modo pratico e accessibile il traffico di tutti i giorni – dice l’assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese -. Così rispondiamo all’esigenza di tanti cittadini che ci chiedono un’alternativa all’auto privata”.