Lavorare oggi nel marketing significa sostanzialmente sfruttare tutti gli strumenti presenti nel mondo del web. Da tempo infatti aziende e imprenditori hanno capito che per fissare la propria presenza sul mercato ed essere competitivi bisogna ricorrere a email, post, contenuti video ecc. In questo senso la programmazione di un piano editoriale social adeguato si rivela una pratica estremamente efficace. Anche se tutt’altro che semplice.
Questo perché ogni passaggio è strettamente correlato con le decisioni aziendali, che mutano in continuazione. Oltre naturalmente alla natura stessa di questa o quella piattaforma social che risponderà ad un proprio linguaggio di comunicazione. Oltre che di target.
Le statistiche di Facebook per esempio ci dicono che più del 50% del bacino di utenza ha un’età compresa fra i 35 e i 50 anni. Su instagram la fascia si assesta sotto i 35 anni. Su Tik Tok il 66% degli iscritti ha meno di 30 anni.
Per sapere come creare un buon piano editoriale social bisogna anzitutto sapere che cos’è. Come funziona e quali vantaggi è in grado di apportare al tuo business.
Indice
Che cos’è un piano editoriale social e perché è importante
Detto in parole povere, un piano editoriale social non è altro che un documento. Sul quale viene pianificata la pubblicazione di determinati contenuti (scritti, video, foto). E soprattutto dove questi contenuti verranno piazzati.
Con la crescita sempre maggiore di utenti sulle piattaforme social, le strategie di inbound marketing hanno dovuto adattarsi. E imparare a fare ricorso a questi strumenti è fondamentale per avere successo nel proprio business.
Questo perché nel settore della comunicazione di un’azienda si opera su vari livelli. E quindi l’utilizzo in generale di un piano editoriale aiuta le varie parti in causa a coordinarsi.
Da qui è facile individuare tutti quelli che possono essere i potenziali vantaggi di un piano editoriale social. Ad esempio permette di:
- pubblicare in maniera costante e continuativa
- organizzare gli argomenti e la forma che avranno nei vari tipi di contenuti
- creare una coerenza funzionale fra social e immagine dell’azienda
- aiuta le varie sezioni del team di comunicazione a coordinarsi nel lavoro
Ma per ottenere dei risultati tangibili serve un piano che sia ben strutturato e definito. E per fare questo l’azienda deve avere ben chiaro in mente quali sono i suoi obiettivi di business e di marketing.
Fondamentale in questo senso sarà preventivamente operare le dovute analisi di pubblico. Ovvero conoscere a fondo le caratteristiche delle nostre buyer persona, rispetto alle quali l’intero comparto della comunicazione verrà strutturato. E quindi anche quella realizzata mediante i social.
Definire quindi il target dei clienti (età, abitudini, caratteristiche demografiche ecc). E poi, in base agli obiettivi stabiliti, un linguaggio in grado di fare presa ed esaltare i punti forti del nostro brand.
Questo significa anche produrre contenuti di valore. In grado cioè di attirare l’attenzione, incrementare l’engagement del nostro pubblico. Accrescerne la soddisfazione, la fidelizzazione. E quindi aumentare anche il tasso di conversione.
Oltre a conoscere a fondo i propri clienti e il proprio brand, fondamentali saranno anche le informazioni raccolte rispetto la concorrenza. Analizzare le strategie di marketing altrui, riconoscere punti di forza e punti deboli, scelte di media management. Tutto questo ci aiuterà ulteriormente a organizzare il nostro piano editoriale social.
Ecco come realizzare un piano editoriale social efficace
A Facebook piacciono i testi scritti. A Instagram le foto. A Tik Tok i video. Ogni social sfrutta contenuti diversi in base al proprio linguaggio. In relazione ovviamente con l’opportuno tone of voice aziendale.
Decisivo in ogni caso sarà oltre alla creazione di un contenuto di valore anche la calendarizzazione delle varie pubblicazioni. Pertanto, i passaggi fondamentali per creare un piano editoriale social efficace sono i seguenti.
Anzitutto, pianificare. Stabilire nel proprio calendar orari, giorni, frequenza di pubblicazione. Il tutto viene stabilito sulla base dei dati pregressi, analizzando i comportamenti degli utenti in passato. In modo così da sviluppare anche contenuti più specifici e adatti al tipo di piattaforma dove verranno diffusi.
Il secondo step da considerare è la resa grafica. Elaborare un’estetica d’impatto, che faccia risaltare ancora di più il nostro contenuto. E soprattutto mostri la coerenza comunicativa fra gli obiettivi del brand e il messaggio pubblicato.
Il giusto tone of voice, poi, aiuterà non solo il social prescelto a gestire meglio il contenuto. Ma anche a renderlo maggiormente fruibile, con ottime probabilità di engagement.
Lo step finale per un piano editoriale social standard sarà ovviamente la raccolta dei dati. Monitorare costantemente l’andamento dei nostri contenuti sui vari social è utile per capire le loro probabilità di successo nel lungo termine. Il tasso di apprezzamento del nostro pubblico. Dove operare delle modifiche in tempo reale o riprogettare l’intero contenuto.
Insomma l’attività di un piano editoriale social è tutt’altro che semplice. Richiede attenzione verso gli obiettivi della nostra azienda e le esigenze dei nostri clienti. Per vedere i primi risultati ovviamente ci vuole tempo. Solo così sarà possibile comprendere se la nostra strategia di marketing sta avendo riscontro positivo. Oppure se occorrerà adottarne una nuova.