Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, In Italia i pagamenti digitali hanno continuato a crescere con forza anche in un secondo semestre caratterizzato dallo stop del Cashback, raggiungendo nel 2021 i 327 miliardi di euro, con una crescita complessiva nell’anno pari al +22% rispetto al 2020.
Secondo il direttore dell’Osservatorio Ivano Asaro, inoltre, sono diverse le novità che stanno cambiando e arricchendo il mondo dei pagamenti: nel prossimo futuro le direttrici di innovazione già presenti sul mercato, come la Strong Customer Authentication (SCA), il paradigma dell’Open API e la Request To Pay (RTP), avranno un ruolo sempre più importante.
Lo scorso marzo, proprio la SCA – che in Italia e nel resto d’Europa era stata già implementata un anno fa – è arrivata anche nel mercato britannico, completando così il lungo processo di “rinnovamento”.
Immaginiamo per un attimo che il codice della strada sia improvvisamente cambiato: invece di viaggiare sul lato destro della carreggiata, i conducenti devono passare a sinistra.
Tra le tante conseguenze, prima che gli automobilisti riescano ad adattarsi al nuovo regime, ci si aspetterebbe ovviamente un picco di incidenti. Ecco, qualcosa di simile sta ora accadendo in UK.
Si tratta di una nuova e rigida regolamentazione che determina il modo in cui i clienti autenticano le transazioni online.
Il regolamento ha sì un obiettivo importante, ovvero ridurre le frodi nei pagamenti online, ma la sua attuazione ha causato anche danni collaterali.
In particolare, sono comparsi complessi oneri operativi e ha portato a un notevole aumento delle transazioni legittime rifiutate.